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L’inverno dei Leoni secondo volume saga dei Florio

L'inverno dei Leoni secondo volume saga dei Florio
L'inverno dei Leoni secondo volume saga dei Florio

Il libro L’inverno dei Leoni secondo volume saga dei Florio, è stato uno dei volumi più venduti del 2021. Termina così la saga dei Florio, una storia romanzata scritta da Stefania Auci di cui faremo la recensione.

Il primo volume, i Leoni di Sicilia, ebbe anch’esso un buon successo. Forse per via della descrizione meticolosa di una famiglia della metà del XX secolo alle prese con una scalata sociale.

Gli intrighi sociali e familiari permeano l’intero romanzo dalla prima all’ultima pagina della saga. Ambientato in Sicilia, nella bella città di Palermo, il romanzo ruota intorno ai Florio, famiglia che con sacrificio, si fa strada nel mondo dell’imprenditoria e arriva al successo per poi cadere in declino, per via di errori fatali e cattiva gestione.

L’inverno dei Leoni: saga dei Florio sinossi

Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione…

E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri “il marsala” viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno sott’olio e in lattina, ne rilancia il consumo…

Estratto

Adesso tra le sue braccia c’è il futuro suo e di casa Florio. Il neonato spalanca gli occhi, e scoppia in un pianto dirotto, ma Ignazio gli bagna le labbra con un dito sporco di Marsala. “Questo sapore devi ricordare. Questo, ancor prima di quello del latte del latte”. Se lo appoggia sul petto. “Questo ci ha reso ciò che siamo, i Florio!”.

Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.

Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana “dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia“.

L’inverno dei Leoni secondo volume saga dei Florio recensione

Stefania Auci è l’autrice dei due volumi della saga Florio. L’autrice ha dato vita ad una storia familiare d’incredibile forza, viva e pulsante. Un romanzo molto bello che si incentra sulla forza e sulla decadenza della famiglia Florio, ma anche sulla figure di donna Franca e donna Giovanna che insieme ai mariti vissero tragedie insopportabili, come ad esempio, la morte die figli.

Allo stesso modo le due donne assistono inermi al dilapidare del patrimonio ad opera dei mariti che per limiti o per vanità, non furono all’altezza di gestire nel tempo. Un libro che narra una grande verità, quella delle famiglie del sud benestanti ed imprenditrici che non sono state in grado, (alcune di loro), di reggere il passaggio ed adeguarsi al nuovo modo di portare avanti gli affari.

Questo secondo volume della saga Florio, (ed anche l’ultimo), si colloca nel periodo storico che va 1868 al 1950. Narra sapientemente la Storia legata alle vicende di quei tempi che si interseca nella vita della Sicilia di quei tempi e alla famiglia Florio.

Ignazio spinge la famiglia verso un brillante periodo d’oro. Per far ciò ha sacrificato gli affetti della sua famiglia. Nonostante ciò Giovanna le è fedele e accetta con sottomissione il suo ruolo all’interno alla famiglia di Ignazio Florio. Ma la mutabilità della vita li espone a rischi e a morti improvvise.

E quando Ignazio morirà, gli seguirà nell’attività suo figlio. Così ha inizio il triste e ineluttabile declino della Famiglia Florio. Un romanzo storico ma contemporaneo al tempo stesso, in cui convivono storie di vita di un tempo, descritte meticolosamente nei colori e nei dettagli. Al tempo stesso, L’Inverno dei Leoni è un romanzo profondo, ricco di scenari rurali e malavitosi in cui sullo sfondo appare la Mafia, nella sua rete di maglie fitte che non lascia scampo.

I due volumi saga dei Florio: I Leoni di Sicilia e L’Inverno dei Leoni

Nei due volumi che compongono a Saga dei Florio, i personaggi sono descritti in modo dettagliato attraverso la ricostruzione della loro vita che risulta disseminata da eventi e da tragedie.

Cosa emerge nel romanzo? Sicuramente la narrazione è caratterizzata da una ricchezza di elementi risonanti come povertà e ricchezza, guerra e pace, amore ed odio, tradimenti ma anche felicità insieme alla ineluttabile decadenza che segnerà la fine della saga Florio e dell’Inverno dei Leoni. I due volumi sono tradotti anche in francese e in tedesco.

Vi consiglio di iniziare la lettura dal primo volume, che trovate di seguito: I Leoni di Sicilia, e poi passare alla conclusione della saga leggendo il secondo avvincente volume (di cui abbiamo parlato in questa sede) che potete trovare a seguire: L’inverno dei Leoni. Due ottime letture consigliate, da portare in vacanza e per regalarsi momenti di svago e relax.

Andare al mare fa dimagrire ma stanca, ecco perché!

Andare al mare fa dimagrire ma stanca, ecco perché!
Andare al mare fa dimagrire ma stanca, ecco perché!

Andare al mare rende la giornata rilassante ma stanca anche molto: ci siamo mia chiesti perché, se pur non facendo nulla, torniamo dal mare super stanchi?

Allo stesso modo però il mare ci regala un passepartout utile per la linea: infatti andare al mare fa dimagrire, o quanto meno aiuta a non ingrassare in virtù della presenza dello iodio.

Scopriamo questi piccoli segreti sul mare: perché fa dimagrire e perché al tempo stesso il mare stanca molto.

Andare al mare fa dimagrire? Sì, ma perché?

Per prima cosa vediamo quali sono i motivi che rendono il mare un ottimo alleato per la dieta e per la linea. Come ben si sa il mare ci regala una grande quantità di iodio, utile per la tiroide, in particolare utile a chi ha problemi tiroidei, ma non solo. Vi potrebbe essere utile leggero questo articolo: Come capire se si hanno problemi alla tiroide.

Lo iodio è un potente regolatore del metabolismo, tende ad aumentarlo e conseguentemente accelerando il metabolismo aumenta anche la quantità di grassi e zuccheri che il nostro corpo riesce a “bruciare”. Ne consegue che andare al mare spesso aiuta il metabolismo a rimanere attivo, favorendo una silhouette snella.

Quindi se state cercando di mantenervi in forma e riattivare un metabolismo lento, optate per il mare.

Il mare stanca: Perché?

E’ risaputo che il mare, a differenza del lago e della montagna, riesca a farci stancare di più. Spesso dopo una bella giornata di mare si torna a casa “cotti”, e stanchi morti; ma il responsabile della stanchezza non è il sole in senso stretto.

Infatti, ci sentiamo stanchi dopo una giornata di mare anche se la trascorriamo all’ombra di un bel ombrellone: e allora perché il mare stanca?

I motivi per cui il mare ci fa sentire stanchi sono più di uno:

  1. Calo della pressione
  2. Perdita di sali minerali
  3. Perdita di liquidi

Calo della pressione al mare

Eh si, lo sanno bene le persone che soffrono di pressione bassa che le alte temperature, e dunque il mare, tendano a far scendere ancor di più la pressione, causando un senso di spossatezza e stanchezza, favorendo anche una certa sonnolenza.

Se si soffre di pressione bassa e si va al mare è bene alternate al sole, bagno e docce fredde e bere molto, questo per ripristinare una normale pressione. La vaso dilatazione che si ha al mare, con il caldo, è responsabile del calo della pressione e della stanchezza: non dimenticatelo!

Perdita di sali minerali

Anche la perdita di sali minerali dovuta al calore, al sole e alla sudorazione può incidere sensibilmente sul senso di stanchezza che sopraggiunge quando andiamo al mare. E’ bene bere molto e integrare le perdite di sali minerali con cibo appropriato o integratori. Anche le bibite energetiche possono essere utili in tal senso, specie per chi soffre anche di pressione bassa.

Perdita di liquidi

Abbiamo visto che caldo, vento asciutto, ma anche sudorazione eccessiva, possono causare un’importante perdita di liquidi, responsabile anche della perdita di sali minerali e del calo della pressione.

Quando siete al mare ricordatevi sempre di bere molto e spesso. Utile prendere vitamine con integrazione di sali minerali, in modo da prevenirne la perdita eccessiva. Aggiungete sali minerali alla vostra dieta.

Inoltre, la perdita di liquidi eccessiva è favorita anche dalla vaso dilatazione: pressione bassa, perdita di liquidi e di sali minerali sono tre fattori tra loro connessi che insieme danno come risultante un calo di energia e stanchezza.

Ecco perché dopo una giornata di mare il senso di stanchezza è quasi sempre presente.

Cosa fare per non tornare dal mare stanchi?

Come visto, calo di pressione, perdita di liquidi e sali minerali ci fanno sentire stanchi morti. Ma la soluzione è assai semplice: basta integrare prima, o durante. Allo stesso tempo, per ridurre la morsa del caldo e la perdita di liquidi con calo della pressione, ricordatevi di alternare al sole, bagni freschi e docce fredde, mangiare molta frutta, e bere tanto.

Quindi se il mare con lo iodio sono alleati della nostra linea, e aiutano il metabolismo e la tiroide a funzionare la meglio, assicurandoci un bel carico di vitamina D alleata del cuore, della pelle e delle ossa, non va dimenticato che il sole può anche rivelarsi un nemico se preso in modo sbagliato e senza le dovute precauzioni.

Sia che ci si trovai al amare, che al lago o in montagna, è opportuno evitare di prendere il sole nelle ore più calde ed è sempre consigliato usare le protezioni solari in base al proprio fenotipo.

Nelle ore più calde è bene non esporsi ai raggi del sole, che come ben si sa, sono pericolosi per la salute della pelle e possono causare scottature e insorgenze di tumori.

E il mare d’inverno fa bene?

E il mare d’inverno fa bene?

Se il mare nella stagione calda ed estiva può causare gli inconvenienti descritti, trascorrere qualche ora al mare nelle giornate autunnali o primaverili appena tiepide, od anche fare una bella passeggiata in inverno, non può che giovare alla nostra salute: poco sole, niente scottature ne disidratazione, e tanto iodio.

Sognare abito da sposa significato e numeri da giocare

Sognare abito da sposa significato
sognare abito da sposa significato e numeri da giocare

Nei sogni gli elementi che possono comparire dando una connotazione ed un significato diverso, sono molteplici. Sognare un abito da sposa non è necessariamente un evento che accade quando si sogna un matrimonio.

Può trattarsi, ad esempio del momento in cui si sogna di acquistare l’abito da sposa, o magari di ritrovarsi con un abito da sposa in mano, in casa, sul letto, altrove, etc. I motivi per cui nel sogno gli abiti da sposa possono apparire sono molteplici.

Ma per comprendere cosa ci vuole comunicare il sogno andranno esaminati i vari elementi che compaiono incluso il colore dell’abito da sposa che si sogna. Cosa significa sognare un abito da sposa? Scopriamolo insieme!

Sognare abito da sposa significato

Spesso, ma non sempre, quando si sogna un vestito da sposa o anche un matrimonio è utile approfondire e leggere questo articolo: Sognare sposo o sposa, significato simboli e numeri da giocare. Nel qual caso accada che, nel sognare il vestito da sposa, non vi siano matrimoni e cerimonie, cerchiamo di comprenderne quale sia il reale significato.

Va detto che in genere i vestiti nei sogni hanno un significato ben preciso, (leggetevi l’articolo), in quanto, esattamente come avviene nella realtà, tendono a definire lo stato sociale, il ceto di appartenenza e come “ci si sente in quegli abiti”.

Quindi, a tal proposito, andrà fatta una distinzione tra il sognare un abito sposa e il sognare di indossare un abito da sposa.

Sognare un abito sposa

L’abito da sposa nei sogni indica il desiderio di purezza, e la voglia di intraprendere una relazione sana pulita e sincera. Ecco perché sognare di essere vestite da sposa significa che avete voglia di una relazione duratura e sincera.

Vi ricordo che anche il colore tipico dell’abito da sposa, il bianco, (colore bianco nei sogni), rappresenta proprio questo concetto di purezza. Se il colore dell’abito non è bianco, ma di altro tipo, anche il concetto di base dell’abito da sposa si modifica:

Ma se siamo noi ad indossare un abito da sposa nel sogno? Se siamo noi ad indossare l’abito bianco allora dobbiamo approfondirne il senso.

Sognare di indossare un abito da sposa

L’abito da sposa che indossiamo nel sogno sta ad indicarci un momento di passaggio, il desiderio di cambiamento, o un cambiamento già in atto. Il passaggio dallo stato sociale di nubile a sposata indica proprio questo.

Ma se l’abito che indossiamo non appare necessariamente durante una cerimonia, il significato del sogno non cambia di molto. Indossato o non, l’abito da sposa nei sogni indica una fase di cambiamento.

Sognare abito da sposa significato e numeri da giocare

I numeri da prendere in esame o i numeri da giocare quando si sogna un vestito da sposa o un matrimonio, sono più di uno, alcuni associati al sogno del matrimonio (che trovi qui: Sognare un matrimonio significato), e che vedremo sotto, ed altri all’abito da sposa in senso stretto.

Cosa significa nella Smorfia sognare una sposa o l’abito da sposa?

La Smorfia, come ben si sa, associa dei numeri ai sogni. Sognare una sposa seconda la Smorfia ci dice di giocare il numero 63, mentre associa la parola sposa al suo reale significato latino “sponsa” ovvero “fidanzata”.

Sempre secondo la Smorfia quando si sogna l’abito da sposa il numero da giocare è l’80. Se invece sogniamo un abito da cerimonia colorato e non necessariamente bianco e convenzionale, allora il numero da giocare sarà 84.

Ricordo infatti che i vestiti da sposa nei sogni possono essere di vario colore e dare al sogno valenza diversa. Riassumendo ecco i tre numeri da giocare quando si sogna un abito da sposa, da cerimonia o un matrimonio:

Sognare matrimonio 63

Sognare abito da sposa 80

Sognare abito da cerimonia 84

Sognare un vestito da sposa secondo Pitagora

Come abbiamo già visto in altri sogni presi in esame, Pitagora attribuisce, esattamente come nella Kabala, un significato ad ogni lettera. Motivo per cui per ogni parola avremo un insieme di numeri ed un risultato finale: vediamo quali sono quelli riferiti al sogno di un abito da sposa.

M-A-T-R-I-M-O-N-I-O= 4 – 1 – 2 -9 – 9 – 4 – 6 – 5 – 9 – 6 = 10

A-B-I-T-O D-A S-P-O-S-A= 1 – 2 – 9 – 2 – 6 – 4 -1 – 1 – 7 – 6 – 1 – 1 = 5

V-E-S-T-I-T-O D-A S-P-O-S-A= 22 – 5 – 1 – 2 – 9 – 2 – 6 -4 -1 – 1 – 7 – 6 – 1 – 1 = 12

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Come scegliere la borsa in paglia da mare e non

Come scegliere la borsa in paglia da mare e non
Come scegliere la borsa in paglia da mare e non

Sono loro, le borse in paglia tra le più gettonate per la moda mare e non solo di quest’anno. La borsa in paglia sbarca in spiaggia ma si muove con estrema eleganza anche per le strade della città.

Tanti i nuovi modelli, dalla borsa in paglia super capiente, alle mini bag in paglia di forma quadrata, rettangolare o rotonda. Belle e capienti, piccole e discrete, le borse in paglia si arricchiscono di fregi e dettagli che le rendono un must have dell’estate 2022.

Come scegliere la borsa in paglia; colori e dimensioni

Ogni brand ha lanciato la sua collezione di borse in paglia e le più belle sono da ricercare un po’ ovunque, sia tra le marche prestigiose, che tra le borse di marche meno note.

Questo perché le borse in paglia sono decorabili con estrema facilità ed ogni creatore di moda ha ben pensato di realizzarle in modo diverso, sia per quel che riguarda le forme, che i colori, nonché per la trama adottata, il filato naturale, la rafia, la paglia.

Impreziosite da fiori, decori, pailletes e dettagli ricercati le più belle borse in paglia sbarcano nei negozi delle città e sugli e-commerce come quello di Riviera in vendita su Carillohome che espone splendide borse in paglia capienti e teli male da abbinare, per un estate all’insegna della praticità senza rinunciare allo stile.

Borse in paglia: rosse, bianche, beige o multicolore?

Ve ne mostriamo alcune in foto in questo blog di moda, (o magazine di moda, se preferite), dopo averle esaminate nel dettaglio e averne scelte alcune che ci sono piaciute in modo particolare sia per la foggia stessa della borsa, sia per il prezzo ridotto che va dai 30 euro ai 50 euro per le quattro capienti borse mare in paglia super belle.

I colori vanno dal tradizione beige o color sabbia, fino ai rossi accesi e agli arancioni estivi e solari. I manici delle borse in paglia sono rotondi caratterizzano le borse incorniciandole con eleganza morbida.

Intrecci sapienti realizzati in Juta o Juta e cotone, in tinta unita, bicromia e multicolore per un sapore estivo variegato per queste borse in paglia Riviera.

La grande borsa in paglia il passepartout esclusivo per il mare

La grande borsa in paglia permette di inserire al suo interno ogni accessorio di cui al mare possiamo avere necessità: dal telo mare al costume di ricambio, alla crema solare, nonché per riporvi il portafoglio, gli occhiali da sole e magari perché no? Anche un cappellino in paglia per le ore più soleggiate. Per uno stile moda inconfondibile, anche al mare.

La piccola bag in paglia un must have da sfoggiare

Sono loro, le mini bag in paglia, belle, discrete e particolari a conquistare il cuore delle donne che la scelgono anche per la città. La forma più romantica per la borsa in paglia piccola è sicuramente quella rotonda, ma si amano anche le forme rettangolari e capienti ed i profili delle borsette in paglia squadrate molto particolari.

Piccoli bauletti, o grandi bag, le borse in paglia sono entrate a far parte del guardaroba di ogni donna con estrema facilità. Da indossare con disinvoltura in ogni occasione, queste borse povere nelle origini, diventano bellissime, sfarzose e costosissime.

Specie per quanto riguarda alcuni brand nello specifico, come ad esempio Radà (sito Rada.it) di cui vi abbiamo parlato in questo articolo “Borse in paglia modelli originali per l’estate” che ne hanno fatto degli accessori moda ricercati con prezzi a partire dai 150 euro in su.

Delitti a Fleat House di Lucinda Riley, libro giallo, recensione

Delitti a fleat house
Delitti a Fleat House di Lucinda Riley, libro giallo, recensione

Delitti a Fleat House di Lucinda Riley, libro giallo, uscito a Maggio del 2022, successivamente alla morte dell’autrice. Un libro scelto da noi e di recente pubblicazione, inserito tra i nostri libri consigliati, in quanto ha già al suo attivo numerosissime vendite ed uno dei libri gialli più venduti in Amazon.

Un libro ambientato in un austero dormitorio, quello appunto di Fleat house, un luogo in cui gli eventi lasceranno, pagina dopo pagina, con il fiato sospeso il lettore, creando un alone di suspanse e di mistero. Cosa accade a Fleat House? Vediamo la trama nel dettaglio e la recensione del libro Delitti a Flat House.

Delitti a Fleat House di Lucinda Riley, libro giallo – Sinossi

La storia del libro ha inizio in modo drammatico con l’improvvisa morte di Charlie Cavendish, che avviene nel dormitorio di Fleat House. Per tutti si rivela come un evento scioccante, ma che il preside è subito propenso a liquidare come un “tragico incidente”. Ma, come vedremo, non si tratta esattamente di un incidente… La polizia non esclude, infatti, che si tratti di un crimine bello e buono.

Motivo per cui il caso richiederà il ritorno in servizio dell’ispettore Jazmine “Jazz” Hunter. Jazz che ha abbandonato la carriera nella polizia di Londra, (per motivi personali) accetta con una certa riluttanza di occuparsi di questa nuova indagine ma lo fa per fare un favore al suo vecchio capo.

Ma la vicenda sembra destinata a complicarsi: uno dei professori viene trovato morto e, a distanza di poco tempo un alunno scompare misteriosamente. A tutto ciò seguiranno intrighi familiari, tradimenti e vendette: tanti ed inquietanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House e alcuni di questi attendono di venire alla luce da tempo.

Delitti a Fleat House di Lucinda Riley, libro giallo, recensione

Delitti a Fleat House è un libro giallo dalla trama variegata. Gli intrighi ed i misteri che compongono il libro lo rendono un romanzo giallo avvincente, ricco di sfumature e sfaccettature che renderanno il compito dell’ispettore Jazmine “Jazz” Hunter, decisamente complesso. Tanti i colpi di scena ed il susseguirsi di vicende che rendono il racconto avvincente senza rischiare di annoiare mai il lettore.

Un libro consigliato per coloro che amano il genere specifico dei romanzi gialli. Un libro dove nulla va dato per scontato e che sorprende in molteplici parti della sua lettura.

Il libro Delitti a Fleat House è disponibile sia in formato Kindle a 12,99 euro, che in copertina flessibile al prezzo di 18,81 euro. Tra i gialli di nuova uscita del momento Delitti a Fleat House è uno di quelli di maggior successo che ha al suo attivo il maggior numero di vendite relativo ai libri del settore romanzi gialli.

Nei due link banner sottostanti li trovate entrambi.

Sull’autrice Lucinda Riley

Lucinda Riley, nome d’arte di Lucinda Edmonds è nata nel 1965 a Lisburn, ed è morta per un tumore l’11 Giugno 2021. Sposata e madre di quattro figli, visse la maggior parte della sua vita tra l’Inghilterra (Norfolk) e il sud della Francia. Questo è dunque una delle sue ultime opere.

Ex attrice di TV e teatro, si dedica alla scrittura di romanzi e di gialli in seguito ad una malattia debilitante una mononucleosi severa che la costringerà al riposo forzato nel 1989. I suoi romanzi rosa sono famosi e tradotti in ben 28 lingue, tra essi di grande successo la serie di libri intitolata Sette sorelle.

Resilienza, cosa significa e cosa si intende

Resilienza significato
Resilienza, cosa significa e cosa si intende

Resilienza una parola entrata nel vocabolario comune di recente ma che da sempre veniva riferita ai materiali e alle proprietà tecnologiche di quest’ultimi.

Un materiale con alta resilienza tende, sotto sollecitazioni, a modificare la sua struttura senza rompersi. Da qui nasce la parola resilienza ed il suo significato più profondo: resilienza significa la capacità di un individuo ad adattarsi; questo adattamento comprende sia gli eventi naturali e definiti normali, che quelli traumatici e difficoltosi.

Resilienza significato, e come essere resilienti

L’essere umano è di per se adattabile e resiliente, chi più o chi meno. La resilienza può essere paragonata al così detto “spirito di adattamento“, che inequivocabilmente, alcune persone possiedono in maniera spiccata, ed altre meno. La resilienza vera è quella che riguarda principalmente il nostro io profondo, e la nostra mente.

La persone altamente resilienti non si arrendono mai neanche di fronte ad eventi traumatici e drammatici che alterno profondamente la loro vita e le loro sicurezze. Un’ alta resilienza permette di reagire ad ogni evento e trauma che si verifica lungo il percorso della propria vita.

Una bassa adattabilità, e dunque una scarsa resilienza, espongono l’essere umano a un escalation, trauma/ crollo, quasi certa.

Essere resilienti: il positivismo che insegna

In effetti essere resilienti non equivale all’essere dei positivi cronici, ma bensì significa saper vivere in una costante condizione di adattabilità. Ciò consente alla persona di imparare dagli eventi, nel bene e nel male, e di andare avanti comunque vada e nonostante tutto.

La psiche ne esce comunque reattiva e mai distrutta, e la forza che si può trarre da un’elevata resilienza è davvero notevole ed applicabile ad ogni ambito, sia quello famigliare che lavorativo o sociale.

Talvolta essere resilienti permette di trasformare l’evento “negativo” o difficile, in una sorta di fonte di apprendimento che consente di acquisire nuove competenze e saper poi, in un’altra occasione, metterle in campo. Chi è resiliente e vive “reagendo” è in grado di far fronte alle situazioni più disparate senza mai cadere in crisi.

Caratteristiche della resilienza nei bambini e negli adulti

Se nell’adulto molti fattori che si sono verificati nell’arco della vita, hanno influito sulla sua capacità di essere resiliente ed attivare tutta una serie di meccanismi utili per superare le difficoltà, questa facoltà ne bambini è praticamente innata.

I bambini sono per natura resilienti, capaci di reagire alle situazioni, e di arginare velocemente ciò che di negativo si è verificato. Questo perché lo spirito dei bambini è allegro e giocoso.

Gli adulti resilienti invece, sono coloro che hanno una buona stima di se, sono capaci di razionalizzare e reagire ed hanno una buona dose di ottimismo.

Al tempo stesso, le persone altamente resilienti hanno spiccate doti di comunicazione (La comunicazione nasce dall’ascolto e dall’empatia) ed anche da una innata o acquisita capacità di risolvere i problemi, o comunque di accettarli. Tutto questo li pone su di un piano “positivo ed ottimistico” che gli consente, senza ombra di dubbio, di vivere molto meglio.

Rimedi per una scarsa resilienza

Le persone scarsamente resilienti dovrebbero imparare a concentrarsi sulle problematiche ed analizzarle in maniera razionale e distaccata.

Ciò le aiuterebbe a comprendere che, i problemi con i quali non riescono a convivere, o che alterano la loro felicità, sono spesso risolvibili e talvolta, sono già dietro alle loro spalle. In tutto questo credo sia opportuno spendere due parole anche nei riguardi dell’empatia.

L’empatia è una caratteristica che consente di immedesimarsi nell’altro e di comprendere meglio i bisogni altrui e i drammi altrui. L’eccessiva sensibilità può talvolta rendere vulnerabili ma non per questo meno resilienti.

Al di la di ciò che siamo in grado di percepire c’è poi una parte di noi, e del nostro vissuto, che è in grado di razionalizzare, affrontare, risolvere, perché, vada come vada, è ben noto che come affermava Nietzsche, “ciò che non ci uccide ci rafforza“.

Mai farsi sopraffare dai drammi, traumi e problemi; è utili imparare a reagire e a combattere sempre e comunque, per il proprio benessere e per quello di chi ci vive accanto.

Essere resilienti significa anche essere positivi e saper vedere il bicchiere sempre mezzo pieno (come vi spiego in quest’altro articolo) e riuscire a trovare un lato positivo in ogni situazione.

Pantaloni a zampa di elefante come indossarli e a chi stanno bene

Pantaloni a zampa di elefante come indossarli e a chi stanno bene
Pantaloni a zampa di elefante come indossarli e a chi stanno bene

Gli anni 60 – 70 ci regalano tra i capi moda di successo oltre alla mini gonna lanciata da Mary Quant, anche i pantaloni a zampa di elefante, un capo di moda che è tornato alla ribalta negli ultimi anni, molto apprezzato dalle donne ma non disdegnato dagli uomini.

I pantaloni a zampa di elefante possono rivelarsi un capo sportivo e, al tempo stesso, anche elegante, caratteristiche condizionate dal tipo di tessuto e dall’abbinamento con il resto degli accessori. T-shirt o camicia, top o gilet quali i capi da abbinare al pantalone a zampa, come indossarli e soprattutto a chi stanno bene? Scopriamolo insieme!

Storia dei pantaloni a zampa di elefante

Tra le domande che ci si pone più di frequente riguardo a questo capo moda troviamo la seguente: quando sono stati inventai i pantaloni a zampa di elefante?

Circa l’attribuzione vi sono varie fonti ma quel che è certo è che i pantaloni a zampa di elefante iniziano a diffondersi intorno agli anni 60 diventando l’emblema della cultura e della moda hippie, ma poi si diffusero vertiginosamente, diventando un cult, intorno agli anni 70, complici anche star di rilievo del panorama musicale e cinematografico come B Bardot, Mick Jagger, Eric Clapton, Adriano Celentano, David Bowie con il suo stile Glam Rock che è passato alla storia etc.

Origini pantaloni a zampa

Ma le sue origini, sebbene se ne conosca il periodo di tendenza, sono piuttosto incerte, vengono attribuite da alcuni, ad un tipo di divisa adottata dalla marina Statunitense che prevedeva dei pantaloni a zampa di elefante, ossia svasati ed ampi alla fine.

Altre fonti sostengono che i pantaloni a zampa siano un eredità nata tra le culture hippie e che furono indossati, per la precisione, da un gruppo di giovani hippie di San Francisco che vivevano nel quartiere bohémien di Haight Ashbury.

I pantaloni a a zampa vengono chiamati anche pantaloni a campana o twist. Rispolverati dagli stilisti contemporanei, vengono riproposti sulle passerelle in diverse fogge e tipologie. Anche se la loro campana è decisamente più discreta rispetto a quella degli anni 60 – 70, mentre le vita è più alta.

Pantaloni a zampa di elefante: come indossarli?
Pantaloni a zampa di elefante: come indossarli?

Quali i capi abbinare ai pantaloni a zampa: uomo e donna

A proposito di come indossare i pantaloni a zampa ne abbiamo parlato ampiamente qui: Pantaloni a zampa di elefante: come indossarli? Per la moda maschile e le tendenze moda, sicuramente il capo più indicato per i pantaloni a zampa da uomo e da ricercarsi nella camicetta con collo ampio e comunque camicia skinny, o nella t-shirt aderente. Per l’inverno adatti i maglioncini aderenti e i dolce vita.

Per quanto riguarda le donne i pantaloni a zampa sono perfetti con le zeppe come calzatura, e con vari capi di abbigliamento da adottare sopra: top, t-shirt aderenti, camicetta annodata in vita o inserita nei pantaloni.

E’ vero però che nel caso di una campana contenuta, le possibili combinazioni si moltiplicano sia per le scarpe che per le magliette e giacche da indossare, permettendo sicuramente una scelta più ampia in tal senso.

I jeans a zampa di elefante sono sicuramente tra i più diffusi e possono essere indossati in maniera pratico con t-shirt in estate o top e dolcevita in inverno. Coordinabili anche ad una giacca, sia corta che normale, o ad un blazer per un tocco raffinato.

Pantaloni a zampa di elefante uomo
Pantaloni a zampa di elefante uomo

A chi stanno bene i pantaloni a zampa di elefante?

Sicuramente i pantaloni a zampa di elefante stanno benissimo alle ragazze e ragazzi magri ed alti. Non ha caso in pandàn (o pendant) con i pantaloni a zampa di elefante, si collocano le zeppe, scarpe comode alte che slanciano la figura che la zampa ampia potrebbe accorciare.

Quindi, non sono consigliatissimi nelle ragazza non molto alte e in quelle con qualche chilo in più a meno che non si punti per un bel tacco vertiginoso in grado di slanciare la silhouette e di valorizzare la zampe la persona.

Se si è alte e la zampa rimane contenuta si potranno adottare anche scarpe da ginnastica, stivali o decolletté eleganti, magari con tacco ampio e squadrato.

Abbiamo svelato tutti i segreti dei pantaloni a zampa di elefante come indossarli e a chi stanno bene, un capo moda che si è affermato un cult negli anni 60 – 70, che è stato ampiamente rivalutato in questi anni da uomini e donne di ogni età.

Riso integrale estivo ricetta

Riso integrale estivo ricetta
Riso integrale estivo ricetta

Il caldo limita sempre più la scelta dei cibi. Si ha voglia di cibi freschi e digeribili. Ecco perché le ricette estive a base di riso o pasta che si rivelano dei piatti unici sono sempre ben gradite. Le varianti poi che si possono applicare ad ogni ricetta sono davvero molte e in linea con i gusti personali di ognuno.

Il riso integrale, non trattato è poi un vero alleato dell’alimentazione sana e genuina in quanto più proteico e meno ricco di zuccheri rispetto al riso bianco. La ricetta di oggi è a base di riso integrale un piatto estivo, fresco e gustoso adatto ad ogni palato e facile da preparare.

Riso integrale estivo ricetta

Il riso integrale è perfetto per la preparazione di primi piatti sia freddi che caldi. Dal gusto e dal sapore pieno il riso integrale è ottimo anche quando lo si condisce con elementi semplici come, in questo caso, piselli, prosciutto cotto e zucchine fritte in padella, un contorno appetitoso che vi basterà cucinare il giorno prima in quantità superiore al vostro consumo per averne circa 200 grammi da aggiungere poi a questa ricetta a base di riso integrale o semi integrale. Ma vediamo nel dettagli gli ingredienti necessari.

Riso integrale estivo ingredienti

Gli ingredienti sono relativi a 4 / 5 persone ma potrete variare a vostro piacere le quantità in base alle esigenze della vostra famiglia.

  • 250 grammi di riso integrale
  • 100 grammi di prosciutto cotto a dadini
  • 200 grammi di piselli
  • 200 grammi di zucchine
  • olio e sale

Il riso integrale e gli ingredienti descritti, danno vita ad un piatto estivo fresco dal sapore delicato, ma al tempo stesso completo. Se volete potrete aggiungere, a vostro gusto, del formaggio a dadini. I piselli potranno essere sia in scatola, che sotto-vetro o congelati o freschi e cotti precedentemente.

Riso integrale estivo ricetta preparazione
Riso integrale estivo ricetta preparazione

Riso integrale estivo ricetta preparazione

In estate ho una predilezione per i primi piatti freddi a base di pasta o di riso. Mi piace variare e sperimentare in modo da creare numerosi varianti con sapori diversi tra di loro. Anche questo primo piatto di riso integrale estivo, servito rigorosamente freddo, è frutto di una sperimentazione in cui l’accoppiamento dei piselli e del prosciutto cotto alla zucchine fritte e al riso integrale si sposano perfettamente, senza dover aggiungere ulteriori ingredienti, se non un poco di olio a crudo e qualche pizzico di sale.

Per la preparazione, si procede portando a bollore l’acqua precedentemente salata e facendo cuocere il riso integrale per circa 15 minuti rimestandolo di tanto in tanto.

In una insalatiera versate i piselli, unite il prosciutto cotto, incorporate le zucchine fritte in padella cotte il giorno prima ed aggiungete dell’olio extravergine di oliva e la giusta quantità di sale (senza eccedere).

Quando il riso integrale sarà ben cotto, scolatelo e raffreddatelo sotto l’acqua corrente o, se non avete fretta attendete che raffreddi in maniera naturale.

Unite il riso a tutti gli ingredienti che avrete precedentemente preparato e mescolate con cura. Servite in tavola freddo il riso accompagnato da una bella insalata fresca o da un tagliere di formaggi assortiti o salumi.

Perfetto anche come piatto unico se aggiungete una quantità maggiore di prosciutto cotto a dadini (250 gr). Ovviamente potrete preparare la stessa ricetta anche con riso bianco o riso venere (buonissimo il riso venere allo speck) ma noi vi consigliamo il chicco integrale. Quali sono le caratteristiche del riso integrale? Scopriamole insieme!

Cosa sapere sul riso integrale

Il riso integrale migliora la salute dell’intestino e conseguentemente di tutto il corpo. E’ ricco di fibre e antiossidanti. Il riso integrale è un cibo sano che aiuta a prevenire il cancro del colon e la comparsa di polipi; stabilizza i livelli di glucosio nel sangue, ed è perfetto anche per i diabetici. Molto indicato nei bambini per il suo elevato potere proteico e il quantitativo di vitamine racchiuse nel chicco non lavorato.

Il riso integrale è un cereale privo di glutine, indicato per i celiaci. Ha azione rinfrescate e leggermente lassativa per la presenza elevata di fibre. Perfetto da inserire nelle diete di coloro che sono in cura per la candida, in quanto contiene pochi zuccheri. Indicato per chi segue diete alimentari per contrastare la pressione alta ed i livelli di colesterolo.

Calorie e valori nutrizionali del riso integrale

Il riso integrale contiene al suo interno il 69 % di carboidrati, fibre alimentari, 7 % di proteine, e 12 % di acqua. Ricco di vitamine del gruppo B come B1 B2 B3 B5 e 6, contiene buone quantità di vitamina K utile per le ossa e il sangue, vitamina E e J.

Tra i minerali presenti nel riso integrale ricordiamo il ferro, il potassio ed il sodio ma anche manganese, selenio zinco e rame. Ricco di aminoacidi contiene in 100 grammi di prodotto circa 370 calorie.