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Eleonora D’Aquitania, La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo

Eleonora D'Aquitania, La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo
Eleonora D'Aquitania, La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo

Eleonora D’Aquitania donna forte e propositiva, madre di Riccardo d’Inghilterra, e suocera di Berengaria Sánchez (regina di Navarra) ha ispirato il romanzo storico di Elizabeth Chadwick. Eleonora d’Aquitania sarà due volte regina (1122-1204). Un personaggio di rilievo della storia medioevale di cui la vita e le vicissitudini si concretizzano nel romanzo “La Regina Ribelle”.

In giovane età, Eleonora D’Aquitania, sposerà Luigi di Francia, il quale era innamorato pazzo di lei. Ma il primo matrimonio sarà annullato. Dopo l’annullamento, Eleonora sposerà Enrico II (Plantageneto), di dieci anni più giovane di lei.

Enrico II sarà uno dei primi sovrani che porteranno l’Inghilterra a diventare una grande potenza. Eleonora vive in un’epoca in cui si assiste alla rinascita delle lettere, delle arti, e della cultura in genere. La regina porterà in dote ai 2 mariti, la sua terra ricca e soleggiata: Aquitania.

Per tutta la sua vita fu sostenitrice di artisti, letterati, musicisti e pittori. L’abbiamo inserita, per ovvi motivi, nell’articolo dedicato alle donne del medioevo: 15 donne famose del medioevo, e ora vogliamo proporvela narrata in un romanzo storico in cui si intrecciano politica, storia, arte e amore, intitolato La Regina Ribelle.

Sicuramente tra i romanzi che narrano l’epoca medioevale, questo è uno di quelli magnificamente descrittivi.

Eleonora D’Aquitania, La Regina Ribelle romanzo – Sinossi

Colta e bellissima, ambiziosa e decisamente spregiudicata, Eleonora d’Aquitania vive nel XII secolo un’epoca, in cui le donne sono ridotte al silenzio e all’obbedienza. Ma lei è diversa, molto determinata si ribella ad ogni forma di imposizione e costrizione.

Non usuale per una donna Eleonora partecipare alla seconda Crociata. Eleonora divorzia dal primo marito – Luigi VII, re di Francia. Dopo la rottura dal matrimonio reale sposerà Enrico II d’Inghilterra, molto più giovane di lei.

Eleonora diventa la musa dei trovatori nella sua «Corte d’amore» a Poitiers, dove si cantano la passione e la sensualità; tratta come pedine di un gioco politico i due figli più amati, Riccardo Cuor di Leone e Giovanni.

Il mondo la odia e la teme, ma non riesce a fermarla: sulla sua strada, Eleonora lascerà vittime innocenti e cuori straziati, in un turbine che finirà per travolgere lei stessa.

Eleonora D’Aquitania, La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo, recensione

Un libro avvincente che cattura il lettore per la ricchezza di elementi e per gli eventi che si susseguono, non proprio caratteristici per l’epoca. Eleonora, ai giorni d’oggi, sarebbe vista come una donna emancipata, una vera femminista del medioevo. Una donna in cui convivono, eroismo, serietà, amore, ma anche bellezza e tradimento, astuzia e coraggio.

L’autrice del libro Elizabeth Chadwick narra la storia di corte del Medioevo e la vita di Eleonora dipingendola come un eroina, una donna straordinaria, (specie per l’epoca storica in cui visse), che ha amato, sofferto e lottato contro le rivalità, ma soprattutto che ha combattuto l’ odio e il pregiudizio, esattamente come farebbe una donna di oggi.


La Regina Ribelle romanzo ispirato al medioevo perché parla di quest’epoca e di una donna vissuta in quell’epoca, definita buia, il medioevo periodo di strane usanze e cose bizzarre. Dalle nebbiose città inglesi all’Oriente delle Crociate, dalla Terrasanta al lusso della corte bizantina, Elizabeth Chadwick ce ne racconta la vita audace e combattiva in ogni dettagli ripercorrendo il mondo medioevale con tutte le sue contraddizioni.

Sono più di uno i libri dedicati ad Eleonora D’Aquitania che hanno ispirato l’autrice, tra essi Trono d’Autunno. Siamo nell’ Inghilterra, 1176. Imprigionata nel castello di Sarum dal marito, re Enrico II, per aver appoggiato la rivolta scatenata contro di lui dai tre figli, Enrico, Goffredo e Riccardo, Eleonora è costretta a vivere isolata tra le mura della fortezza, lontana dai suoi affetti e dal suo mondo regale. Dopo la morte del Re, Eleonora può finalmente riconquistare lo scettro, diventando Regina Madre e governando da sola l’Inghilterra.”: li trovate sotto.

Il libro è in vendita su Amazon sia in copertina flessibile a 11,40 euro che in Formato Kindle a 8,99 euro.

La storia dei pantaloni dalla nascita fino a capo da donna

La storia dei pantaloni è molto antica. Si ipotizza che i primi uomini ad indossare i pantaloni siano stati dei pastori nomadi che avendo la necessità di cavalcare avevano bisogno di un capo d’abbigliamento con i requisiti di un pantalone. Sembra che questo indumento, oggi capo moda usato da uomini e donne, si sia poi diffuso nella regione Xinjiang.

Quel che è certo è che da subito, il pantalone si rivelò un capo comodo. Nel corso dei secoli i pantaloni si sono evoluti e sono stati prodotti in tante fogge: aderenti, alla zuava, ampi, all’araba, a zampa di elefante, fino ai modelli estivi corti a bermuda e i cortissimi shorts da donna. La storia dei pantaloni a vasta e contorta, specie quella al femminile: scopriamola insieme!

La storia dei pantaloni e le origini

I pantaloni sono dunque un capo molto antico. I più antichi al mondo mai ritrovati hanno circa 3000 anni, servivano senza dubbio per andare a cavallo dato che hanno la parte del “cavallo” rinforzata” e sono come modello, molto simili agli attuali calzoni. Probabilmente utilizzati da guerrieri e cacciatori, nonché allevatori dell’epoca.

Questo reperto in foto è stato trovato in una delle tombe di Yanghai nel bacino di Tarim (Xinjiang) e quel che stupisce, oltre al modello attuale, è che sono ricamati sia all’altezza delle ginocchia che alla base. Caratterizzati da gamba stretta alla base larga e vita bassa questi pantaloni antichi erano realizzati in lana.

I pantaloni sono conservati in un Istituto Archeologico tedesco (German Archaeological Institute). Non è un caso che le tecniche di tosatura e cardatura della lana sia molto antiche come questi pantaloni. La tessitura infatti ha origini antiche risalenti a diverse migliaia di anni prima dell’epoca cristiana.

Antichi pantaloni ritrovati in una tomba nell’area di Yanghai

Evoluzione dei pantaloni: da capo utile per andare a cavallo ad indumento per tutti

Negli anni che precedono l’invenzione dei pantaloni, ma anche quelli a seguire, gli uomini indossavano per lo più grandi e comode tuniche, alcune delle quali si rivelano come dei precursori delle camice.

Antichi romani e antichi greci portavano tuniche ampie, colorate e non, vesti sovrapposte e antichi mantelli romani, usati da uomini e da donne, senza distinzione in tal senso. Da li all’evoluzione della storia dei pantaloni che si affermano come capo moda, ne passerà di tempo!

I pantaloni dal XIV secolo i pantaloni alla zuava e i pantaloni dei primi del 900

I pantaloni nella loro storia, si affermano pian piano e si evolvono. Nel XIV secolo il modello più in uso tra le popolazioni era quello chiamato pantalone alla zuava, caratterizzato da calzoni stretti al polpaccio dotati di lacci ed aperture per espletare le funzioni fisiologiche, i quali, si evolveranno nel tempo, arricchendosi di bottoni prima e chiusure lampo poi.

Ebbero un ruolo importante nella diffusione dei pantaloni i Marinai ed i corpi d’arma in genere che li indossavano nelle divise.

Le culotte del 700

Alla fine del 700 troviamo le culotte, indossate dagli aristocratici e come biancheria dalle donne; mentre i pantaloni indossati dal popolo e dai rivoluzionari chiamati sanculotti (divennero un capo distintivo).

La moda in Francia 600 e 700

A tal proposito la storia della moda dal medioevo ad oggi è un articolo dedicato proprio all’evoluzione della moda nel tempo, dove poter vedere che già all’epoca del re Sole in Francia si utilizzavano pantaloni corti e molto gonfi da indossare con camice, giacche ed altri indumenti ricchi di fronzoli caratteristica tipica della moda di Francia tra il 600 ed il 700.

Pantaloni nell’800

Ma a partire dal 1830 i pantaloni di un tempo si modificano e divengono un capo di moda per tutti, indossati con eleganza, specie in Inghilterra, già a partire dal XIX secolo moda lanciata da Beau Brummell. L’abito che li caratterizza è il Redingot (foto sopra). Altri abiti eleganti da uomo che ospiteranno i pantaloni saranno il frac prima (XVIII secolo) e lo smoking poi (Londra 1865).

Il jeans

Nasce a Genova intorno al 500 e si diffonde un tessuto resistente, il Jeans, un nuovo tessuto resistente perfetto per determinate attività da lavoro. Nascono nel 1873 i primi Jeans Levis da un secolo e mezzo capo alla moda diventato un must have.

Origine del nome pantalone o calzone

Sembrerà strano, ma il nome di questo indumento “PANTALONE“, è dovuto proprio ai personaggi della Commedia d’arte, appunto “Pantalone” personaggio che nasce a Venezia nella commedia d’arte del 500.

Sempre nella commedia d’arte, troviamo sia i pantaloni di “Pantalone” che la calzamaglia indossata un po’ da tutti i personaggi al maschile della commedia d’arte.

pantalone commedia d'arte
Pantalone commedia d’arte

La nuova sartoria ed i pantaloni per le donne 800 e 900

Tra l’800 ed il 900, con l’avvento della nuova sartoria, la moda prende una piega diversa e la produzione di abiti e pantaloni ne risente molto. Le donne indossavano prevalentemente gonne e vestiti ma per esigenze specifiche come il cavalcare, iniziarono ad indossare i pantaloni.

I pantaloni da donna si diffusero in ambito sportivo nel 900 grazie all’equitazione ma anche all’arrampicata ed al ciclismo, ma già in epoche precedenti in alcune popolazioni vi furono donne che indossarono per motivi di comodità degli indumenti simili a pantaloni, tra esse anche le amazzoni e le minatrici.

Quale donna indossò per prima i pantaloni?

In maniera ufficiale la prima donna che ebbe il “coraggio” di indossare i pantaloni e di rompere lo stereotipo della donna in gonnella, fu Libby, nel 1853, nota anche come Elizabeth Smith Miller, sostenitrice dei diritti delle donne, lanciò i Bloomer (pantaloni ampi o alla zuava). Alla fine dell’ 800 oltre alle donne che praticavano equitazione e sport vi furono molte donne che sotto alla gonna indossavano dei pantaloni o portavano pantaloni a gonna.

Ma dovettero passare molti anni affinché alle donne venisse riconosciuto il diritto anche sportivo di indossare i pantaloni. Alcuni esempi vi sono nelle autorizzazioni delle prefettura che furono rilasciate dall’800 al 1913. Nel 1930 la campionessa Olimpica Violette Morris fu squalificata per aver indossato dei pantaloni.

In realtà le prime donne a poter godere di questo comodo capo di abbigliamento furono le donne Persiane, mentre in Europa i pantaloni per donna non divennero un capo di moda fino agli inizi del XX secolo.

Pantaloni dal XX secolo ad oggi

In breve tempo la moda donna subì una vera evoluzione: ci si liberò dal corsetto, dalle gonne ampie e dalle sottogonne voluminose, la moda divenne più fruibile e comoda, le gonne si accorciarono e si strinsero, vennero introdotti i pantaloni e diverse vesti più comode per le donne, anche in virtù del fatto che negli anni che seguirono dopo il dopoguerra, le donne entreranno a far parte sempre di più del mondo lavorativo.

Oggi le donne possono indossare i pantaloni come preferiscono: ampi, stretti, corti o lunghi. Ma nelle cerimonie di rilievo come ad esempio i matrimoni, o in molti dress code formali, l’abito al femminile, il bel vestito, è sempre maggiormente quotato rispetto ai pantaloni.

Come rendere trasparente lo sfondo di un’immagine: ecco 5 modi diversi

Come rendere trasparente lo sfondo di un'immagine: ecco 5 modi diversi
Come rendere trasparente lo sfondo di un'immagine: ecco 5 modi diversi

Se siete dei grafici o fotografi o semplicemente vi dilettate nel ritocco delle immagini vi sarà certo capitato di dover rendere un’immagine trasparente (vedi come fare) per poter creare un collage o produrre delle vere e proprie opere d’arte di grande impatto ma non solo.

Infatti, possiamo rendere trasparente anche un testo in modo da inserirlo senza che sia molto invasivo o per usarlo come filigrana per non permettere a terzi di rubare la vostra immagine oppure, se volessimo inserire una nuova immagine sotto un’altra foto e fare in modo che si veda attraverso lo sfondo della prima.

Inoltre, la trasparenza potrebbe aiutarvi a salvare una foto altrimenti persa, infatti è possibile eseguire questa operazione anche sullo sfondo fino a renderlo completamente invisibile ma senza perderlo.

Ci sono molti programmi e siti, sia gratuiti che a pagamento che vi possono aiutare in questa operazione in modo facile e veloce e alla portata di professionisti e no. Ogni programma ha diversi modi per effettuare la trasparenza e adesso ne esamineremo 5.

Programmi di fotoritocco per rendere lo sfondo trasparente
Programmi di fotoritocco per rendere lo sfondo trasparente (Credit Pinterest)

1# PHOTOSHOP

Iniziamo subito con il programma d’eccellenza per il fotoritocco, se ne siete in possesso, visto che è un software a pagamento. Photoshop (di cui vi abbiamo parlato in questa guida: Illustrator contro Photoshop) offre molti modi per rendere il tuo sfondo trasparente e ogni metodo ha un livello diverso di difficoltà, certamente per ottenere il risultato migliore possibile avete bisogna di molta esperienza, per questo motivo vi illustrerò innanzitutto il modo migliore per ottenere un buon risultato anche se non siete esperti.

Una volta aperta la nostra foto su Photoshop come prima cosa duplichiamo il livello contenente l’immagine. Dopodiché selezionate dalla barra degli strumenti lo strumento bacchetta magica e selezionate tutte le parti che dovete rendere trasparente, in questo modo avete creato una selezione, per verificare se è stata eseguita correttamente attivate la maschera veloce (la trovate nel menù selezione) e vedrai diventare rosse le parti selezionate in precedenza.

Ora con lo strumento pennello colora tutte le parti che sono state tralasciate e che vuoi rendere trasparenti. Una volta che sarete soddisfatti della selezione attraverso l’opzione opacità potete rendere lo sfondo trasparente.

Photoshop
Photoshop (Credit Pinterest)

2# PHOTOSHOP PER SFONDI SEMPLICI

Questo metodo viene utilizzato in caso si abbia uno sfondo monocromatico o comunque che si distacchi molto con la figura che vogliamo isolare.

Per eseguire questa operazione andate su finestra e cliccate su proprietà e sulla nuova finestra aperta cliccate su rimuovi sfondo. Il programma di fotoritocco creerà una maschera che nasconde lo sfondo ma regolando il livello di opacità della maschera possiamo rendere visibile lo sfondo.

3# GIMp

Se non si possiede Photoshop un’ottima alternativa è Gimp. Questo è un ottimo software di fotoritocco gratuito e open source disponibile sia per windows, mac e linux e da molti viene considerato come l’equivalente di Photoshop.

Una volta importata l’immagine selezioniamo dal menù la voce commuta maschera veloce, successivamente attiva lo strumento tracciati cliccando sull’icona della penna stilografica e ricalca il soggetto che vuoi distaccare dallo sfondo.

Una volta completata la selezione attraverso il menù selezione clicchiamo su inverti per selezionare lo sfondo. Adesso è possibile abbassare l’opacità o semplicemente cancellarlo premendo il tasto canc.

4# LUNAPIC

Lunapic è un programma online gratuito molto semplice e veloce. Infatti vi basterà caricare l’immagine sul sito, quindi cliccate su modifica e selezionate sfondo trasparente. Quindi ora fate clic sui colori che desiderate eliminare o diminuire l’opacità. I risultati ottenuti sono abbastanza buoni e ci sono strumenti che vi possono aiutare a ottenere un lavoro molto preciso.

POWER POINT
POWER POINT

5# POWER POINT

In caso stiate lavorando ad una presentazione e non possedete programmi di grafica o non avete molta dimestichezza con questo tipo di software, la suite office permette di effettuare alcune operazioni sulle immagini. In questo caso parleremo di power point in quanto gli altri programmi non permettono la selezione del solo sfondo.

Una volta inserita la vostra immagine sul programma premete sul pulsante formato/formato immagine e successivamente pigiate rimuovi sfondo. Noterete che lo sfondo dell’immagine sarà diventato viola, per migliorare l’area selezionata dal programma premete segna area da mantenere e segna area da rimuovere in modo da eseguire l’operazione di selezione manualmente.

Per rendere trasparente lo sfondo della foto vi basterà premere sempre sulla scheda formato/formato immagine e imposta il livello di trasparenza. Come vedete ci sono molti modi per rendere trasparente uno sfondo anche all’interno dello stesso programma, ottenendo risultati diversi e con qualità diversa.

Alcuni programmi e tecniche sono più difficili rispetto agli altri, ma è possibile trovare sempre la soluzione migliore in rapporto con le nostre capacità. Importante da tener presente è il formato di salvataggio, infatti per esportare l’immagine non potete usare il formato JPG in quanto vi metterà in automatico uno sfondo bianco in caso non ci sia. Il formato corretto da utilizzare è il PNG con trasparenza.

Fabio Volo 3 libri recenti da portare in vacanza

Fabio Volo 3 libri recenti da portare in vacanza
Fabio Volo 3 libri recenti da portare in vacanza

Uno degli scrittori più amati, Fabio Volo conosciuto da molti e letto da tantissimi appassionati. Tra i suoi successi, 18 libri pubblicati, di Fabio Luigi Bonetti, pseudonimo Fabio Volo ci sono romanzi di ogni genere. Il romanzo più vecchio risale al 2007 l’ultimo al 2021, mentre la sua casa editrice è da sempre la Mondadori. Ma quali sono gli ultimi 3 libri di Fabio Volo? I 3 libri che abbiamo scelto per voi da portare in vacanza?

Abbiamo scelto l’ultimo libro uscito e due sempre molto recenti, il più vecchio del 2017. I tre libri che vi consigliamo toccano tematiche diverse ma tutti sono ampiamente contestualizzati nella vita odierna e sfiorano tre tematiche attualissime: la vita di coppia e le crisi, la scelta se essere single o in coppia ma felici, ed infine, il punto di vista dei quarantenni che si sentono ancora ventenni e con la testa altrove, anziché sulle spalle.

Fabio Volo 3 libri recenti

Scopriamoli insieme! Magari li conoscete già o magari no, comunque abbiamo deciso di proporveli ed inserirli nella nostra sezione di libri consigliati e di parlarvene un po’ illustrandovi la trama e la nostra breve recensione in merito. I tre libri sono:

  • Una Vita Nuova 2021
  • Una Gran Voglia di Vivere 2019
  • Quando Tutto Inizia 2017

Altri libri recenti dell’autore o ripubblicazioni sono: “La strada verso casa” 2019, “Il giorno in più, 2019”; “Le prime luci del mattino sempre” 2019; “Il tempo che Vorrei”, 2019; “E’ una vita che ti aspetto” 2019; “Esco a fare due passi”, 2019.

Tre romanzi avvincenti, tre letture piacevoli tra gli ultimi libri dell’autore, da portare in vacanza e concedersi nei momenti di relax. Vediamone una alla volta nel dettaglio iniziando dalla più recente uscita a novembre 2021: “Una vita nuova”.

1# Fabio Volo, libro: Una vita Nuova

Un libro recente e spensierato “Una Vita Nuova” che racconta una storia e in particolare la storia di due amici, Andrea e Paolo, che nella narrazione ricalcano la vita di tanti quarantenni di oggi.

Una vita Nuova
Una vita Nuova

Sinossi

Due amici a bordo di un’auto rossa una vecchia 850 spider, attraversano l’Italia ed è subito divertimento. La musica da cantare accompagna il vento tra i capelli. Hanno una quarantina d’anni e una vita incagliata. Giovani ma non troppo.

Andrea aspetta un verdetto da cui dipende la sua vita sentimentale. Paolo è in crisi: di coppia, di identità, di mezza età. O forse è solamente bisogno di leggerezza.

Mentre risalgono dalla Puglia a Milano, Paolo e Andrea parlano tra loro con la spietatezza che ci si può concedere solo fra amici: l’amore, il lavoro, i genitori… E quelli che sembravano problemi insolubili si sgonfiano alla luce di una leggera ironia. Sarà un viaggio pieno di divertentissimi imprevisti e di scoperte…

Recensione di “Una Vita Nuova”

Un libro, questo di Fabio Volo, che come altri romanzi da lui scritti, che scorre piacevolmente tra ironia e leggerezza ma che non trascura di toccare argomenti attuali che investono i giovani, non più tanto giovani, di quarant’anni alle prese con le scelte che la vita gli propone.

Un viaggio con due punti di vista, tante risate e molti consigli. Punti di vista e rivalutazioni che porteranno ad un inconsapevole maturazione degli animi dei due viaggiatori: Paolo e Andrea. “Una vita Nuova” è un romanzo uscito nelle librerie nel 2019.

2# Fabio Volo, libro: Una gran voglia di Vivere

E così da un giorno all’altro una nuova consapevolezza stravolge la vita di coppia che da anni era consolidata o come tal sembrava. Ma l’amore ha bisogno dei suoi spazi, ha necessità di essere rinvigorito. Ed un giorno, Marco si accorge che è tutto cambiato.

Una gran voglia di Vivere
Una gran voglia di Vivere

Sinossi

Svegliarsi una mattina e non sapere più se ami ancora la donna che hai al tuo fianco, la donna con cui hai costruito una famiglia, una vita insieme. Non capisci come sia potuto accadere e ti torvi a farti domande. È successo, così, in silenzio senza esplosione, lentamente, a piccoli passi. Ed è stato difficile perfino crederci.

Quello di Marco e Anna sembrava un amore in grado di mantenere tutte le promesse. Marco ci pensa; ma non ricorda qual è stata la prima sera in cui non hanno acceso la musica, o quando non hanno più aperto il vino per brindare. Non ricorda quando ha smesso di accarezzarla. Quando la complicità tra loro si è trasformata in competizione.

Forse l’amore, quello vero, quello che arde ha bisogno di ossigeno esattamente come il fuoco e, rinchiuso sotto una campana di vetro, si spegne.

Recensione di “Una Gran Voglia di Vivere”

Un racconto di vita, che in questo caso non riguarda due amici, ma una coppia collaudata. Una storia che ricalca la realtà di molte anime. Il nuovo libro di Fabio Volo, uscito a novembre 2021 edito da Mondadori, racconta passo dopo passo, l’evoluzione drammatica di quella che è una crisi di coppia, e del viaggio interiore, che occorre compiere per affrontarla.

Un romanzo verace e sincero, che legge tra le righe della coppia e scava profondamente nel rapporto fotografandone le contraddizioni. Una storia in cui ritrovarsi, emozionarsi e capire se esiste, a un certo punto, un nuovo modo di stare insieme.

3# Fabio Volo, libro: Quando Tutto Inizia

Un libro molto apprezzato dalla critica quest’ultimo di Fabio Volo, la cui trama si rivela avvincente e molto interessante anche per i risvolti che presenta. Un’analisi completa della vita di coppia, dei nuovi amori, e delle scelte che si compiono in tal senso, rinunce incluse.

Quando Tutto Inizia
Quando Tutto Inizia

Sinossi

I due protagonisti, Silvia e Gabriele si incontrano in primavera, quando i vestiti sono leggeri e la vita sboccia per strada. La prima volta che lui la vede è una vertigine. Lei non è una bellezza assoluta, immediata, abbagliante, ma è il suo tipo la bellezza quella che gli piace e lo attrae seducendolo.

Bastano poche parole per perdere la testa: scoprire che nel mondo esiste qualcuno con cui ti capisci al volo, senza sforzo, è un piccolo miracolo, ti senti meno solo. Alchimia? Forse!

Fuori c’è il mondo, con i suoi rumori e le sue difficoltà, ma quando stanno insieme Silvia e Gabriele, c’è solo l’incanto: fare l’amore, parlare, restare in silenzio, tutto, per mettere in ordine la nuova felicità.

Fino a quando il sogno, come spesso accade, si incrina, e iniziano ad affacciarsi le domande. Si può davvero prendere una pausa dalla propria vita? Forse le persone che incontriamo ci servono per capire chi dobbiamo diventare, e le cose importanti iniziano quando tutto sembra finito.

In apparenza sembra una comune storia d’amore ma in realtà il libro “Quando Tutto Inizia” di Fabio Volo, è molto di più. I sui risvolti psicologici sono profondi e la sensibilità nella narrazione caratteristica dell’autore.

Recensione di “Quando tutto inizia”

Un bel romanzo, questo di Fabio Volo, con risvolti psicologici in cui ci si può riconoscere, ed un messaggio di base che arriva forte e chiaro: le scelte che si compiono nella vita, amore incluso hanno sempre dei risvolti multi sfaccettati. I sentimenti che sbocciano tra i due personaggi sono rappresentati nelle loro sfumature e nei dettagli con la semplicità e l’esattezza che rendono Fabio Volo un autore unico.

Una narrazione dettagliata e semplice che trascina fino all’ultima pagina, e che porta alla difficile scelta tra il noi e l’io, tra i sacrifici che facciamo per la nostra realizzazione personale e quelli che siamo disposti a fare per un’altra persona, per la coppia o per la famiglia. Ed è questa la differenza di dimensione tra essere felici da soli, ed essere felici insieme.

Dove trovare i libri di Fabio Volo consigliati

E con questo terzo ed ultimo libro di Fabio Volo, terminano le nostre proposte estivi di libri consigliati da leggere. Se siete interessati a portare con voi questo od altri libri di Fabio Volo, qui di seguito su Amazon li trovate in vendita. Alcuni reperibili come cartaceo e Kindle altri anche come audiolibri da ascoltare.

Hippie style la moda anni 60: come vestirsi hippie

Hippie style la moda anni 60: come vestirsi hippie
Hippie style la moda anni 60: come vestirsi hippie

Tipico degli anni 60, nato come stile di vita, lo stile hippie si discosta molto dai canoni della moda degli anni precedenti. Ai look colorati e inusuali si affianca ad una mentalità libertina e un modo diverso di concepire il mondo da parte di alcuni giovani. Lo stile hippie si affiancò al periodo politico denominato ’68, caratterizzato da ribellione e movimenti studenteschi.

Lo stile hippie dunque nasce agli albori degli anni 60 e 70, ed assume una connotazione tutta sua. Alcune culture, infatti sono riuscite ad influenzare il mondo della moda a livello mondiale, tra esse, una delle più popolari, è sicuramente l’hippie style.

Caratteristiche politiche e sociali dello stile hippie

Politicamente basato sul principio di libertà e di pace e amorepeace and love” “l’hippie style” si distingue non solo per gli ideali di libertà, pace e fratellanza ma anche per il tipo di abbigliamento hippie che, per alcuni versi ricalca alcuni dettami dello stile Bohémien. La fascia di popolazione che abbracciò questa corrente politica, culturale e di tendenza, fu esclusivamente giovane.

Hippie style la moda anni 60 dove regna l’informalità

Semplicità, informalità, ritorno alla natura e ideali di fratellanza, insieme agli outfit estrosi fanno conquistare agli hippie il nome di figli dei fiori. Ed i fiori nei loro outfit sono uno degli elementi preponderanti: camice, abiti lunghi e ampi, ma anche coroncine fiorite sono tra i capi più amati dell’hippie style, insieme ai pantaloni a zampa di elefante, alle giacche con frange e ad un uso spropositato del gilet in tutte le sue fogge.

Però, più che di moda hippie, si potrebbe parlare di stile di vita hippie, uno stile che ha gettato le basi politiche di alcuni partiti dell’epoca. Trecce, capelli lunghi, fasce, coroncine e cappelli ampi sono alcuni degli elementi dello hippie style.

Sicuramente si tratta di uno stile anticonformista che ha segnato un’epoca, e ha dato vita a manifestazioni di rilievo contemporanee come il festival musicale americano Coachella che, come è noto, si rifà all’ evento musicale Woodstock svoltosi nel 1969.

Hippie style la moda anni 60: come vestirsi hippie
Hippie style la moda anni 60: come vestirsi hippie – 12 outfit hippie da copiare

Come si diffonde lo stile hippie luxury?

Negli anni 60 – 70 grazie allo stile hippie gli abiti usati diventano un vero must: maxi gonne, micro top e pantaloni a zampa super colorati, coadiuvati da fantasie accese, sia floreali che tie-die, diventano un vero cult dello stile.

Tra le icone hippie di questo periodo storico va ricordata Janis Joplin, nota cantante, insieme a Loulou de la Falaise che divenne la musa ispiratrice in versione chic di Yves Saint Laurent.

Ma la moda hippie è relegata ad uno specifico contesto sociale giovanile, per diversi anni fino a quando negli anni 70 Karl Lagerfeld per Chloè provò ad introdurre la moda hippie e lo hippie style nel fashion system. Diede vita ad una versione più elegante e luxury dell’hippie style che riscosse un notevole successo. Ritroviamo la medesima tendenza moda hippie su tutte le passerelle del mondo, a partire dagli anni ’80 in poi.

Come vestirsi hippie

L’attuale stile hippie si fonde con lo stile Bohémien, I colori si fanno più morbidi e prendono il sopravvento tinte neutre e colori pastello come il bianco, il rosa, il celeste il beige in tutte le sue declinazioni.

Maxy gonne con stampe e linee tie dye, talvolta arricchite da balse, top corti ricamati e realizzati all’uncinetto, semplici abiti bianchi lunghi con e senza ricami, stivali con frange, gilet con frange, cappelli da bovaro o di paglia ed altro ancora sono alcuni dei capi d’abbigliamento che possono interpretare abilmente l’hippie style in tutte le sue declinazioni dal più verace al boho chic più romantico e femminile.

Tra gli stili di moda più usati, che sono davvero molti, lo stile hippie rivisitato in versione boho chic è uno dei must have di questi ultimi anni, sia per la moda uomo (vedi foto) che per la moda donna.

Abbiamo visto come vestirsi hippie, qual sono le tendenze moda che già dal 1959 grazie alla collezione zingara di Jules Francois Crahay prima e poi dai capi moda di Caroline Charles e Thea Porter di fine anni 60 – inizio 70 caratterizzano e danno vita questo stile originale molto folclorico e sicuramente uno degli stili moda più creativi e “liberi” in assoluto.

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La Sardegna è una di quelle isole italiane che offrono moltissimo in termini di turismo e di mare. Famosa per il mirto, dal quale si ricava un liquore delizioso, la Sardegna è una delle mete turistiche più ambite. I luoghi da visitare e le spiagge da scoprire sono davvero molte, se poi si ha a disposizione una barca è possibile andare alla ricerca di spiaggette e insenature dal grande fascino.

Ma se invece siamo alla ricerca di un luogo di vacanza in Sardegna dove poterci rilassare e divertire al tempo stesso adatto anche per le famiglie con bambini allora la scelta ricade su sette aree precise dell’isola e tratti di costa: scopriamole insieme!

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Olbia una meta per tutti grandi e piccini

Dalla Costa Azzurra, se scendiamo verso sud arriviamo alla Costa di Olbia, adatta per famiglie e persone che non cercano mete luxury ma vogliono comunque godersi una vacanza all’insegna del bel mare e del divertimento. Perfetta per i bambini la spiaggia di sabbia bianca che prende il nome di Rena Bianca.

Da Olbia si può programmare una gita al parco giochi Gregoland o dirigersi a Aquaderm un parco che offre giochi acquatici di ogni genere insieme a scivoli e piscine. Location perfetta per organizzare una crociera e dirigersi verso L’arcipelago della Maddalena.

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Spiagge cultura e divertimento questo offre Villasimius e la costa circostante. Località perfetta per godersi il mare ma anche per visitare i noti nuraghe o i resti degli insediamenti fenici e romanici, come Cuccureddus. Tra le spiagge da visitare e vivere ricordiamo quella di Campus quella di Simius entrambe con sabbia bianca e fondale basso.

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Per chi vuole dalla vacanza relax, ecco che Palau si rivela tra le 7 mete da sogno della Sardegna una delle più indicate. Tante le spiagge sabbiose e molto bello il mare, zona meno turistica di altre, si rivela perfetta per un completo relax.

Golfo Orosei e Cala Gonone con le sue bellezze naturali

Cala Gonone un paesino sardo sul mare che offre mare e divertimento. A poca distanza si trova la splendida spiaggia di Cala Luna che merita una visita di tutto rispetto data la bellezza della spiaggia e del luogo: raggiungibile in barca. Ma il Golfo Orosei va da Siniscola fino a Tortoli offre vaste aree interessanti inclusa quella del Parco del Gennargentu.

I fondali marini sono profondi e scendono rapidamente per questo è un’area della Sardegna perfetta per le immersioni. Molte delle spiagge del Golfo di Orosei si raggiungono solo in barca tranne quella di Cala Gonone e di Cala Liberotto. Oltre a Cala Luna è consigliato programmare una visita alla Grotta del Bue Marino e Cala Mariuolo, una bella spiaggia suggestiva.

Cala Mariolu Golfo Orosei
Cala Mariolu Golfo Orosei

Costa Paradiso mare e natura

Costa Paradiso, lo dice il nome, è una zona paradisiaca una parte della Sardegna stupenda fatta di costa alta con rocce a picco sul mare azzurro e cristallino della Sardegna, piccole insenature spiaggette e turismo. Fatta per chi vuole coniugare la bellezza dell’isola senza rinunciare al divertimento.

Un posto dove soggiornare in Costa Paradiso può essere Badesi, ex villaggio agricolo ora centro turistico, mentre merita una visita la spiaggia di sabbia bianchissima Li Cossi.

Arcipelago della Maddalena e Santa Teresa di Gallura

Tutto l’arcipelago della Maddalena brilla di bellezza non solo l’isola principale La Maddalena ma anche le minori sono belle e suggestive. Ricordiamo che nell’arcipelago si trova acqua cristallina spiagge caraibiche di sabbia bianca ed è un luogo di vacanza perfetto per gli amanti dello snorkelling.

I prezzi sono medi, un po’ più bassi di zone collocate in Costa Smeralda, ma altrettanto belle. Se decidete di fare una gita di un giorno o più nell’Arcipelago della Maddalena non dimenticate di passare anche per la bella Santa Teresa di Gallura, ricca di spiagge da esplorare.

Riviera del Corallo e Alghero

La Riviera del Corallo si estende per circa 90 km di costa e alterna arenili, ciottoli e lingue di sabbia. Viene chiamata così per via della numerosa presenza di corallo rosso, ampiamente lavorato nella zona. La costa di Alghero ricopre quasi interamente la costa della Riviera del Corallo, raggiungibili con voli economici in aereo dall’aeroporto di Alghero.

Qual è la parte più bella della Sardegna?

La Sardegna è tutta bella, ma sicuramente la parte più bella ed “IN” della Sardegna ed anche quella più famosa e rinomata frequentata da turisti benestanti e La Costa Smeralda, quella che va da Porto Cervo, Cala di Volpe, fino a Porto Rotondo e Baia Sardinia, aree e che si trovano nella parte nord orientale della Sardegna.

Ma le mete proposte, sicuramente meno care, sono altrettanto belle e tutte e sette mete da sogno in Sardegna che consentono di vivere una vacanza tra la bellezza delle acque sarde ed il divertimento.

Qual è la meta più economica della Sardegna?

Se, oltre a dedicarvi una meta da sogno e una bella vacanza, dovete fare i conti con le spese ed il portafogli, allora vi consiglio una meta bella ma economica situata nella Sardegna del Sud si tratta di una frazione di Domus Maria e si chiama Chia. Troverete un mare bello e dei prezzi contenuti per il turista.

Sempre per chi ha un budget limitato consigliamo anche la Costa di San Teodoro, località che si può girare agevolmente con i mezzi pubblici (una delle poche), e con litorale di spiagge di sabbia bianca ed acqua cristallina. La Costa Teodorina offre appartamenti, residence, bungalow hotel.

Considerazioni

Come si può notare i tratti di costa sarda e le mete belle che offre l’isola sono davvero molte, considerate che non le abbiamo elencate tutte ma vi abbiamo offerto un vasto ventaglio di proposte estive per una vacanza in Sardegna in zone luxury e zone meno care accessibili a tutti.

Il Cuore di Tutto romanzo e recensione del libro su problemi adolescenziali

Il Cuore di Tutto romanzo e recensione del libro su problemi adolescenziali
Il Cuore di Tutto romanzo e recensione del libro su problemi adolescenziali

Il Cuore di Tutto oltre ad essere un romanzo avvincente di stampo contemporaneo è anche un libro che tocca tematiche e problematiche sociali e, in particolar modo, quelle che riguardano gli adolescenti di oggi.

Un libro che vede il mondo giovanile nelle sue più profonde sfaccettature, un romanzo al passo con i tempi che sfiora tematiche sensibili di diversa tipologia. Piacevole da leggere, avvincente quanto basta, ambientato nella Roma odierna prima e nella Genova poi, ma senza il suo ponte Morandi, ponte che crollando, spacca anche un po’ delle vite dei personaggi. Una storia attuale, raccontata dalla sua autrice Sara Rattaro.

Un libro scelto e consigliato inserito nella nostra galleria dei libri da leggere, per le tematiche attuali che riguardano il mondo dei giovanissimi nella società odierna.

Il Cuore di Tutto romanzo – Sinossi –

Ale, protagonista del libro, vive a Roma, ed ha un’età difficile, quella adolescenziale dei quindici anni nutre una grande passione per le commedie romantiche. Ma basta una chat su WhatsApp a sconvolgere per sempre la sua vita.

Ale è costretta a trasferirsi a Genova con la famiglia e si trova ad affrontare, in una nuova città, la seconda superiore. Una nuova città una nuova scuola e, ovviamente, anche nuovi amici: Giulia, eccentrica e curiosa, ed Elia, sensibile e desideroso di farsi conoscere per quello che è.

Il libro prende consistenza quando in biblioteca Ale incontra Matteo, un ragazzo dai misteriosi occhi verdi, che sogna di diventare scrittore e che, dopo il tragico crollo del ponte Morandi, teme il crollo della propria famiglia.

E poi troviamo anche Costanza, la zia di Matteo, malata di Alzheimer. Comparsa all’improvviso dal nulla, affida a un diario segreto un passato che potrebbe riscrivere il presente.

Il Cuore di Tutto: recensione

Il libro si lascia leggere con piacere, articolato tra le voci di tre grandi protagonisti, Ale, Matteo e Costanza e gli amici Giulia ed Elia che riempiono le pagine insieme a loro.

Ognuno, in questo racconto a tre voci, tenta di far fronte ad una ferita e di dimenticare qualcosa, un dolore. In realtà emerge che si può dimenticare solo ricordando e guarire solo accettando. E per arrivare al cuore di tutto ciò che conta davvero nella vita vi è solo l’amore in tutte le sue forme.

Un libro che insegna ad amare e a superare conflitti e paure; un passato che alle volte può rivelarsi un fardello troppo pesante. Un ruolo importante in questo libro lo hanno anche i social, nello specifico WhatApp. Viene raccontata e messo in rilievo la duplice funzione dei social, e di come questi strumenti possano rivelarsi, oltre che utili, anche molto pericolosi.

Il mondo degli adolescenti è fragile, vulnerabile pieno di insidie e talvolta, di dolore. Ma nel libro emergerà come l’amore per gli altri possa rivelarsi un vero sostegno per chiunque. Una fonte da cui attingere per risollevarsi e vivere serenamente. Un romanzo dunque, ma anche un libro guida.

Il libro è in vendita in varie libreria e su Amazon. Il prezzo della copertina rigida di Il Cuore di Tutto è di 15,20 euro mentre i prezzo di Il Cuore di Tutto formato Kindle è di 8,89 euro.

Un libro piacevole da portare in vacanza o da leggere come guida utile a suggerire comportamenti e soluzioni in relazione alle problematiche giovanili.

Sara Rattaro sull’ autrice

Sara Rattaro è una scrittrice italiana. Si laurea in biologia nel 1999 e successivamente in scienze della comunicazione nel 2009.

Ha vinto vari premi tra cui il Premio Città di Rieti 2014 con il libro Non volare via (edito da Garzanti) e il Premio Bancarella 2015 con il libro Niente è come te. Uno dei suoi romanzi più noti è  “Un uso qualunque di te”. Il romanzo viene scelto da Giunti Editore, ed esce il 14 marzo 2012 con ben 20.000 copie vendute in una sola settimana. Verrà tradotto in 9 lingue diverse.

Un autrice di successo con al suo attivo diversi libri, piaciuti molto sia al pubblico che alla critica. Nel 2016 è la volta del Premio Rapallo Carige per la Donna Scrittrice; mentre nel 2017 vince il Premio Fenice Europa sezione “Malizia” con il romanzo “Splendi più che puoi”. sempre nel 2017 si dedica alla narrativa per ragazzi con il libro Il cacciatore di Sogni edito da Mondadori.
Nel Marzo 2017 il libro l’Amore Addosso ha vinto il Premio Letterario 2018.

Attualmente Sara Rattaro oltre a scrivere romanzi dirige la scuola di Scrittura Fabbrica di Milano insieme a Mauro Morellini.

Come cuocere le patate lesse e condirle

Come cuocere le patate lesse e condirle
Come cuocere le patate lesse e condirle

Le patate lesse sono facili da cucinare ma richiedono alcuni accorgimenti, altrimenti si rischia di cuocerle troppo e fare un purè di patate. A tal proposito vi consiglio di scegliere delle patate di dimensioni simili tra di loro in modo da poter ottenere una cottura uniforme e avere patate cotte a dovere. Ma vediamo come cuocere le patate lesse e come condirle per renderle gustose e sfiziose.

Come cuocere le patate lesse, tante ricette, tutte buone!

Tra i contorni, le patate sono quelle che si prestano ad un ampio ventaglio di preparazioni. Possiamo farle al forno, o lesse, fritte, in umido, ed incorporarvi zucca, zucchine, pomodorini, verdure e funghi, od anche fare delle ottime patate con carciofi. Buonissime le patate novelle, perfette le patate tagliate a rondelle che cuociono in padella o in microonde in pochi minuti.

Oltre alle molteplici preparazioni elencate alle quali aggiungerei il purè di patate, le crocchette ed il soufflé, le patate lesse possono essere condite in tantissimi modi e sono uno di quei contorni che si possono consumare sia caldo che freddo, in relazione al tipo di preparazione, e alla stagione.

Scegliere le patate e la pentola

Scegliete delle patate di dimensioni medie, simili tra loro. Se ve ne sono alcune molto grandi, tagliate in due. Se ve ne sono alcune piccoline, mettetele nella parte alta della pentola. Scegliete una pentola capiente che possa accoglierle tutte, coprendole con l’acqua.

Le patate esistono di 3 tipologie: pasta bianca, pasta gialla e pasta rossa. Vi consiglio di usare quelle di pasta bianca o gialla (patate da gnocchi, qui trovi la ricetta), ma sono ottime anche quelle di pasta rossa.

Preparazione patate lesse

Considerate, come dose, due patate medie per persona. Lavatele bene e ponetele nella pentola con l’acqua. Portatele a bollore tenendole coperte, e poi scoprite per evitare che l’acqua bollendo fuoriesca.

Per assicurarvi una cottura ottimale delle patate, giratele nella pentola 1 o 2 volte e foratele con una forchetta per controllarne la cottura. La giusta consistenza permette alla forchetta di entrare bene senza sbriciolare la patate ma, al tempo stesso, la forchetta non deve neanche forzare troppo.

Controllatele di frequente dopo una 15 – 20 minuti che cuociono (da quando bolle l’acqua). In questo modo riuscirete ad individuare la giusta cottura. Fate la prova su più di una patata (sia quelle più piccoline che quelle più grandi che sono sul fondo) ed eventualmente, portate sotto quelle meno cotte e sopra quelle quasi cotte.

Quando le patate vi sembrano cotte al punto giusto, spegnetele e scolatele. Raffreddatele sotto l’acqua fredda per evitare che continuino a cuocere e diventino troppo friabili. Una volta fredde potranno essere private della pellicina e tagliate.

Come condire le patate lesse

Le patate lesse possono essere condite in mille modi diversi, ma le patate, sono un tubero gustoso che si presta alla preparazione di una grande varietà di ricette. Vediamo alcuni modi per condire le patate lesse:

  • Le patate lesse potranno, una volta sbucciate e tagliate a tocchetti, essere condite con olio sale e prezzemolo.
  • Ma potranno anche essere condite con dell’ottimo aceto in crema: le patate saranno gustosissime e belle da presentare.
  • Le patate possono essere condite anche con delle salse a scelta: con un cucchiaini di pesto; salsa rosa; maionese, o del buon Ketchup.
  • Le patate lesse sono ottime addizionate di altri ingredienti come gamberetti, surimi o salmone affumicato.
  • Ripassate in padella con olio saranno una via di mezzo tra le patate lesse e quelle fritte: ottime!

Oltre agli innumerevoli modi per condire delle patate lesse le patate si prestano, come detto prima, ad un sacco di ricette. Ve ne abbiamo parlato in un articolo in cui vi abbiamo elencato dieci ricette utili per le patate.

Personalmente cucino spesso le patate sperimentando sempre nuove ricette varianti: un piatto che piace a tutti e può dare grandi soddisfazioni in cucina e a tavola.