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lunedì, Settembre 29, 2025
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Matrimoni zona bianca tutte le regole e green pass

Matrimoni zona bianca tutte le regole e green pass
Matrimoni zona bianca tutte le regole e green pass

Zona gialla e zona bianca i matrimoni prevedono delle regole restrittivi da rispettare: vediamo quali sono! Per partecipare ai matrimoni è obbligatorio avere il certificato verde (green pass) o Covid pass. Come ottenere il green pass e quali sono tutte le regole obbligatorie da rispettare per le cerimonie ed i matrimoni: vediamolo insieme!

Matrimoni zona bianca tutte le regole e green pass

Cari sposi, non basta scegliere location da favola, abiti da sogno e trucco da sposa perfetto: serve di più! Covid o non Covid i matrimoni continuano a svolgersi, è vero; ma con delle regole ben precise da rispettare. E’ stato tolto il tetto limite dei 15 invitati per le zone bianche, ma rimangono attive norme severe introdotte dal 18 Maggio che attestano la necessità per sposi ed invitati di fornire il Covid pass ossia la carta verde attestante il buono stato di salute e la protezione dal Covid.

Green pass matrimonio: come averlo

Se ne parla, ma forse se ne parla poco, visto che molti futuri sposi non sono al corrente delle limitazioni e degli obblighi messi in atto dal Governo. Il fatto è che molti dei matrimoni organizzati dagli sposi, peccano in termini di informazione. Sposi ed invitati non sono al corrente delle nuove normative da rispettare in termini di Covid. E’ necessario poter esibire il green pass il quale, lo si può ottenere online in vari modi, per coloro che hanno avuto il Covid o hanno effettuato al vaccinazione. Nel caso di persone non vaccinate che non hanno contratto il Covid sarà necessario eseguire un tampone molecolare due giorni prima della cerimonia.

Esibire la carta verde

Invitati e sposi avranno l’obbligo di esibire il certificato per poter partecipare al ricevimento del matrimonio. Il green pass è una documentazione necessaria, un certificato che attesta di essere stati vaccinati da almeno 15 giorni per quanto concerne almeno la prima dose, (o dopo seconda dose) o, in alternativa, di essere guariti dal covid o negativi al Covid mediante tampone. E’ necessario che tutti gli invitati e gli sposi lo posseggano; ed è obbligatoria la misurazione all’ingresso della temperatura che dovrà essere inferiore ai 37,5 gradi. In caso contrario sono previste multe salate.

Battesimi comunioni e matrimoni: green pass obbligatorio

Il green pass non è necessario solo per i matrimoni, ma è richiesto per tutte le cerimonie. Quindi anche comunioni, cresime e battesimi impongono l’obbligo da parte dei partecipanti di esibire il Certificato Covid di vaccinazione o avvenuta o di guarigione.

Green pass: Come richiederlo online

Il certificato verde covid può essere richiesto online attraverso lo speed personale, o recandosi all’ufficio postale, il tutto però dopo avvenuta comunicazione da parte degli organi preposti (medico di base o centro vaccinazioni). Chi non volesse fare il vaccino e non ha contratto il Covid pe poi esserne guarito dovrà comunque, anche in questi casi, eseguire un tampone molecolare nelle 48 ore precedenti alla cerimonia.

Limitazioni cerimonie e COVID

Quindi, sebbene si sia rimosso il limite dei partecipanti che si attestava nel numero massimo di 15 persone, i matrimoni, così come comunioni e battesimi, nozze d’oro, anniversari, e cresime, potranno, in questa estate 2021, essere celebrati e festeggiati con maggior libertà in termini numerici, ma sempre rispettando le regole di distanziamento sociale e prevedendo le dovute norme di sicurezza che includono l’OBBLIGATORIETA’ per TUTTI I PARTECIPANTI DEL GREEN PASS.

Distanziamento sociale e mascherine

L’imitazione che creano non poche problematiche tra coloro che organizzano il loro matrimonio o tra le persone partecipanti a queste cerimonie. Oltre alla necessità del certificato Covid sarà comunque necessario indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale. Anche l’organizzazione dei tavoli prevede la divisione tra gli ospiti in congiunti e famiglie conviventi.

Tutte le 15 Regole da rispettare per Matrimoni e Cerimonie dal 15 Giugno 2021

Chi pensava che con la rimozione del numero degli invitati, (precedentemente di 15), si fossero risolti i problemi per organizzare le cerimonie e i matrimoni, si è sbagliato. Le limitazioni ci sono, sono molte, e le sanzioni per la non osservanza sono alte. Vediamo quali sono tutte le regole da seguire per i matrimoni e le cerimonie.

  • Numero di invitati massimo è di 1000 proporzionale allo spazio disponibile.
  • Tavoli: distanziamento tra ospiti nel tavolo e tra i tavoli stessi di almeno 1 metro.
  • Necessario per tutti green pass o tampone molecolare negativo.
  • Indossare mascherina TUTTI SPOSI INCLUSI, se si è in piedi e non al proprio tavolo.
  • Mascherine obbligatorie chirurgiche o superiori, indossate correttamente comprendo naso e bocca.
  • Distanziamento sociale obbligatorio.
  • Band distanziata di 3 metri dagli invitati.
  • Balli all’aperto con distanziamento di 1 metro. Al chiuso di 2 metri quadrati per ogni persona.
  • No Covid manager (come si diceva ogni 50 invitti una persona che gestisca l’osservanza delle norme).
  • Obbligo misurazione temperatura all’arrivo. La temperatura dovrà essere inferiore ai 37,5 gradi.
  • Buffet non consentito: concesso solo con somministrazione da parte del personale.
  • Salse pane e grissini obbligo di uso monoporzione.
  • Consegna bomboniere una alla volta, dopo igienizzazione delle mani, da parte degli sposi ad ogni consegna.
  • L’elenco degli invitati è obbligatorio ed andrà conservato dagli organizzatori o dagli sposi per 14 giorni dall’avvenuta cerimonia.

Con una buona organizzazione e un numero di invitati gestibile si riesce ad organizzare un matrimonio rispettando le regole anti Covid, ma è innegabile che andrà posta molta attenzione per salvaguardare la sicurezza degli invitati e per evitare sanzioni.

Pannello solare termico e fotovoltaico: ecco le differenze

Pannello solare termico e fotovoltaico: ecco le differenze
Pannello solare termico e fotovoltaico: ecco le differenze

La maggior parte dei costruttori o dei proprietari di un appartamento desiderano l’efficienza energetica per la propria abitazione e si trovano a dover scegliere tra l’installazione di pannelli solari fotovoltaici o pannelli solari termici. Si tratta, infatti, di due tipologie di pannello solare disponibili in commercio che si differenziano tra di loro per caratteristiche e funzionalità.

Il pannello solare rappresenta una soluzione 100% green che permette di ottimizzare il risparmio energetico e di ridurre i costi in bolletta aumentando, al contempo, il valore dell’immobile. Edifici di nuova costruzione ne sono spesso dotati. Per poter scegliere tra un pannello solare termico e un pannello fotovoltaico è importante comprendere il funzionamento di queste tipologie di sistema e quali sono le principali differenze che li contraddistinguono: vediamole insieme!

Pannelli solari termici o fotovoltaici?

Il pannello solare è un dispositivo tecnologico utilizzato da più di un decennio per convertire l’energia solare in energia elettrica o in acqua calda sanitaria, consentendo al tempo stesso di ottenere un notevole risparmio energetico sia in casa che negli edifici di altro genere.

Le principali tipologie di pannello solare installate sono il pannello solare termico e il pannello solare fotovoltaico. Entrambi si utilizzano per sfruttare l’energia proveniente dal sole ma, i pannelli solari termici si utilizzano per il riscaldamento dell’acqua domestica e possono sostituire il tradizionale scaldabagno mentre i pannelli solari fotovoltaici si utilizzano per la produzione di energia elettrica.

Le due diverse tipologie di pannelli di contraddistinguono anche in base al materiale di costruzione, al tipo di energia prodotta, alla quantità massima di radiazioni assorbite e al tipo di installazione.

Pannelli solari acqua calda e fotovoltaico: le caratteristiche

Il pannello solare termico contiene un fluido che viene riscaldato dal sole e ciò permette il trasferimento del calore all’acqua. Questo tipo di pannello è composto da un collettore solare, da uno scambiatore di calore, da un serbatoio che immagazzina l’acqua calda prodotto e dall’impiantistica.

Il pannello solare fotovoltaico è un dispositivo che genera corrente e che permette di convertire l’energia del sole in energia elettrica. Questo tipo di pannello produce, quindi, la corrente elettrica che va utilizzata nel momento della produzione, altrimenti potrebbe essere dispersa. Tuttavia, per evitare la dispersione è possibile immagazzinarla in batterie ed utilizzarla all’occorrenza.

Il costo pannelli solari termici, a mq, può variare dai 500 euro ad oltre 1000 euro. Per quanto riguarda i prezzi dei pannelli fotovoltaici, invece hanno un costo che varia dai 1500 euro ad oltre 2000 euro per kWp di potenza. I costi degli impianti, tuttavia, possono essere ammortizzati grazie agli incentivi offerti dallo Stato Italiano.

Quali sono i benefici offerti dai pannelli solari

L’installazione di pannelli solari permette di ottenere prestazioni elevate e notevoli vantaggi economici senza inquinare. Rappresenta infatti una soluzione totalmente ecosostenibile che sfrutta l’energia del sole: una fonte rinnovabile, disponibile, inesauribile e pulita.

Attualmente si è andata sviluppando, a livello mondiale, una grande attenzione rivolta verso le energie rinnovabili e lo fonti alternative di energia pulita, il tutto a salvaguardia del pianeta e delle future generazioni che rischiano di trovarsi a vivere situazioni ambientali e climatiche disastrose per via dell’innalzamento termico del del nostro pianeta.

A tal proposito, sono previsti incentivi statali e sconti atti ad incentivare l’installazione di apparati che producano energia pulita. Altri tipi di energia pulita alternativa sono costituiti dagli impianti eolici domestici o “micro eolico” che talvolta vengono installati insieme anche a piccoli pannelli solari e forniti in pratici kit di montaggio. L’uso di tali impianti richiede la presenza di vento.

Smaltimento pannelli

Attualmente lo smaltimento di pannelli di vecchia data, non più utilizzabili, non è più un problema in quanto sono presenti sul mercato numerose ditte che operano nel settore dello smaltimento.

Sexy, sportiva o elegante? Come scegliere l’outfit giusto

Sexy, sportiva o elegante? Come scegliere l'outfit giusto
Sexy, sportiva o elegante? Come scegliere l'outfit giusto

Sexy, sportiva o elegante? Come scegliere l’outfit giusto in base a ciò che dobbiamo fare e a dove vogliamo o dobbiamo recarci? sport, eventi, serate galanti e appuntamenti regolano le nostre giornate. Nel fine settimana e l’outfit giusto diventa una scelta indispensabile per la nostra comodità o per la nostra eleganza.

Se l’evento è preceduto da un invito possiamo seguire le regole del galateo per il Dress Code e decidere cosa inossare rispettano le regole d’abbigliamento comuni e note, altrimenti lasciamoci ispirare dal nostro gusto personale e dal buon senso.

body arancione
Body arancione

Sexy, sportiva o elegante?

Loungewear, set sportivi, midi dress e abiti formali ed informali, ma anche top, body sexy, costumi e accessori per sentirsi al meglio in ogni situazione. La moda si sa, fa tendenza, ma non sempre abbraccia i canoni dell’eleganza comune. Ma è altrettanto vero che sentirsi a posto con ciò che indossiamo e a nostro agio, rende ogni situazione di svago, formale o lavorativa, migliore. Vediamo quali outfit scegliere per l’estate!

Come scegliere l’outfit giusto

Non solo il Dress Code con le sue regole può fare la grande differenza ma anche il nostro gusto personale e l’evento a cui è destinata la scelta del nostro outfit. Sportivo? Elegante? Sensuale? O magari pratico… vediamo quale outfit interpreta al meglio i nostri gusti e le nostre esigenze personali.

Outfit sportivo

Se è lo sport a guidare le nostre giornate, possiamo optare per Grey Loungewear  completi sportivi in set coordinati “Co Ord Sets” o pantaloni da abbinare a top sfiziosi. I top potranno essere sportivi dal taglio comodo ed avvolgente, o magari sensuali con caratteristiche di unicità nel modello ricercato, come il top bianco presente in una delle foto.

Qualora pantaloncino e top non rispondono al vostro modo di vivere lo sport, potete adottare un look comodo e personale indossando, delle comode tutine intere: jumpsuit avvolgenti ma elasticizzate e comode che consentono dii muoverci in completa libertà senza ostacolare nessun movimento di braccia o gambe: perfette per fare sport in palestra, per passeggiare e correre o per fare un po’ di sano stretching in giardino o in casa.

Mini dress: eleganza e sensualità in pochi centimetri

Come non subire il fascino di un bel abito corto dal colore vivace e di tendenza caratterizzato da scollo a V, maniche 3/4 e linee aderenti? Certo per indossare un Bodycon Midi Dress di questa tipologia, è necessario avere un fisico proporzionato. Ma in caso contrario, sono tantissimi gli abiti eleganti o sexy che si possono trovare sul sito femmeluxe.

Bodycon midi dress
Bodycon midi dress

Top o body?

L’estate ci invita a scoprirci e a mostrare il nostro corpo, braccia, spalle e gambe giovano del sole estivo, che oltre ad essere salutare, consente di abbronzarci a dovere, facendoci esibire una bella tintarella. Perfetto come colore per dare risalto all’abbronzatura il bianco il giallo o l’arancione: un Milkmaid Top in candido bianco, ci farà apparire ancora più abbronzata. Ma lo comodità di un bel body da indossare come sotto giacca o con dei jeans ci conferirà un aspetto sensuale ed estivo.

5 trucchi per mantenere e far risaltare l’abbronzatura estiva

Voi: quale colore preferite indossare per dare risalto alla vostra bella abbronzatura? Personalmente amo molto il bianco, e in estate mi piace indossare capi dai colori tenui specie se si tratta di Top, body, o t-shirt.

Deve fare shopping

Di questi tempi lo shopping online sta avendo un enorme successo e questo non solo in virtù delle restrizioni che il periodo Pandemia ci ha imposto ma anche in virtù del fatto che le persone stanno apprezzando sempre di più la comodità di effettuare acquisiti comodamente da casa. Non solo i grandi brand sono raggiungibili online, ma anche siti economici che consentono di rinnovare il proprio guardaroba con pochi euro. Tra essi vi ricordo femmeluxe sito dal quale provengono tutti i capi in foto sul sito che consente di vestirsi alla moda spendendo poco.

Nelle foto per gli outfit che trovate in Instagram sono intervenute, oltre alla sottoscritta:

Smoking uomo come e quando indossarlo e storia

Smoking uomo come e quando indossarlo e storia
Smoking uomo come e quando indossarlo e storia

Nello Smoking c’è racchiusa un pezzo di storia. Un abito da uomo elegante derivato da un frac che veniva usato per la sera. In questa guida sulla smoking vedremo come indossarlo, cosa fare, e cosa non fare, quali accessori abbinare allo smoking, quali sono i colori dello Smoking anche in base all’evento e all’orario. Quindi non basta considerare gli stili moda uomo ma anche tenere conto del dress code richiesto e lo smoking in questo trova ampio impiego ormai da tempo.

Smoking uomo come e quando indossarlo

L’abito da cerimonia, che si tratti di comunioni, battesimi, matrimoni cerimonie o eventi, è sempre più in voga sia nella versione classica che di tendenza. L’abito formale, quello da cerimonia nei colori scuri, costituisce un’ottima alternativa allo smoking, ma quest’ultimo, è senza dubbio, l’abito più amato per le occasioni speciali.

Sebbene gli italiani usino spesso lo smoking nei matrimoni in realtà “l’abito da fumo” essendo nato per tutt’altra funzione, è indicato per eventi e cerimonie ma non per i matrimoni (secondo il Galateo).

Dagli americani abbiamo ereditato l’uso dello smoking per ogni evento importante che si svolga dal tardo pomeriggio in poi, ma mai, prima delle 18:00. Il Dress Code Black Tie è di rigore in molte occasioni formali e, in queste occasioni, lo smoking viene scelto molto spesso.

Ma attenzione: Per indossare correttamente lo smoking, ci sono dei canoni estetici e formali da rispettare. Uno di questi, non prevede l’uso della cinta ma bensì delle bretelle. Gli altri li vedremo più avanti nei consigli su come indossare lo smoking.

Storia dello smoking: come nasce lo smoking

Ma quando nasce lo smoking? Nasce nel 1865 a Londra ad opera di una sartoria londinese, la Henty Poole & Co di Savile Row. La giacca corta da fumo “Smoking appunto”, doveva essere indossata del principe di Galles, (poi Re Edoardo VII). La si ottenne in modo bizzarro, tagliando semplicemente le code di rondine di un frac che, fino a quel momento, era l’unico abito da sera che venisse accettato. Nasce dunque, come una giacca soprabito, utile per coprire gli abiti dall’odore del fumo.

L’evoluzione dello smoking nella storia

In breve tempo lo smoking divenne l’abito da sera per eccellenza. Smoking e Frac prima della seconda guerra mondiale, incarnavano l’abbigliamento per eccellenza adottato nelle serate eleganti e mondane. Nel dopoguerra, questa tendenza si modificò è fece il suo ingresso l’abito classico tradizionale di oggi, mentre l’uso dello smoking fu relegato solo alla sera e agli eventi formali.

Attualmente lo smoking è sempre più utilizzato anche in occasione di eventi non del tutto formali e nei matrimoni. In parte, ha abbandonato il rigore del codice del Galateo dell’abbigliamento, uscendo dalle rigide regole e dando vita a vari colori di smoking, non più solo nero e usi anche fuori dagli orari prestabiliti “del serale”.

Smoking bianco
Lo Smoking oggi – Smoking bianco

Consigli su come indossare lo smoking

Lo smoking non è un abito a se stante, richiede altri accessori: tra essi i più importanti sono il panciotto, il gilet, la fascia per lo smoking e le bretelle. Ovviamente si adotta il calzino lungo in cotone o seta (o lana sottile). Il pantalone deve avere la lunghezza giusta e sfiorare la tomaia delle calzature. Le scarpe da smoking sono consigliate nere e lucide.

Smoking da uomo nero o bianco?

Il colore classico dello smoking è il nero, non a caso è noto anche come Black Tie, e in prima versione era composto da una giacca monopetto in lana nera, in alcuni casi era un doppio petto con due bottoni. Nel tempo, la smoking ha subito contaminazione adottando diversi colori e linee.

Lo smoking blu e quello bianco sono usati per le cerimonie all’aperto o sulle navi da crociera, lo smoking in rosso è per chi ama gli eventi estrosi se pur nella formalità. Il rosso è tra i colori in uso, sicuramente quello che meno abbraccia le regole bon ton del galateo d’abbigliamento.

Pantaloni da smoking

Il completo da smoking è composto da giacca e pantalone. Il pantalone deve avere le bande di raso nero sui lati. Il pantalone viene accessoriato di fascia in vita e di bretelle, mentre i calzini, alti fino al ginocchio, completano l’insieme.

Scarpe da smoking

L’abito smoking risulta elegante, e quindi richiede una scarpa degna di nota. Al di la del colore dello smoking le scarpe da adottare saranno nere, in morbida pelle, preferibilmente lucida.

Camicia da smoking, panciotto e papillon

Lo smoking tradizionale deve essere indossato con una camicia bianca. Le maniche dovranno essere lunghe, i polsini doppi e accessoriati di gemelli. Il colletto della camicia da smoking ha le punte ed ospita il papillon di colore nero, o comunque dello stesso colore della giacca. Il panciotto dovrà essere dello stesso colore del papillon, indossato annodato sul retro e raggiungere il punto vita. Si può optare per il fazzoletto nel taschino, ma non per il fiore all’occhiello, quest’ultimo è destinato al frac.

Altri accessori per lo smoking

Come visto, contaminazioni e variazioni sul tema ce ne sono. Anche per quanto riguarda il cappello esistono regole. Quello più indicato per lo smoking è l’Homburg o “Lobbia“. Per completare l’outfit Smoking, oltre ai gemelli in oro è richiesto un soprabito elegante, (un tempo il mantello accompagnava frac e smoking), dei guanti in pelle o camoscio ed una sciarpa in seta.

cappello Homburg
Accessori smoking: cappello Homburg

Quando indossare lo smoking

Come detto, per quel che concerne l’orario, lo smoking lo si può indossare dalle 18:00 in poi. Per quanto riguarda l’evento o cerimonia, se si riceve l’invito che richiede Dress Code BLACK TIE (cravatta nera) significa che è richiesto lo smoking. Se riceviamo un invito Dress Code WHITE TIE, vuol dire che è richiesta la cravatta bianca e dunque il frac. Le cerimonie formali sono perfette per indossare lo smoking così come gli eventi mondani i gala codificati ma attenzione: lo si può indossare dopo il tramonto.

Matrimonio e smoking: si può usare?

In questo caso si deve fare una distinzione tra il galateo dell’abbigliamento, e le tendenze moda. La moda ha coniato smoking di tutti i generi e colori per le cerimonie e per lo sposo. Ma se volete rispettare le regole dell’eleganza maschile, lo smoking non andrebbe usato per un matrimonio.

I tempi, si sa, cambiano, e con essi i codici d’abbigliamento, ed è per questo che “regole a parte” molti giovani attualmente si sposano con lo smoking anche su consiglio di stilisti e sarti.

Matrimonio e smoking: si può usare?
Matrimonio e smoking: si può usare?

Prezzi Smoking uomo

Quali sono i prezzi per uno smoking? I prezzi di quest’abito senza tempo, sono davvero molto variabili. Si trovano smoking confezionati che costano 200 – 300 euro o poco più, ed abiti di alta sartoria o smoking firmati che raggiungono diverse migliaia di euro.

Il pret-a-porter lo smoking e le collezioni moderne

Attualmente lo smoking è diventato anche un capo d’abbigliamento importante e di riferimento per gli uomini importanti: i “colletti bianchi” così definiti usano per meeting e convention una versione dello smoking più “morbida” in cui il gusto personale guida le scelte e gli abbinamenti, e dove cade in disuso il papillon (che fa molto cerimonia) e talvolta anche la cravatta.

Smoking da donna: come e quando

smoking da donna
Smoking da donna – Celebrità femminili in smoking

Una modernità al femminile lo smoking. Sempre più in uso la tendenza a far indossare anche alle donne questo capo nato per gli uomini. Lo smoking da donna utilizzato sin dal dopoguerra da alcune dive, come Marlene Dietrich è oggi il completo indicato per qualsiasi evento. Una valida alternativa al cocktail dress da indossare abbinandola a top camicia bianca, con gilet o senza, femminile, sensuale e perfetto in ogni versione da quella più androgina a quella più femminile e sensuale.

Come trovare il proprio stile di moda

Trucco anni 50: stile, storia, tecniche e tutorial

Trucco anni 50: stile, storia, tecniche e tutorial
Trucco anni 50: stile, storia, tecniche e tutorial

Come realizzare un trucco anni 50?

Gli anni ’50 sono stati molto importanti per l’evoluzione della moda, il make up, il progresso tecnologico e culturale hanno compiuto grandi cambiamenti. Per la realizzazione di un trucco anni 50 sono necessari trucchi basici come un fondotinta chiaro, un eyeliner e un bel rossetto rosso vivo.

Make up che ci fanno tornare in mente dive note e icone di stile degli anni Cinquanta, (sessanta) quali Marilyn Monroe e Audrey Hepburn, Grace Kelly. Ma vediamo come realizzare un trucco anni 50, qual è lo stile giusto a cui ispirarsi, la storia di questo tipo di make up, e le tecniche da usare attraverso foto e tutorial video.

Trucco anni 50: stile, storia

La moda di quegli anni è combattuta e in via di evoluzione. Lo stile bon ton sta per cedere il passo ad una moda meno femminile e più androgina, quella tipica delle donne degli anni 60 in cui, minigonna, stivaloni e capelli corti, convivono come espressione di libertà culturale.

Ma gli anni 50 il fashion style decanta ancora il mito della donna femminile dalle forme generose, quella che indossa abiti con il punto vita segnato, scollature vertiginose, gonne a ruota ampia, modelli che si districano tra uno stile classico a quello più audace tipico delle pin up. Gli anni cinquanta rivoluzionarono in maniera indelebile, stile ed immaginario, specie in ambito femminile. Non da meno oltre agli stili di moda anche le acconciature dei capelli, ed il make up degli anni 50.

Make up anni 50: tecniche e tutorial facili

Il make up anni 50 è realizzabile in diversi modi ma, quello che accomuna questi tutorial è il mettere in risalto gli occhi con una riga nera ben marcata dall’eyeliner, ed un rossetto colore acceso in rosso.

Quasi indispensabili sono le ciglia finte che mettono in rilievo ancor più lo sguardo in stile perfetto Marilyn Monroe. Nel video tutorial è spiegato come realizzare un perfetto trucco anni 50 in stile pin up in pochi minuti.

Trucco anni Cinquanta raffinato

Se invece siete alla ricerca di un trucco anni 50 / 60 più raffinato, che non sia in stile pin up, ma più classico ed elegante, vi consiglio di visionare un altro tutorial molto valido, che spiega come realizzarlo. Anche in questo caso, ombretti scuri, accompagnati da toni chiari, e l’eyeliner abbondante che allunga l’occhio con una linea evidente, caratterizzano il volto, la pelle si fa chiara e incipriata, mentre le labbra vengono evidenziate da un gloss naturale.

Come realizzare un trucco anni 50?
Come realizzare un trucco anni 50?

Trucco anni 50: ombretti, ciglia finte, labbra rosse e eyeliner

Ciglia finte o abbondante mascara completano il make up anni cinquanta. Quanto all’acconciatura si può optare per tagli corti, capelli raccolti in chignon o intorno al capo, fasce e foulard da indossare in vario modo, onde sinuose e molto altro. Lo smalto sarà rigorosamente abbinato al rossetto rosso e seducente nelle tonalità.

Negli anni ’50, nasce la sensualità che abbiamo ereditato anche oggi. Il make-up di quegli anni esprime questo profondo cambiamento. Alcuni elementi distintivi segnano l’epoca come le forme curvy, il rossetto rosso fuoco, l’eyeliner nero insieme al classico neo posto sopra il labbro. Ciglia ad ala di gabbiano, e le sopracciglia, sono sempre curate e ben delineate.

Anni 50 make up domande comuni

Ogni volta che ci si accinge ad imitare un make up sorgono alcune domande di base che mirano a chiarire dei dubbi sullo stile in esame: anni cinquanta, vediamo quali sono le più comuni.

  1. Come fare la linea con l’eyeliner stile anni 50? Tracciare una linea allungata e regolare con eyeliner allungandola verso l’esterno dell’occhio e facendola terminare sottile.
  2. Che ombretti usare per un trucco anni 50? In genere quelli dai toni chiari accompagnati da sfumature di nero.
  3. Quale rossetto si usava negli anni 50? Uno dei colori più usati è senza dubbio il rosso acceso.
  4. Cos’è lo stile le pin up anni 50? Uno stile di moda che nasce negli anni ’40 e viene ereditato negli anni ’50. Uno stile di moda che interpreta la donna nell’abbigliamento e nel make up audace, femminile e giovanile.
Stile pin up
Stile pin up

Trucco anni 50: Qual è tra i gli stili presi in esame in questo articolo quello che più vi rispecchia? Pin Up o classico style anni 50?

Significato di Dress code e le regole d’abbigliamento

Significato di Dress code e le regole d'abbigliamento
Significato di Dress code e le regole d'abbigliamento

Avete un invito ed è richiesto come Dress Code Black Tie con l’abito scuro, oppure dress code business casual uomo, o magari un dress code elegante diurno, ma generico, o ancora; sapete cos’è un white dress code? Scopriamo il significato di dress code e le regole bon ton di abbigliamento che caratterizzano gli outfit.

Significato Dress Code

Il bon ton impone delle regole di Galateo nell’abbigliamento che ci conducono per mano, verso il mondo dell’eleganza che molto spesso, però, non si sposa con quello della moda. Ciò che è fashion e di tendenza, non sempre è elegante. Ma almeno nelle cerimonie formali il dress code dovrebbe rispettare galateo e richieste. La parole stessa “DRESS CODE” ha insito il tuo significato che corrisponde a CODICE DI ABBIGLIAMENTO.

Il Codice Di Abbigliamento da seguire: Dress Code

Cosa significa dress code e quale scegliere? Vi è un codice che formalizza i dress code negli inviti, che si ricevono specie per manifestazioni ufficiali, cerimonie o altre tipologie di avvenimenti importanti. Negli inviti, infatti, spesso viene menzionato il codice dell’abbigliamento da seguire. In questo modo gli invitati sapranno cosa devono indossare in relazione al Dress Code richiesto.

Cosa influisce sul Dress Code?

  1. La prima cosa da considerare nel dress code elegante, formale o informale, è l’orario dell’evento: mattina, pranzo, pomeriggio, prima serata, tarda serata etc. Matrimoni diurni o serali impongono dei dress code completamente diversi tra loro, e da altri eventi. I dress code serali adottano colori più scuri e intensi, quelli pomeridiani tinte più accese e chiare.
  2. Influenza il Dress Code il tipo di evento: in famiglia, lavoro, cerimonia, gran galà.
  3. Livello di formalità ed importanza dell’evento che include anche chi parteciperà all’evento e ovviamente dove e perché.
  4. Location dell’evento: una cosa è celebrare un evento in un castello ed altre è farlo in campagna.
  5. La moda influenza le scelte anche se in minima parte: è il caso dello smoking. Sebbene lo smoking non sia un abito da cerimonia adatto ad eventi come il matrimonio (sempre secondo il galateo), la moda americana ha influenzato questa tendenza e, sempre più spesso, si assiste nei matrimoni all’uso dello smoking sia da parte dello sposo che degli invitati.

Come imparare a vestirsi secondo il dress code richiesto

Le linee guida da tenere nei dress code si rifanno ad una nomenclatura nata nei paesi anglosassoni che decodifica lo stile della cerimonia. Seguire gli stili principali di dress code in relazione alle tipologie di eventi e occasioni, può permetterci di non fare brutte figure e di non sentirci pesci fuor d’acqua. Vediamo quali sono i Dress Code da utilizzare per le varie occasioni:

  1. Dress Code Black Tie: Dress Code Black Tie Optional; Dress Code Black Tie Creative.
  2. Dress Code White Tie.
  3. Dress Code Casual o CVV.
  4. Casual Dress Code.
  5. Dress Code con Abito semi-informale after 5.
  6. Dress Code cocktail.
  7. Dress Code elegante e formale sera.
  8. Dress Code elegante e formale da giorno.
  9. Dress Code Business Formal.

Dress code Black Tie e White Tie differenze

In termini di cravatta “TIE” possiamo trovare due diciture comuni: dress code è Black Tie (cravatta nera) Dress code White Tie (cravatta bianca). Nel primo caso si tratta di un evento che ha luogo di sera, come una festa, una cena elegante.

Nel secondo caso, invece, “White Tie” o cravatta bianca, non molto in uso, è bene sapere che viene utilizzata negli eventi importanti come ad esempio le serate di Gala. In genere il White Tie adotta io papillon bianco che viene abbinato allo smoking o al frac.

Dress Code Casual o CVV

Via libera al vostro gusto. Si tratta del Dress Code più libero e libertino in assoluto: il CVV. Ci sono situazioni ed eventi del tutto informali che nell’invito potrebbero riportare la dicitura CVV ossia “Come Volete Voi” indicano che si è in piena libertà di scelta in termini di abbigliamento. Si può optare per un dress code informale e adottare abiti sportivi, casual persino dei comodi jean e scarpe da tennis.

stile casual uomo
Dress Code Casual o CVV

Casual Dress Code

In questo caso il dress code è informale ma segue comunque delle regole. Nel Casual dress code la donna dovrà indossare un abito elegante ma informale con lunghezza media.

L’uomo può indossare tranquillamente un abito spezzato o adottare al posto della giacca una maglia. Un modo di vestire elegante ma al tempo stesso pratico “smart elegant dress code“. Un abbigliamento adatto anche per il lavoro, definito Business Casual.

Dress code con Abito semi-informale after 5

Sia per lui che per lei l’abbigliamento dopo le 17:00 ha dei canoni non rigidi. La donna potrà indossare un completo elegante un tailleur giacca e gonna o giacca e pantalone, o un classico tubino. L’uomo per il dress code after five potrà indossare un abito scuro medio scuro anche senza cravatta e preferibilmente con camicia chiara.

Tailleur donna
Tailleur donna

Dress Code Cocktail men & woman

Dress code cocktail
Dress code cocktail

Generalmente, il termine si utilizza per l’uomo, ma può essere applicato anche agli outfit da donna. Il Dress Code Cocktail è abbastanza libero come stile ma anch’esso rispetta dei canoni d’abbigliamento.

Il Cocktail dress code uomo / donna si riferisce ad un abbigliamento da adottare nel tardo pomeriggio e, in primo luogo, rispecchia il mood dell’evento in questione.

Si tratta di un dress code semi-formale richiesto talvolta in eventi pomeridiani e aperitivi formali feste e party. L’abbigliamento deve essere curato, elegante nel concetto, ma al tempo stesso spontaneo. Un modo per garantire alla festa l’atmosfera giusta.

Dress code elegante

Pomeriggio, mattina, sera fanno una grande differenza anche nei dress cod formali. Per questo è importante considerare, oltre al dress code eventualmente richiesto, anche l’orario e la location, nonché il tipo di evento o cerimonia.

Dress code elegante e formale sera

Dress code elegante e formale sera
Dress code elegante e formale sera uomo

Se richiesto un dress code elegante per la sera, l’uomo indosserà la cravatta scura, un completo scuro, preferibilmente grigio, blu notte o antracite, perfetto anche lo smoking che va rigorosamente indossato con le bretelle.

Per la donna è consigliato un abito lungo senza strascico, scarpe rigorosamente chiuse, borsa piccola e gioielli veri. Questo dress code elegante per l’uomo non è adatto per i matrimoni ma viene sempre più spesso adottato anche per queste cerimonie.

Se la cerimonia è molto elegante, sono richiesti tessuti preziosi per lei: no ai cappelli; si a cinta e scarpe sempre abbinate per lui.

Dress code elegante e formale sera
Dress code elegante e formale sera

Dress code elegante e formale da giorno

Anche se il Dress code elegante può variare in base all’evento e all’orario, quello da giorno è il meno impegnativo sia per lei che per lui.

DONNA – Per le signore è gradito un abito lunghette sotto al ginocchio in stampa delicata o tinta unita senza eccessive scollature o trasparenze. La scarpa chiusa o Chanel e borsa medio piccola. Il cappello è opzionale e, se si tratta di matrimonio, lo si potrà indossare se lo indossa la mamma della sposa.

UOMO – Per l’uomo è gradito e consigliato un dress code con completo in blu o in grigio, cravatta tinta unita e camicia bianca. Scarpa in pelle e cintura abbinata. Un outfit elegante ma non troppo vincolante. Può interessarti approfondire: Abito da sera uomo e galateo.

Dress code in base all'evento
Dress code in base all’evento

Dress code black Tie significato

Dress code black Tie
Dress code black Tie

Se avete ricevuto un invito che richiede un Dress Code Black Tie, sapete che si tratta di un evento formale che richiede eleganza sia per lei che per lui ed è tipico degli eventi formali a partire dalle ore 18:00 in poi, più di frequente dopo le 20:00. E’ richiesto l’abito da cerimonia importante.

UOMO: smoking e tuxedo sono tra gli abiti più idonei abbinati a papillon nero e camicia bianca il tutto accessoriato da scarpa nera lucida, gemelli a ai polsi calze nere lunghe.

DONNA: consigliatissimo il classico ed elegante abito lungo da sera che dovrebbe sempre coprire le caviglie ma è comunque permesso d ammesso anche un abito da cocktail lungo fino al ginocchio.

Per lei il colore sarà preferibilmente scuro e l’abito accessoriato da gioielli non troppo vistosi scarpa con tacco sottile e borsa piccola modello pochette. Ma ci sono variazioni sul tema come il Dress Code Black Tie Optional e il Dress Code Black Tie Creative: vediamoli!

Dress code Black Tie Optional

Dress code Black Tie Optional
Dress code Black Tie Optional

Sera, tardo pomeriggio, eventi formali e non, quando trovate la dicitura: richiesto Dress Code black Tie Optional sapete che sì, si tratta di un evento formale ma che avete ampio spazio di manovra nella scelta di cosa indossare. L’eleganza del dress code è richiesta ma non è rigida come nei Dress Code Black Tie Classic.

UOMO – La cravatta resta obbligatoria così come la scarpa di pelle nera, e la camicia bianca per lui, non è obbligatorio il tuxedo ne lo smoking, ma è richiesto l’abito scuro e non il completo spezzato.

DONNA – Mentre la donna è più svincolata, e può optare per abiti non proprio lunghi se lo desidera o un qualsiasi abito da cocktail.

Dress code Black Tie Creative

Dress code Black Tie Creative
Dress code Black Tie Creative

Si tratta di una versione creativa e più allegra del Dress Code Black Tie. Alla base vi è lo stile imposto dal Black Tie formale ma si possono inserire variazioni creative sul tema “Black Tie Creative” come ad esempio su alcuni colori degli accessori che è consigliabile abbinare se si è in coppia. L’articolo su “come abbinare il giallo” potrebbe rivelarsi utile per creare outfit armonici.

UOMO – Si indossa il tuxedo e si agisce usando elementi a contrasto magari bianchi, gialli o rossi apportati con la fascia o il gilet.

DONNA – Per lei è ancora più semplice: si può dare spazio alla creatività nella scelta di tessuti creativi e ricchi come il pizzo adottando magari l’abito da cocktail. Da evitare gioielli ed accessori vistosi, che come sempre, non sono sinonimo di eleganza.

Dress Code Business Formal

Dress Code Business Formal
Dress Code Business Formal

Un dress code adottato per pranzi e cene di lavoro è il Dress Code Business Formal.

DONNA – Per la donna è perfetto il classico tailleur sia gonna che pantalone che si rivela un vero passepartout per le occasioni di lavoro: evitare il nero di giorno quantomeno quello integrale, e prediligere colori come il blu, il beige e il grigio, il carta da zucchero.

Evitare tacchi troppo alti e dettagli fashion come i risvolti ai pantaloni. Meglio scegliere linee classiche piuttosto che fashion. Le scarpe dovranno essere pulite e in perfette condizioni così come cinte e borse.

UOMO – Per lui invece è consigliabile un completo in tinta unita o gessato. Tra i colori più adatti collocano il blu il grigio, perfetto anche grigio scuro o nero per eventi business serali. Camicia bianca o azzurra, ed inoltre, è sempre di rigore la cravatta.

Il Dress Code giusto per ogni occasione

Colloqui, cene di lavoro, eventi e cerimonie impongono tutte un dress code che rispetti le regole del Galateo dell’abbigliamento. Alcune professioni ad esempio, richiedono divise, abiti lunghi camicia e cravatta. Ci si deve sempre calare nel contesto dell’evento o dell’occasione tendo conto delle regole del buon gusto, dell’orario, e di tanti altri piccoli e grandi dettagli di cui abbiamo parlato, per non rischiare di fare delle brutte figure.

Credit foto Dress code e inviti eleganti: https://alleyoop.ilsole24ore.com/

Influencer ambassador e collaborazioni false: ecco cosa non fare

Influencer ambassador e collaborazioni false: ecco cosa non fare
Influencer ambassador e collaborazioni false: ecco cosa non fare

Un business le collaborazioni farlocche per influencer

Farlocche? Sì, anzi, Farlocchissime! Collaborazioni che abbindolano le influencer aspiranti, o presunte tali, le quali si trovano a pagare il prodotto, o ad avere prodotti gratis pagando le spedizioni a un costo che spesso supera il reale valore dell’oggetto. Un vero business che ha dato vita a falsi siti web che vivono vendendo a queste persone inesperte e, talvolta, ambiziose. Ma vediamo in cosa consistono queste collaborazioni finte e come le influencer ambassador cadono nella trappola.

Influencer ambassador e collaborazioni false: ecco cosa non fare

E appena mezzogiorno, e questa mattina è la terza offerta di collaborazioni per influencer che ricevo: 2, via mail, e 1 via facebook il bilancio della giornata con la terza collaborazione farlocca, ossia super finta e non conveniente per me.

In che consiste? Nell’acquisto di un prodotto a prezzo pieno, per riceverne un altro gratis, o in alternativa, un bel codice sconto che offre la possibilità di avere gioielli o orologi, o magari abiti, creme od altro, in modo gratuito fino ad un valore anche di 150 – 200 euro.

Ma poi arriva la sorpresa! Metti il tutto nel carello, compili i dati e eccola la sorpresa: LA SPEDIONE A PAGAMENTO. I costi? anche 50 o 60 euro. Basta poi fare una semplice ricerca per immagine nel web per trovare il medesimo prodotto, venduto per “prezioso” o di alta qualità, (40, 50 – 100 euro e oltre) al costo di soli 4 o 5 euro su altri siti, quasi sempre cinesi.

Una spedizione esagerata e non giustificata a meno che prodotti non arrivino direttamente dalla luna o abbiano il volume di un mobile da soggiorno. Eppure la gente ci casca, e sulla scia emozionale del “PRODOTTO GRATUITO” grazie ad un buono che scade entro le 24 h e offre la possibilità di acquisto del prodotto GRATIS, si lasciano convincere e pagano i 60 fantomatici o 30 o 20 euro di spedizione.

“MA ANCHE NO!!!!!!

RAGAZZE E’ UNA TRUFFA!!! STATE PAGANDO IL PRODOTTO E NON VE NE RENDETE CONTO.

Una truffa web siti per ambassador e influencer

Ambasciatrici del brand o influencer: si tratta di una vera e propria truffa web ai danni di influencer ambassador, e fashion blogger o blogger di altra tipologia, (presunte tali ed aspiranti), in genere, senza grande esperienza web e social. Queste ragazze e signore, (perché per lo più cadono in questa rete le donne di ogni età), sono convinte di avere avuto una richiesta vantaggiosa.

Truffe dei brand a discapito degli influencer

Truffe dei brand a discapito degli influencer, sì, vero ma raro, per lo più sono truffe di falsi brand creati appunto per questo “commercio parallelo” in espansione.

Molti i siti che offrono questo tipo di collaborazione, ma esaminati sotto la lente di ingrandimento di alcuni tools online per la SEO e le blogger professioniste, si scopre che sono “siti fuffa” con poca visibilità nel web, così come i loro social. Siti nati per truffare appunto, creati esclusivamente per abbindolare le persone che, convinte di ricevere un prodotto gratis, lo pagano più di quello che è il suo reale valore.

Ma dunque esistono le collaborazioni per influencer? Certo! Blog di moda e siti di moda ricevono proposte così come i food blogger ed altre tipologie di siti o influencer.

Esistono le collaborazioni per blogger ed influencer?

Si certamente che esistono. In base al reale valore del proprio sito (o dei propri siti, come nel mio caso, dato che ne ho più di uno), si ricevono importanti collaborazioni, non solo di link building a pagamento, ma anche per far conoscere o promuovere piccoli e grandi brand, attività locali e molto altro. Lo stesso accade con i propri canali social, se i numeri a livello non solo di follower ma di engagement sono buoni. Un mercato che ultimamente è tanto danneggiato proprio dalle “presunte influencer”.

Brand ambassador: ecco i rischi che si corrono

Vi sono serie agenzie di marketing che analizzano i profili social ed i siti delle blogger e influencer riuscendo a comprendere il reale valore di siti e profili in pochi minuti. Vi sono campagne social che vengono offerte da agenzie web attraverso la connessione dei propri canali social per lo più INSTAGRAM, YOU TUBE E FACEBOOK. In questo modo i propri canali sociali vengono monitorati e l’agenzia evince il vero valore del vostro social.

Lo stesso procedimento di “analisi dei siti” può essere messo in atto da una blogger che vuole sincerarsi del valore di un sito che offre collaborazioni, ed evitare di perdere tempo o peggio ancora cliccar link che vi riconducono a tentativi di phishing sempre più frequenti, atti a rubarvi dati importanti per la vostra privacy, i vostri account social le pagine facebook sulle quali lavorate magari da anni, o peggio ancora, dati bancari o di carte prepagate.

ACCADE SEMPRE PIU’ SPESSO!

Cosa fare e Come evitare le truffe

E’ bene non cliccare su link e pulsanti che vi arrivano via mail per siti che non avete contattato voi per collaborare e che non conoscete. Analizzate il sito che vi prone la collaborazione con MOZ e SEZOOM o altri tools online per vedere da quanto tempo è online e se ha del traffico reale. Analizzate il sito visivamente e guardate se presenta molti prodotti, se veramente si tratta di un vero e-commerce, o se ne ha pochi, se presenta il numero di partita IVA, un numero di telefono ed una mail realmente attivi.

Vari elementi da esaminare, ed il tutto, unito a un non traffico del sito significa che quel sito web è nato solo ed esclusivamente per vendere alle ambassador, truffando le influencer. Sono siti che non sono in prima pagina su Google ne in decima, che non pagano Adwords, ne lavorano migliorando fruibilità e SEO del sito perché non puntano ad una VEDITA REALE, non gli occorre salire nelle serp, ma bensì vivono grazie al pubblico di ambassador reclutate e truffate: truffate, inconsapevoli e felici!

Ricordate che i PRODOTTI NON SI PAGANO E NON SI DEVONO PAGARE, e così NEANCHE LA SPEDIZIONE. Spesso veniamo pagate per fare questo, oltre a ricevere i prodotti: ma se per voi non è così è perché siete troppo ingenue o i vostri canali non hanno un vero valore e quindi vi offrono collaborazioni finte e truffaldine.

Se invece il vostro sito e i vostri canali sono buoni, siate consapevoli che hanno un valore oggettivo, vedrete che oltre alle “collaborazioni false” da rifiutare categoricamente, riceverete anche ottime e reali proposte.

I Brand con cui collaborare quali sono?

Rimane il fatto che, in virtù di queste numerose persone che accettano di pagare un prodotto che vale 1/3, o anche nulla o quasi, convinte di prendere gioielli, orologi di qualità e così via, si è creato un vero mercato illusorio a cui stanno approdando anche siti e brand reali che hanno imparato a creare la loro sezione brand ambassador.

Siti di vendita questa volta veri, che attirano le “presunte influencer” ad acquistare un prodotto che altrimenti non acquisterebbero magari mai, e questo avvalendosi di sconti e promozioni.

Personal brand

Esistono ovviamente anche siti che usufruiscono della pubblicità reale delle blogger, come Manzara, Zaful, Shein, Femmeluxe e molti altri, gioielli ed orologi inclusi, creme, profumi e generi alimentari, che non vi chiederanno MAI di pagare il prodotto o le spedizioni, ma che vi forniranno i loro capi o prodotti di altro genere, in modo gratuito e nei casi migliori vi pagheranno anche per farlo, chiedendovi di recensirli sui vostri siti o canali social.

Altri canali web, ed alcune agenzie non vi invieranno nessun prodotto, altre volte si, e vi pagheranno bene per recensire un brand e fare pubblicità al brand stesso. Ho collaborato con brand come NIKE, DESIGUAL, BRAUN, NIVEA, ma anche con siti di vendita mobili, arredo casa e giardino, gioiellerie, studi commerciali e legali, ristoranti, siti di viaggi e noleggio, food e molto altro. Il mercato è davvero molto ampio.

Ecco l’esempio tangibile

Voglio farvi un ultimo esempio reale. Oggi mi ha scritto in facebook una ragazza proponendomi quanto segue:

LEI_ “ Ciao, sono XXXXXXX e sono responsabile della collaborazione per il brand @XXXXXXXXXX. Adoriamo il tuo stile e vorremmo sapere se saresti interessata a collaborare con noi e diventare un’ambasciatrice del nostro marchio nel mondo. Ti interessa?

IO – Sebbene con questo brand attualmente ho una collaborazione reale e ricevo prodotti completamente gratuiti (senza pagare neanche la spedizione, ovviamente) chiedo spiegazioni ed informazioni, per pura curiosità.

RISPONDE:

“Grandioso! Per ringraziarti ti offriamo un gioiello gratuito per la tua collaborazione. Tutto ciò che devi fare è acquistare un gioiello e ottenerne un altro gratuitamente, a tua scelta”…etc etc

Praticamente è una recruiter XXXXX, che ha beccato lei stessa la truffa, in quanto ha pagato per avere il prodotto e le hanno posposto solo successivamente eventuali prodotti gratis qualora reclutasse altre “Influencer”.

Morale: ricevo per il ” MEDESIMO BRAND” gioielli completamente gratuiti, senza costi di spedizione.

Quindi il consiglio spassionato che mi sento di darvi è quello di farvi buon sito, curare i vostri canali sociali, e arriveranno le collaborazioni serie oltre a qualche proposta farlocca da esaminare con attenzione e rifiutare categoricamente. E, fate sempre molta attenzione!

Sai perché I siti devono rispondere ai bisogni degli utenti e no’ dell’azienda?

Stile moda anni 60 e la rivoluzione della moda

Stile moda anni 60 e la rivoluzione della moda
Stile moda anni 60 e la rivoluzione della moda

Lo stile moda anni 60 cede il passo alla trasgressività e all’anticonformismo. Il look dei ragazzi anni ‘60 prevedeva capelli lunghi, tagli uomo e donna con la frangia, il make up donne molto accentuato sugli occhi, ma anche foulard e occhialoni, giacche con revers, pantaloni a palazzo, camicie e t-shirt coloratissime, caratterizzate spesso, da fantasie geometriche per lui e per lei, tendenze che cedono il passo, al femminile, ad abiti corti e alla minigonna.

Stile moda anni 60 e la rivoluzione della moda

Gli anni Sessanta sono travolti da fenomeni di rinnovamento già emersi nel decennio precedente. Si acuisce la ricerca di nuovi ideali estetici ed ideologici, i quali, inevitabilmente, incideranno anche sull’abbigliamento anni 60 e sulla sua evoluzione.

Nel decennio precedente, ossia negli anni 50, era nato il prêt-à-porter, una vera svolta nella moda che rese possibile avvicinare l’alta moda alle masse. Questo fenomeno si amplia e si sviluppa negli anni Sessanta, grazie ad una politica commerciale e a creatori di moda con competenze e capacità innovative.

Stile bon ton Grace Kelly

Si affermarono nuovi canoni estetici, nuovi colori, nuovi stili di moda e beauty. La moda anni 50 è femminile e seducente, ma nel decennio successivo degli anni 60, la moda viene travolta dalla sperimentazione. Un icona di stile della fine anni 50 inizio anni 60 fu Grace Kelly che si rivelò, in termini di moda e stile, una vera influencer dell’epoca. La principessa, nota attrice degli schermi di Hollywood, sfoggiava abiti in uno stile bon ton raffinato.

Stile androgino “gamine”

Contemporaneamente allo sfumare dello stile bon ton, lo stile androgino prende piede: è quello della donna giovane cosiddetta “gamine” (vedi Twiggy Lawsons) caratterizzata da una sensualità acerba. I movimenti studenteschi, la guerra del Vietnam, la musica, sono tutti eventi che condizioneranno la moda degli anni 60. Nel corso degli anni 60, la moda stravolge i suoi canoni e, in questo processo stilistico, convivono tra loro diversi stili moda secondo il concetto di mix and match.

Twiggy Lawson
Twiggy Lawson moda anni 60

Moda stile anni 60 Mary Quant e Twiggy Lawson

Dalla musica dei Beatles e dei Rolling Stone che hanno influenzato il panorama musicale, si staglia la moda, e ci si orienta verso stili moda inconsueti, talvolta trasgressivi, rappresentati da abbigliamento contrastante: per i contestatori politicizzati e gli alternativi trionfano Jeans consumati, scarpe da tennis, maglioni maxy eskimo o montgomery o eskimo, il tutto in contrapposizione con il contemporaneo stile bon ton che troviamo nel film del 1961 “Colazione da Tiffany” che sarà via via abbandonato.

La storia della moda dal medioevo ad oggi ci insegna che politica, ceti sociali, arte, influenzano le varie epoche in ogni ambito. Negli anni a seguire che ci condurranno al 1970, si va verso la trasformazione culturale, politica sociale e di costume, quindi d’abbigliamento. Come ci si vestiva negli anni 60?

Mary Quant, Twiggy Lawson: mini dress e minigonna cambiano lo stile moda

Sono un’esempio della trasformazione dello stile, personaggi di spicco come Mary Quant. Un personaggio chiave in tal senso, una vera icona di stile anni 60: Mary Quant che con la creazione della sua minigonna corta, ma non volgare, rivoluzionò la moda. Tra i suoi indumenti per eccellenza svettano i dolcevita per l’inverno, camicette dai tessuti leggeri e trasparenti per l’estate, colori sgargianti e maglie aderenti, capi che caratterizzano i look di Mary Quant.

Tutti abiti moda anni 60 che vedremo indossare da modelle del calibro di Twiggy Lawson. La modella londinese, bellezza sensuale e androgina, passerà alla storia per aver indossato un capo iconico, diventato di grande tendenza: la minigonna, ideata appunto, da Mary Quant: la stilista scelse la Twiggy (Lesley Hornby) per il suo lancio.

Icone di stile femminili anni 60 – 70: 6 donne importanti

Gli anni 60 la moda: tessili gioielli e il make up

Gioielli e make up anni 60
Gioielli e make up anni 60

Gli anni 60 sono gli anni delle stampe geometriche, dei pois, dei tessuti a righe tipici della moda francese, ma anche degli abiti a trapezio lanciati da Givency di cui però, il fautore fu lo stilista Yves Saint Laurent che, a soli 21 anni lavorò per la Maisons Dior (1954). Occhialoni, foulard e altri accessori, diventano immancabili e di tendenza. I gioielli diventano grandi e colorati, spesso in plastica, mentre le stampe optical in black and white riscuotono grande successo insieme agli stivali dai tacchi vertiginosi.

Make up anni 60

Il make up anni 60 si focalizza intorno agli occhi messi in evidenza e sulle labbra che si tingono di un rosso deciso. Si accorciano gli abiti e si accorciano i capelli adottando tagli stile francese, come, ad esempio, il taglio alla maschietta, il caschetto, o in alternativa i capelli raccolti in code e chignon. Assertrici dei tagli corti saranno icone come Mia Farrow e Jean Sebberg, insieme a molte altre noti personaggi pubblici e alle star. Fu così che, in breve tempo, si passò dalle forme morbide e sensuali delle pin-up, alle silhouette decisamente più androgine.

Il nuovo stile moda

Dalle linee romantiche e bon ton, tipiche degli abiti a clessidra anni 50, si passa a modelli di abiti comodi, caratterizzati da linee a trapezio. La moda cambiò la sua diffusione e si espanse, pronta ad essere indossata dalle masse: non fu più quindi “moda d’élite”. Il cambiamento non investì solo il mondo fashion ma anche la musica, le arti e molto altro. Ci si liberò dagli schemi radicati e stereotipati lasciando ampio spazio alla creatività, e fu proprio da questa creatività che, nel 1965 lo stilista Yves Saint Laurent creò la collezione Mondrian ispirandosi all’arte di Piet Mondrian. Geometrie e colori caratterizzano gli abiti ed i tessuti, mentre le linee si fanno comode e morbide con punto vita non segnato.

Una nuova società: il ’68 ed i movimenti universitari

Negli anni ‘60, si assiste ad una vera rivolta giovanile una corrente politica e sociale che andrà sotto il nome del ’68. I giovani rifiutano convenzioni e modelli puritani rifiutano autoritarismo e condizionamenti e iniziarono a lottare per un sistema politico economico e sociale in antagonismo a quello borghese e capitalistico.

Si inneggia alla libertà di pensiero e alla libertà sessuale. Musica, moda e politica, vengono coinvolti da questo urlo giovanile di trasformazione: nacquero nelle università, i movimenti studenteschi del sessantotto. Questa nuova società fonda le sue radici negli anni ’50 e coinvolse tutto il mondo dando voce a band musicali come Beatles, The Rolling Stone, The Dik Dik etc.

Stile moda anni 70
Stile moda anni 70 Preppy e non solo

Verso gli anni 70

In questo contesto storico politico, l’abbigliamento divenne anche un modo per identificarsi nei propri gruppi di appartenenza. Negli anni che seguirono, che vanno dal 60 all’ 80, si delinearono stili di moda completamente contrapposti tra di loro e, spesso, di transizione.

Un periodo storico caratterizzato da cambiamenti economici, culturali e politici, che lascia spazio a varie correnti di pensiero e stile moda: dai look bravi ragazzi, lo stile moda preppy anni 70, a quelli tipici del film “la febbre del sabato sera” ma anche lo stile glam rock nato da alcune rock star internazionali come Dawid Bowie.

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