Capispalla donna tendenze moda autunno 2022 - 2023
Le tendenze moda dei cappotti e dei piumini per questo autunno inverno 2022 – 2023 al femminile lascia un ampio ventaglio di scelta per i capispalla donna. La moda invernale propone cappotti di tutte le lunghezze dal formato maxi alle giacche calde e comode, non disdegna i piumini a tutto colore e riafferma il trench un vero cult della moda di stagione nella versione tradizionale e in ecopelle. Infine, ampie giacche e pellicce confermano le tendenze moda oversize che hanno investito i capispalla donna ma anche quelli da uomo. Ma scopriamo nel dettaglio quali cappotti, giacche e piumini, influenzano la stagione invernale in arrivo.
Capispalla donna tutte le tendenze per l’autunno inverno 2022 2023
Se il piumino, come capo moda invernale caldo e protettivo, si aggiudica le passerelle di moda come capo dai colori svariati, offerto in versioni contenuta o super gonfia, lungo o corto, in colore tradizionale, o nei più sgargianti colori pantone dell’anno, tra cui il giallo ed il fucsia; giacche e cappotti tornano a rappresentare il must d’eleganza per la stagione fredda. Un capospalla irrinunciabile proposto sia nei colori moda pacati del beige del grigio che in tinte più aggressive come il giallo o il fucsia che in modelli sartoriali ispirati ai cappotti maschili.
IL CAPPOTTO DONNA
Caldo, avvolgente ed elegante il cappotto da donna si riafferma prepotentemente tra i capispalla autunno inverno 2022 2023. Le versioni proposte sono svariate, tra esse emergono i maxi cappotti, lunghi ed avvolgenti, ampi o tenuti in vita da una morbida cinta. Oltre ai tagli classici dai colori tradizionali che tutti conosciamo, non mancano proposte super ampie e maxi, come quelle dei cappotti di Louis Vuitton.
Anna kiki cappottoRoberto Cavalli cappotto
Proposte formule più audaci come i cappotti in stile maschile taglio sartoriale che adottano pattern a righe oblique (foto 1 Stella McCartney). Ma linee classiche le adottasempre Stella McCartney (foto n2 ) mentre colori eccentrici e femminili come il rosa o il fucsia, vengono proposte in foto da Off White. Non mancano proposte nell’intramontabili fantasie animalier, femminili ed aggressive come quella in foto di Giambattista Valli.
Tornano di tendenza, anche se in maniera meno prepotente i cappotti a mantella, proposti da brand come Tod’s in color cammello. Tanti modelli i colori e le fantasie tra le quali emergono i motivi in tartan e in pied de poule (Anna Kiki). Non manca qualche proposta in bicromia cappotti fucsia con bordi neri, ad esempio o beige con rifiniture nere.
Cappotti da donna colori e modelli
Capotti caratterizzati da colli piccoli e grandi maniche a sbuffo come quelli di Paul Costelloe, modelli tradizionali sartoriali super eleganti si contrappongono a cappotti che interpretano sapientemente altri stili di moda meno tradizionali pe decisamente più glamour come i cappotti proposti da Eudon Choi e Simone Rocha, ad esempio.
LA GIACCA DA DONNA
La giacca donna per questo autunno inverno che è alle porte, viene interpretata e proposta in vari modi: linee classiche per alcuni modelli, proposte oversize per altri. Mentre i colori prescelti per questo capospalla femminile formale, sono quelli più classici del beige, del grigio e del nero.
Piace molto in quanto è un capospalla confortevole, caldo e comodo, da indossare in inverno, perfetto per tutte le occasioni informali, ma offerto anche in alcune versioni maxi semi eleganti, il piumino da donna trova ampio spazio di utilizzo e si propone in tante nuance e colori.
Oltre ai soliti colori moda che vanno dal bianco al beige e marrone, fino al blu e al bordò, i pumini si affacciano alle porte dell’inverno pieni di colori: giallo, fucsia, rosso in tutte le tonalità ma anche arancione, viola e rosa sono alcune delle proposte per donna in termini di piumini e colori capispalla donna che sono apparse sulle passerelle di moda dalla fashion week alle sfilate più importanti che preannunciano le tendenze moda dell’anno.
Cappotto donna modello trench colore fucsia di Prada
IL TRENCH
Un capo irrinunciabile dallo stile londinese, perfetto in versione classica nei colori beige, panna, verde, od anche grigio e nero, proposto però anche in varianti super glamour in tessuto eco pelle pieno di colore, o in versione super black come quello proposto in foto da Alaia, un vero must per la stagione autunno inverno 2022 2023.
Alaia cappotto trench
LE PELLICCE ECO
Sono loro le pellicce che ci scaldano occhi e cuore! Calde avvolgenti e femminili, piacciono anche agli uomini tant’è che sono uno dei capispalla moda uomo proposto sulle passerelle di tutto il mondo. Le pellicce gonfie, effetto cocoon confermano dunque, la tendenza oversize per la prossima stagione autunno inverno in arrivo.
Ovviamente, come vogliono le “tendenze eco” le pellicce sono finte, in splendida eco-pelliccia dai colori pacati classici, in stile animalier, o in tinte accese in cui si scorgono anche note di fucsia, celeste e giallo. Corte o lunghe, ampie o più contenute, le pellicce da donna spopolano, e in alcuni casi, ornano polsi e cappotti eleganti come questo i Giambattista Valli in foto.
Come visto letendenze moda donna in fatto di capispalla sono numerose, sia in termini di colori moda che di modelli. Scegliere il cappotto più giusto per noi o il caldo piumino, o magri la pelliccia super avvolgente in questo mix di proposte femminili classiche o innovative, è un gioco da ragazzi per la stagione invernale in arrivo 2022 – 2023.
Bonus animali domestici come ottenerlo e a chi spetta
Arriva il bonus animali domestici: dopo un ondata di bonus, alcuni completamente insignificanti, altri molto utili come quello dedicato all’energie rinnovabili, altrettanto utile il bonus animali, sebbene preveda cifre poco sostanziose ma detraibili, può rivelarsi un valido aiuto per le famiglie in difficoltà che hanno con loro degli animali in casa. Il bonus anomali è previsto non solo per i cani, ma anche per i gatti.
Fissato dalla legge di bilancio 2022 il bonus animali interessa molte persone: vediamo a chi spetta e come richiederlo. Lo scopo del bonus animali è quello di contrastare in qualche misura, il randagismo dovuto agli abbandoni frequenti. Scopriamo chi può chiedere il bonus animali, quali requisiti è necessario avere e come fare.
Bonus animali domestici 2022 chi può richiederlo
Il bonus animalidomestici può essere richiesto da chiunque sia in possesso di un cane o un gatto, animali da compagnia che molto di frequente vivono in famiglia. Il prerequisito di base per richiedere il bonus animali è semplice: cane o gattodevono vivere in famiglia ed essere regolarmente registrati.
Il cane o gatto deve essere dunque in possesso di documentazione e microchip con regolare iscrizione all’anagrafe canina o felina. Uno sgravio fiscale che si spera possa ridurre in qualche modo gli abbandoni degli animali ed il dilagante randagismo.
A chi spetta il bonus animali?
Contrariamente a ciò che è previsto per altri bonus, il bonus animali è esente da implicazioni legate ad un tetto massimo dell’ISEE. Quindi tutti coloro che possiedono un animale da compagnia, cane o gatto regolarmente registrato possono fare domanda per il bonus animali. Le spese sostenute per gli animali da compagnia rientrano nel bonus animali. Può chiederlo chi sia in possesso di un animale da compagnia registrato recuperando una parte delle spese sostenute per la sua salute.
Come funziona il bonus animali? Quali le cifre?
Il bonus animali non prevede l’elargizione di una somma di denaro come è avvenuto per il bonus vacanza, ma prevede uno sgravio fiscale del 19 % sulle spese veterinarie dell’animale con un tetto massimo di 550 euro. Medicinali, spese veterinarie, ricoveri ed interventi rientrano in questo sgravio a patto che le spese superino la franchigia prevista di 129,11 euro.
Come accedere ai rimborsi per spese veterinarie
Per accedere ai rimborsi è necessario pagare con Pos, bancomat o carte varie o presentare relativi scontrini che attestino le spese sostenute. Per ottenere il bonus animali sarà necessario, durante la compilazione della denuncia dei redditi, portare in detrazione le spese riconosciute, nello stesso modo in cui si fa per le spese sanitarie relative alle persone.
Per chi compila, invece, il 730 dovrà riempire l’apposita sezione I rigo E 8 ed E 10 dove sono previste “altre spese”.
Si può utilizzare la dichiarazione precompilate presente sul sito Agenzia dell’entrate. Un bonus che è stato pensato per la tutela degli animali.
Caratteristiche necessarie per richiedere il bonus animali
Residenza in Italia
Animale registrato all’anagrafe canina
Microchip
Spese veterinarie e sanitarie comprovate da scontrino o pagamento con carte di credito / debito / assegni
Spese totali sostenute superiori ai 129,11 euro
Considerazioni
Al di la del bonus animali domestici che sicuramente ha una sua utilità e alleggerisce un poco il carico fiscale, va detto che stipulare un’ assicurazione per animali rappresenti comunque un valido modo per far fronte ad infortuni, malattie ed incidenti di rilievo che possono colpire i nostri pelosetti.
Gli animali, infatti non sono coperti da assistenza sanitaria come gli umani, ed i costi di qualsiasi intervento seri sono molto salati. Lo sgravio del bonus permette di recuperare ben poco rispetto agli eventi avversi in cui si può incappare quando un animale (cane o gatto che sia) sta male.
Per fare un esempio la frattura di una zampa di gatto può avere costi di intervento e post operatorio che vanno dai 1000 ai 2000 euro ed oltre.
Cappelli donna tendenze moda autunno inverno 2021 2022
Il cappello, uno degli accessori moda più amato, molto diffuso sia tra le donne che tra gli uomini scelto in base al suo uso stagionale. Il cappello invernale da donna viene rivalutato e indossato in fogge, tessuti e colori diversi. Sappiamo che i cappelli estivi in cotone, seta, paglia e simili sono tra i più gettonati insieme a bandane indossate in tanti modi, insieme ai Bucket hat in tante fantasie e tessuti crochet dal sapore Bohemian. Ma cosa prevede la moda autunno inverno per i cappelli da donna?
Tornano dei grandi classici, come il cappello stile parigino; il classico Beanie in calda lana prodotto e venduto in tantissimi modelli, colori e intrecci, si riaffermano vecchie tendenze insieme a nuovo e tra queste ilBucket hat da donna in tessuto impermeabile, in feltro e in lana. Si affermano modelli eleganti come il Borsalino donna, o il cappello Cloche. Scoriamo insieme le tendenze moda cappelli donna autunno inverno, in tutte le sue sfaccettature.
Cappelli donna invernali tutte le tendenze 2022 2023
Se hai deciso di completare il tuo look con un bel cappello invernale femminile, sappi che quest’anno letendenze moda 2022 – 2023 offrono ampia scelta in termini di modelli, tessuti fantasie e colori sia per i capi moda che per gli accessori come le borse autunno inverno ed i cappelli. Il cappello si riafferma un must have che completa gli outfit, da quelli eleganti e formali a quelli più casual. Quali i modelli di cappelli più gettonati per l’inverno? Scopriamolo insieme!
Bucket hat impermeabile o in tessuto o feltro.
Beanie in lana e velluto.
Basco stile parigino.
Cloche in feltro.
Cappelli con visiera classici e sportivi.
Cappelli modello Borsalino.
Colori moda cappelli donna
Oltre ai modelli di cappelli più popolare tra il pubblico femminile, vi sono poi le tendenze moda ed i colori pantone a declamare fantasie e soprattutto colori e tonalità da indossare.
Questo autunno inverno 2022 2023 tra i colori più acclamati spiccano, oltre alle tinte pacate e classiche che vanno dal bianco al panna al beige e tutte le tonalità chiare e pastello, ma anche i colori vivaci come il rosso, il fucsia, il viola, il verde il giallo, nonché alcune tonalità di azzurro e celeste.
Non manca l’intramontabile nero colore che, in termini di copricapo, si abbina bene praticamente con tutto, o quasi. Colori che se sapientemente mixati possono conferire ad un outfit una connotazione ricercata.
Come indossare e abbinare il cappello donna invernale
Per un corretto abbinamento del cappello donna all’outfit vanno rispettati due principi di base: colore e stile. Se il colore può distaccarsi dalle tinte dell’outfit lo stile di moda che si indossa, va rispettato.
CAPPELLI DONNA ELEGANTI – Se il proprio outfit è ricercato ed elegante è bene puntare verso un basco, un cappello Borsalino a falda medio-ampia, od anche più, o magari verso un Borsalino Cloche più contenuto o ancora verso un semplice Cloche dall’aria formale e raffinata.
La foto offre vari spunti per un cappello elegante:
1) Cappello Bucket hat donna impermeabile di Falconeri (88 euro).
2) Cappello donna Borsalino, Cloche di dimensioni contenute (195 euro).
3) Un classico cappello in feltro modello Cloche contenuto di Armani reperibile in beige e nero (190 euro).
Cappelli eleganti da donna autunno inverno 2022 2023
CAPPELLI DONNA CASUAL – Per un abbigliamento casual, o street style i cappelli sportivi da donna si abbinano perfettamente: si alla Coppola, al berretto in lana magari un Beanie abbinato a sciarpa e guanti in lana del medesimo colore e filato. Perfetti anche i cappelli con visiera siano essi da football o no, da scegliere in tessuto o in feltro di lana.
Cappelli Beanie sportivi da donna in lana
CAPPELLI DONNA INFORMALI CLASSICI – Trovano invece spazio per look informali ma classici i Bucket hat da donna in versione invernale. Perfetti per outfit medio eleganti o casual questo perché il cappello da pescatore da donna se realizzato in lana dai toni eleganti o impermeabile può abbinarsi ad un outfit che prevede un trench e capi stilosi anche se non proprio formali.
Stesso discorso per il basco, un cappello da donna versatile che si presta bene all’abbinamento con vari stili di moda e livelli di eleganza diversi. Perfetto per impersonare uno stile parigino raffinato e semplice ma anche per dare un tocco di personalità ad un outfit.
Moda francese 10 capi immancabile per lo stile parigino perfetto
Come visto, i cappelli donna e le tendenze moda autunno inverno 2021 2022 offrono un ampio ventaglio di scelte, copricapo raffinati ed eleganti si contrappongono a berretti da donna funzionali e sportivi, fatti per tenere al caldo nelle giornate fredde d’inverno. Soluzioni moda che permettono, attraverso gli accessori, di personalizzare il proprio stile e gli outfit, giorno per giorno.
Come funzionano e a cosa servono i portali di recensione online?
I portali di recensioni online sono diventati rapidamente uno dei mezzi più popolari per condividere le proprie esperienze su prodotti e servizi vari.
Si tratta di siti che hanno un’evidente utilità sia per le aziende, sia per i consumatori, dato che forniscono uno spaccato reale di qualsiasi prodotto, sia esso fisico o digitale.
Volendo sintetizzare ciò che approfondiremo più avanti, le recensioni sui blog di settore diventano un appiglio fondamentale per l’utente interessato ad un certo servizio, e un traino notevole per le aziende e per il loro branding.
A cosa servono i portali di recensioni online?
I portali di recensioni online sono progettati per fornire ai consumatori un modo semplice per confrontare prodotti e servizi, prima di effettuare un acquisto. Leggendo le recensioni di altri consumatori, è possibile farsi un’idea più precisa di cosa aspettarsi da una particolare azienda o prodotto.
Inoltre, i portali di recensioni possono aiutare l’utente a risparmiare denaro fornendo l’accesso a sconti e coupon. In secondo luogo, questi siti web diventano una preziosa fonte di informazioni, in quanto forniscono approfondimenti dettagliati sui prodotti e sui servizi che interessano il lettore.
Siti e blog specializzati
Alcuni siti e blog sono altamente specializzati proprio nel sevizio recensioni, testano i prodotti e ne descrivono pregi e difetti in maniera semplice comprensibile a tutti.
Rispetto alle classiche schede tecniche delle aziende, presentano il frutto di una reale esperienza con un certo prodotto o servizio, spesso corredato da voti su ogni elemento importante, da foto, video o da qualsiasi altro contenuto informativo e unico.
Inoltre, è bene sottolineare che oggi si trovano blog specializzati in moltissimi campi, dalla cucina al giardinaggio, passando per il fai da te ed i blog di moda nonché siti che recensiscono prodotti high tech, dai cellulari agli elettrodomestici per la casa.
Non fanno eccezione il gambling e le scommesse sportive, con alcuni siti che permettono di leggere le Sisal opinioni e le recensioni su questa tipologia di servizi.
Di conseguenza, diventa più facile per il lettore trovare informazioni specifiche per le sue esigenze e i suoi interessi, dato che il web fornisce una soluzione in ogni campo possibile e immaginabile.
Come funzionano e i vantaggi per le aziende
Il funzionamento di un portale di recensioni online è molto semplice da spiegare, dato che si tratta di un blog a tutti gli effetti. Il sito viene aperto, aggiornato e curato da uno o più esperti di un certo settore (redazione), pubblicando le recensioni relative ai prodotti o servizi della propria nicchia di riferimento.
Come detto, ogni recensione può approfondire gli aspetti peculiari del prodotto, sottolineandone sia i pregi, sia i difetti, sia gli elementi che lo contraddistinguono dalla concorrenza evidenziandone il prezzo ed il rapporto che intercorre tra qualità e prezzo. Consentono dunque di acquistare online spendendo il meno possibile.
I portali di recensioni online aiutano le aziende offrendo loro un canale utile per conquistare nuovi clienti e per fidelizzare quelli già esistenti.
Inoltre, queste recensioni hanno un impatto diretto anche sul brand di un’impresa, dato che ne sottolineano gli aspetti negativi e positivi, come nel caso del customer care service, delle spedizioni e molto altro ancora.
Consentono, inoltre, di allargare la visibilità del marchio, nel caso vengano condivise su social network come Facebook, alle volte facendo diventare virale un prodotto. Infine, consentono alle aziende di capire quali sono i fattori che non vanno bene, e che devono essere migliorati per riuscire ad offrire un prodotto realmente utile.
Abbiamo visto, dunque, come funzionano e a cosa servono i portali di recensione online e la loro grande ed indiscussa utilità sia per l’utente che per i brand.
Cappello alla pescatore, Bucket hat come abbinarlo e tendenze moda
Un cappellino di tendenza che negli ultimi anni sta facendo parlare di se spopolando tra i giovani e non solo è il cappello alla pescatore anche noto come Bucket hat o fisherman hat. In tessuto leggero, tinta unita o fantasia in modelli economici Bucket hat cheap o più ricercati come il Bucket hat di New Era, il cappello da pescatore è una tendenza moda che protegge dal sole, caratterizza il look e piace molto anche alle star. Scopriamo come abbinare il cappello alla pescatora, dal Bucket hat black ai colori e modelli più estrosi e come realizzarlo anche all’uncinetto.
Come abbinare il Bucket Hat? Di sicuro è un tipo di cappello casual che si abbina molto belli a look informali. Perfetto per la stagione estiva trova un certo riscontro anche nella stagione autunno inverno in versione più pesante, ma sicuramente meno comune.
Bucket hat black e reversibile double face
Tra i colori a tinta unita quello che viene più apprezzato è sicuramente il cappello da pescatore in nero scelto in prevalenza dagli uomini per stili di moda maschili casual e sport style. Alcune versione reversibili consentono di indossarlo sia da un lato che dall’altro offrendo soluzioni ed outfit diversi.
Una versione reversibile da donna in colore nero da un lato e animalier in piena tendenza moda, dall’altro, la trovi nella foto sottostante, in questo articolo.
Bucket hat donna
In base al colore e alle fantasie il cappello da pescatore può abbinarsi ad outfit romantici femminili così come a look maschili dal gusto sportivo. Tra i modelli molto femminili si collocano i colori pastello e le fantasie delicate come ad esempio i motivi floreali piccoli od anche i modelli di cappello da pescatore in versione crochet.
Di seguito trovi un tutorial su come fare un buchet hat all’uncinetto, cappelli perfetti per uno stile bon ton, delicato e femminile.
Sicuramente il cappello da pescatore double face offre delle opportunità in termini di vestibilità sicuramente superiori. Il contro è che essendo in doppio tessuto risulta meno traspirante e più caldo.
Cappello da pescatore animalier donna in versione duble face
Il cappello alla pescatora a chi sta bene e prezzi
Il “cappello alla pescatora” risulta, morbido, fresco e versatile. Prodotto da molti brand noti come ad esempio New Era, fino a brand anonimi, lo si trova in tante versioni e colori a partire dai 10 euro fino a 30 – 40 ed oltre per cappelli griffati. Sicuramente è un tipo di cappello non necessariamente giovanile, nato per la pesca, che ha dimensioni contenute ed una falda medio piccola che permette di proteggersi dal sole.
Facile da indossare, e comodo da ripiegare consente di essere riposto comodamente in tasca o in borsa, il cappello da pescatore ha riscosso e sta riscuotendo notevole successo da diversi anni. Riportato alla ribalta intorno agli anni 90 e diventato attualmente di tendenza moda molto spiccata che offre tanti spunti e ispirazioni che consentono a tutti di indossarlo sia in estate che nella versione invernale.
Piace agli uomini e alle donne, adatto anche ai bambini, si adatta a qualsiasi forma del viso grazie alle sue linee contenute che armonizzano con il viso. Perfetto per molti stili di moda, non è adatto per outfit eleganti e dress code formali ma in alcune versioni invernali si adatta anche ad outfit classici.
Come indossare il cappello da pescatore?
Come visto le scelte al maschile e al femminile sono varie, ma sicuramente il Bucket hat ha uno stile sportivo e si abbina molto bene ad outfit casual, jeans, t-shirt, scarpe da tennis, sneakers, ed anfibi, nonché giubbotti, felpe e camicie casual in cotone, jeans, tartan.
In estate si intona bene a tutti quegli outfit che utilizzano capi moda informali. In versione invernale, sta bene con cappotti dello stesso tessuto, trench, giubbotti e giacche sportive o in jeans.
Cappelli da uomo tipologie tendenze moda, storia ed uso
I cappelli sono diventati un accessorio molto usato per completare gli outfit casual e non, così come i dress code eleganti più impegnativi. Il Frac, ad esempio, prevede il cilindro, così come ed altri abiti sartoriali come il tight, lo comprendono proprio nel loro insieme.
Ma anche gli stili di moda maschili retrò o moderni prevedono l’utilizzo dei cappelli che troviamo sia in formato elegante e raffinato, che super sportivo e casual. Vediamo quali tipi di cappelli uomo esistono e come usarli nel modo più giusto.
Cappelli da uomo eleganti e sportivi tutte le tipologie dall’800 ad oggi
Senza scendere troppo nel dettaglio possiamo suddividere i cappelli in due grosse categorie: cappelli eleganti uomo e cappelli sportivimaschili. Sotto la categoria cappelli eleganti maschili rientrano sicuramente la Bombetta, il Cilindro, la Tuba, ma anche il Panama ed il Fedora, nonché il Borsalino, tutti cappelli di origini antiche.
Di nuova generazione invece, i cappelli sportivi uomo come quello da Basket o Basebool con le visiere, così come il cappello da pescatore noto come Bucket Hat un stile di cappello che piace molto anche alle donne e che è diventato di tendenza in entrambi i sessi.
Cappelli eleganti da uomo: Cilindro, Tuba, Bombetta, Fedora, Borsalino e Homburg
Cappelli eleganti da uomo: Cilindro, Tuba, Bombetta, Fedora, Borsalino e Homburg
CILINDRO – Realizzato in seta nera o grigia il modello cilindro. Un cappello uomo che nasce intorno al 1700 e rappresenta uno degli accessori moda più formali. Il cappello a cilindro divenne un simbolo della moda uomo nell’epoca vittoriana. Nel 1850 ne furono prodotti anche modelli in pelliccia grazie al principe Albert (Londra 1850). Ad oggi, l’iconico cappello da frac viene usato per eventi di rilievo ed è considerato un copricapo glamour e raffinato al tempo stesso.
TUBA – La tuba invece con area convessa sul camino (cima) rappresentò un’ alternativa al cappello a cilindro, molto simili tra loro, ma da portare in modo diverso dritto il primo, inclinato il secondo.
BOMBETTA e FEDORA – Nel 1800, oltre al cilindro si diffusero anche i cappelli uomo a Bombetta ed il Fedora, più tardi dall’Homburg. La bombetta è un cappello classico di dimensioni contenute arrotondato sulla sommità.
FEDORA E BORSALINO – Il Fedora è un cappello uomo dalla falda ampia spesso indossato da star come Zucchero o Johnny Depp (in foto). La versione femminile del Fedora è molto apprezzata ed elegante. Questo cappello è sostanzialmente il cappello Borsalino modello che vediamo nei film di Indiana Jones; la differenza tra Borsalino e Fedora è dovuta alla differente larghezza della tesa (falda) che nel Fedora risulta di un paio di centimetri maggiore.
HOMBURG – O LOBBIA: L’homburg è tra i cappelli uno dei più usati per i dress code eleganti, (come la bombetta e il cilindro), ma non necessariamente formali. Chiamato anche lobbia o il lobbia è un tipo di cappello dalla struttura semirigida realizzato in feltro caratterizzato da incavatura centrale e falda tesa e larga con orlo rialzato.
PANAMA – Deve il suo nome al luogo di origine e nel dopoguerra, tra alternanza di cappelli in paglia e panno, si affermò la moda dei cappelli di Panama, grandi morbidi e molto leggeri. Usati in versione paglia estiva o in panno invernale, oggi sono tornati di moda. Per il panama di paglia si utilizzano fibre pregiate come la carludovica palmata, meno pregiata ma più resistente la fibra ricavata dalla Livistona Australis.
Cappelli moderni da uomo quali sono?
Catalogare i cappelli maschili moderni è sicuramente molto più semplice. Alcuni hanno origini popolari e storiche come nel caso della Coppola adottata soprattutto nelle isole come la Sicilia e la Sardegna, ma nata altrove, e diffusasi come cappello moda elegante ma sportivo al tempo stesso, in tutta Italia.
Altri cappelli nascono dallo sport: è il caso del cappello da Basket diventato un must have dello sport style e dello street style, sia maschile che femminile, così come il cappello da pescatore o Bucket Hat molto diffuso tra i giovani e apprezzato in tutte le versioni, colori e fantasie da uomini e donne.
Cappello alla pescatore, Bucket hat come abbinarlo e tendenze moda
Infine, vi sono i cappelli di necessità quelli utili per scaldarsi. E’ il caso dello Zuccotto in lana o del cappello in pelliccia con para-orecchie chiamato Colbacco, proveniente dalla cultura sovietica e comunque adottato nei paesi dove fa molto freddo. dal Perù invece ci proviene la moda del cappello con trecce, dalla Scandinavia quello del cappello con pom pom (o pon pon o pompon) e da entrambi quello a coda lunga.
COPPOLA – Tra i numerosi cappelli da uomo la “Scoppola” o Coppola ha assunto il ruolo di cappello folcloristico, ma nel tempo ha cambiato il suo modo di essere ed è diventato un cappello medio-elegante da abbinare ad outfit di classe. Sebbene adottato da molti isolani e al sud d Italia, la Coppola, sembra avere origini inglesi risalenti al 1572 quando un ordinanza impose agli uomini l’uso dei cappelli di questo tipo (nobili esclusi) durante le festività.
CAPPELLO DABASKET – BASEBALLO FITTED – Un modello di cappello che spopola nei look informali casual e giovanili, specie quelli dal sapore sportivo. Il Fitted (cappello da basket o baseball) è un cappello con visiera piatta, chiuso dietro, prodotto da molti brand sportivi tra cui New Era, NY, Nike, Adidas etc. Nella parte posteriore spesso hanno una chiusura regolabile in plastica o velcro. Nato come facente parte dell’uniforme sportiva recante il nome della squadra o dell’ università di appartenenza, usato per ripararsi dal sole. Nella moda, è diventato un accessorio casual adottato in prima battuta dalla cultura hip hop e poi diffusosi nello stile moda uomo sportivo.
Breakdance e abbigliamentoModa uomo credit Valeria Gennaro
ZUCCOTTO LANA – Chi da bambino non li ha indossati? Il cappello caldo in lana, perfetto per il freddo e per la neve, modello senza pretese che tiene caldo quanto basta per averne conforto in inverno. Diventato tra gli accessori moda, anche un capo caratterizzante gli outfit. Il classico zuccotto con pompon in cima, non è frutto di folclore locale, ma lo si a risalire ai soldati dell’esercito napoleonico.
COLBACCO – Durante il periodo invernale in Nord Europa e nell’est si indossava sin dall’800 il cappello in pelliccia. Le versioni in commercio di Colbacco erano diverse e consistevano in modelli con paraorecchie, senza, modelli da donna e da uomo quest’ultimo caratterizzato da pelo più rasato rispetto al colbacco donna. Il cappello in pelliccia da uomo è noto anche con il nome di Ushanka. Realizzato originariamente in pelliccia di visone, zibellino o castoro. Alcuni modelli presentano una coda stile modello David Crockett per intenderci.
CAPPELLO CON TRECCE, POMPON O CODA LUNGA – La produzione del cappello in lana fa parte della storia del mondo in quanto la lana cardata e tessuta, sin dai tempi antichi veniva filata per realizzare abiti e copricapo. Se ne trovano tracce sin dall’antichità in tutte le parti del mondo. Un accessorio antico, il cappello in lana, che nei vari paesi ha assunto fogge diverse con trecce, pompon, coda lunga e così via. Alternativa al comune filato di lana per cappelli lo trova il feltro.
Com’è nato il cappello? Cenni storici e curiosità dall’antica Grecia ad oggi
I cappelli hanno al loro seguito una storia antica. Molti popoli adottavano dei copricapo talvolta inusuali, basti pensare ai vichinghi per intenderci ( gli uomini elmetti e copricapo con corna). Le donne indossavano cappelli con trecce, veli ed ornamenti per il capo, così pure i Celti, gli egizi e così via.
Cappelli e acconciature greche
Primo cappello con falda il Petaso dalla Grecia a Roma
Ma il primo cappello con falda nasce nell’abbigliamento greco, ed ha dunque origine greche: il PETASO. I cappelli antichi erano realizzati in feltro, in pelle, paglia, usati da pescatori, marinai, e contadini, divennero nell’antica Roma simbolo di libertà in quanto era uso donarli agli schivi che venivano liberati.
In Grecia prima, e poi anche a Roma, si usavano varie fogge di copricapi oltre al Petaso: causia, cucullo, cecrifalo, cuffia, pilfo, tutulo.
I cappelli nel mondo
In Cina, si usavano cappelli in seta dalla foggia quadrata, mentre in Giappone si usavano cappelli in paglia o fibra di bambù dalla falda ampia.
Ben noti, tra tutti i popoli antichi i cappucci chiusi o aperti, da indossare con mantello o senza, specie nel Medioevo, adottati come protezione agli elmetti e alle armature o per ripararsi dal freddo e dalla pioggia.
Rimane il fatto che la paglia è il materiale più anticamente conosciuto e diffuso tra tutti i popoli per la realizzazione di cappelli.
Ogni popolo ha la sua storia, le sue tendenze moda ed i suoi stili incluso l’uso di vari materiali in termini di cappelli. Una storia che, evolvendosi nel tempo, ha portato all’uso degli attuali cappelli da uomo e da donna.
Fidelizzazione della clientela, quanto è importante? Alcune strategie
Uno degli obiettivi principali delle diverse strategie di marketing di un’attività è la fidelizzazione della clientela. Le strategie di marketing contribuiscono a rafforzare il tuo brand. Qualsiasi attività tu abbia, la fidelizzazione è fondamentale, poiché mira al mantenimento della clientela già esistente. Generare la fiducia dei clienti è anche una delle fasi dell’inbound marketing, processo che ha come obiettivo anche la possibilità di catturare nuovi contatti e migliorare la reputazione del brand.
La cosiddetta customer loyalty, ovvero fidelizzazione della clientela in inglese, mira a mantenere la clientela solida attraverso strategie che coltivano la soddisfazione del cliente.
Molte attività investono budget altissimi per trovare nuovi clienti, dimenticando che fidelizzare il cliente è un processo più semplice ed economico e che da anche la possibilità di incuriosire nuove persone. Il primo consiglio, seppure può sembrare banale, è coltivare la gentilezza.
Che tu abbia un ristorante, un centro estetico, una libreria o un negozio di abbigliamento l’educazione è fondamentale, chi sta al pubblico non può essere sgarbato perché i clienti che ti scelgono amano essere coccolati e consigliati. Oltre a ciò creare un rapporto di fiducia, personale e cordiale, è il primo biglietto da visita per farti ricordare e contribuisce alla fidelizzazione della clientela.
Un altro consiglio che tutte le grandi e piccole aziende online praticano, è non dimenticare mai di raccogliere feedback. Assicurarsi che il cliente sia rimasto soddisfatto dai tuoi prodotti e servizi è fondamentale sia a migliorare la tua offerta, sia a farti trovare da chi non ti conosce grazie alle recensioni.
Altro suggerimento è quello di offrire ai clienti un piccolo incentivo, uno sconto particolare a chi ti porta un nuovo cliente, oppure un programma a punti per premiare gli acquisti effettuati. Tutte queste piccole attenzioni sono importanti per farti ricordare e se rendi omaggio ai tuoi clienti regalando un piccolo gadget di qualità fai la differenza.
I Gadget Aziendali di BSI GadGet per fidelizzare la clientela
Gli omaggi sono sempre graditi e i gadget aziendali, se personalizzati, ti permettono oltre che di fidelizzare la clientela, di far circolare il tuo brand. Se stai cercando idee regalo utili per i tuoi clienti, noi ti consigliamo BSI GadGet, shop specializzato nella fornitura di gadget personalizzati per tutte le attività. Il gadget è solitamente un oggetto utile, e che insieme ha una funzione promozionale.
I primi gadget nella storia del marketing
Nella storia del marketing e della comunicazione il primo gadget nasce dall’intuito di George Washington, che in occasione della vittoria alla Casa Bianca crea i “commerative buttons”. Negli anni ’70 multinazionali come Coca-Cola e McDonald’s hanno utilizzato il gadget per promuovere il loro marchio.
La Coca-Cola con le edizioni limitate e il McDonald’s con l’happy meal che conteneva un regalo per i bimbi. Dagli anni ’90 in poi questa strategia di marketing è utilizzata da molte aziende che grazie ai gadget fanno circolare il loro brand.
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Quando regalare gadget per fidelizzare la clientela?
Sicuramente le feste comandate, Natale, Capodanno e Pasqua sono occasioni indicate per lasciare un messaggio gradito ma soprattutto le fiere e i congressi, gli anniversari o gli eventi speciali, sono i momenti speciali per coinvolgere la clientela e rafforzare il brand.
La fidelizzazione della clientela è più efficace se i gadget aziendali vengono distribuiti come consuetudine. Le newsletter invece, hanno un ruolo strategico per promuovere le iniziative aziendali.
Per quanto riguarda i gadget aziendali, magliette personalizzate o cappellini con logo, sono una forma promozionale che prevede un budget più basso rispetto ai messaggi pubblicitari. Non ti resta altro che visitare lo shop di BSIGadGet e verificare la grande varietà di articoli che puoi scegliere per fidelizzare i tuoi clienti.
Uno dei sogni che crea ansia e che si verifica con frequenza è quello di sognare una persona viva che muore. Magari si tratta di persona a noi vicina, a cui teniamo molto, e questo non fa che alimentare l’ansia. La morte di una persona viva nei sogni può sembrarci reale, e porci in allarme, ma spesso significa solo che il il sognatore cerca di modificare un legame. Se è vero che comunemente si dice “che sognare di vedere morire qualcuno che è vivo” gli allunga la vita, cerchiamo di scoprire realmente il significato di questo sogno e quali numeri giocare secondo la Smorfia, Pitagora e la Kabala.
Sognare una persona viva che muore e interpretazione del sogno
Il sognare morti ancora vivi (persone reali) può avere diverse valenze. Infatti un conto è sognare qualcuno che è morto realmente e che ci parla in sogno (ve ne abbiamo parlato già), e un conto è sognare una persona attualmente viva che nel sogno muore.
I due sogni come si vede già in prima battuta, sono completamente diversi tra loro proprio come situazione di partenza. Anche se va detto che sognare una persona già morta è indubbiamente uno dei sogni più ricorrenti.
Sicuramente vorrete scoprirne il significato e capire perché vi capita di fare un sogno così importante come quello di reali persone vive che muoiono, fanno parte della vostra vita, sono importanti, e sicuramente non è tra i vostri desideri quello di vederle morte.
Ma allora perché la nostra psiche inventa questi sogni?
Cerchiamo di comprendere a pieno le varie situazioni, ed il significato onirico che gli si potrà attribuire. Uno dei più traumatici è senza dubbio quello di vedere morire nei sogni una persona che amiamo, o un figlio.
Morto che parla nel sogno
Qualora si sogna un morto che parla e si tratti di persona realmente defunta, magari dispensatrice di consigli, è bene tenere a mente gli elementi del sogno e magari giocare i numeri: morto che parla 42.
Ma l’importanza di questo tipo di sogno sta nel fatto che il sognatore cerca di ricostruire un legame perso, un allontanamento dovuto alla morte.
Attraverso il sogno, il sognatore trova un valido aiuto per riuscire a superare il trauma ed il dolore della morte. Il defunto del sogno, invece, se nella vita reale è vivo, esprime la ricerca di un canale di comunicazione tra sognatore e persona del sogno.
Attraverso il sogno del defunto si compie un tentativo di sentirlo vicino, un tentativo spesso inconscio di portare a termine anche eventuali cose irrisolte tra noi ed il defunto, o tra la persona in vita defunta, (solo nel sogno), e noi. Un sogno che si rivela dunque, spesso terapeutico in ambedue i casi.
Sognare persona viva che muore allunga la vita?
No non allunga la vita, si tratta, in realtà, di una credenza popolare e nulla più. Il vero significato va ricercato a livello inconscio e in genere è legato a dei cambiamenti, a situazioni che non ci piacciono, a “fantasmi del passato” ossia problematiche irrisolte.
E’ evidente che sognare una persona viva che muore è ben diverso rispetto all’interpretazione del sogno appena fatta (morto che parla defunto vero).
Sognare una persona ancora viva, regolarmente in vita come defunta può avere diverse interpretazioni che dipendono anche da chi è questa persona e da che tipo di rapporto abbiamo in vita con lei.
Se abbiamo un legame forte e ricco di affetto con la persona che sogniamo essere morta, allora ciò indica che abbiamo una gran paura di perderla e di non riuscire a fare a meno di lui o di lei.
Se invece sogniamo di veder morire qualcuno con cui in vita non abbiamo un buon rapporto allora il nostro inconscio sta cercando di rimuoverlo dalla nostra vita. Abbiamo necessità di liberarci di questa presenza sgradita e, in sogno ci riusciamo sognandone appunto la morte. Il dialogo tra le due persone, invece, esprime un tentativo di recupero del rapporto e di chiarificazione.
Infine l’ipotesi del sognare un vivo che muore può essere anche connessa ad un forte desiderio di rinascita e cambiamento da parte del sognatore.
Sognare la morte di una persona che amiamo
Può capitare di sognare la morte di una persona viva che amiamo fortemente, e ciò non può non sconvolgerci. Ma vediamo i possibili significati di tale sogno!
1. Paura della perdita: la morte, nei sogni, può simboleggiare la paura di perdere qualcosa o qualcuno di importante nella nostra vita. Può essere una manifestazione di ansia o insicurezza legate al futuro.
2. Cambiamento e trasformazione: la morte può anche rappresentare un cambiamento o una trasformazione in atto nella nostra vita. Può essere la fine di un periodo o di una fase della nostra esistenza e l’inizio di qualcosa di nuovo.
3. Elaborazione di un lutto: magari abbiamo recentemente perso una persona cara? Sognare la sua morte può essere un modo per elaborare il lutto e il dolore. Il sogno ci permette di rivivere la perdita e di esprimere le nostre emozioni in modo sicuro.
4. Senso di colpa: in alcuni casi, sognare la morte di una persona amata può essere un modo per esprimere un senso di colpa o di rimpianto. Può essere che ci sentiamo responsabili per la sua morte o che abbiamo qualcosa da dirle che non le abbiamo mai detto.
5. Desiderio inconscio: Più raramente, sognare la morte di una persona cara può essere un riflesso di un desiderio inconscio di liberarci da una relazione opprimente o di ottenere qualcosa che la persona in questione possiede (ad esempio, eredità o prestigio).
Riflessioni che ne scaturiscono
Sognare la morte di qualcuno a noi caro può indurci a riflettere ed analizzare se vi sono aspetti della persona che percepiamo come problematici o minacciosi. In tal caso il sogno mette in rilievo dinamiche relazionali e può sottolineare la complessità del trasporto che si ha con l’individuo sognato. Allo stesso tempo questo tipo di messaggio onirico potrebbe rappresentare un tentativo inconscio di rimettere ordine nella propria vita emotiva inducendo maggior autoconsapevolezza e benessere psicologico.
Un’altra possibilità è che si tratti di un sogno provocato da un cambiamento recentenella relazione con la persona amata. magari un distanziamento o una fase di crescita personale che ci spinge a riconsiderare il valore affettivo che abbiamo per questa persona. Sicuramente, farsi delle domande e dar sfogo alla propria identità relazionale attraverso il simbolismo del sogno può rivelarsi liberatorio e guidarci verso una risoluzione di dinamiche che sono tenute nell’ombra.
Sognare la morte di una persona che odiamo
Sognare la morte di una persona che odiamo può avere un significato simile a quello di sognare la morte di una persona cara. Può rappresentare la paura di perdere qualcosa o qualcuno, un cambiamento in atto nella nostra vita, l’elaborazione di un lutto o un senso di colpa.
Va detto che in questo caso, il sogno può anche essere un modo per esprimere la nostra rabbia, il nostro risentimento o la nostra frustrazione verso la persona in questione. Nella vita siamo impotenti rispetto a questo legame oppressivo e nei sogni cerchiamo di combatterlo in questo modo.
Non è raro che se le motivazioni di questo sogno sono quelle indicate potremmo anche essere noi ad uccidere la persona in sogno, in tal caso potrete chiarire meglio il significato leggendo e approfondendo l’argomento: “sognare di uccidere qualcuno“.
Sognare persona viva che muore e ci parla significato
Per terminare, l’interpretazione di questo sogno è bene prendere in considerazione anche un’altra evenienza: quella della persona viva che muore e ci parla comunicandoci un messaggio.
Probabilmente esiste nella realtà una vera e propria necessità di comunicare al meglio con questa persona, cosa che nella vita reale non riusciamo a fare come vorremmo.
Il dialogo che nasce tra il defunto e il sognatore è un’interazione onirica tra due figure, ed un’opportunità che consente di visitare e modificare alcuni ricordi che necessitano di comprensione e accettazione.
Il sogno, in questi casi, si manifesta come una finestra aperta sulla propria psiche che permette di affrontare delle tematiche che nella veglia potrebbero risultare emotivamente troppo forti ed ingombranti da accettare ed analizzare.
Questi sogni hanno la preziosità di fungere da spartiacque mettendo in comunicazione il nostro inconscio con delle necessità oggettive coscienti che necessitano di cambiamento, trasformazione o accettazione.
Comunque sia, si tratta di un’ esperienza onirica che lascia un poco sconcertati, ma che in realtà, non deve creare allarmismi, ma piuttosto portare il sognatore alla consapevolezza che il nostro inconscio sta cercando di comunicarci qualcosa.
Persona morta nei sogni, ma viva nella realtà e pianto
Le lacrime nei sogni, che sgorgano in questo caso per una morte, sia che appartengono a noi che ad altri presenti, sono oniricamente un elemento che offre spunti di liberazione dalle frustrazioni.
I nostri irrisolti nella vita reale con colei o colei che nel sogno muore possono concretizzarsi con la sua morte sognata. Le lacrime nei sogni, ed il pianto, significano liberazione, necessità di comprensioni, vulnerabilità. Per saperne di più su questo simbolo onirico importante, leggi anche “sognare di piangere o veder piangere“.
Sognare un morto vivo secondo gli psicologi
Secondo la psicologia e l’analisi dei sogni sognare un moto che è vivo non allunga la vita e non esprime desiderio di voler vedere morire qualcuno. Si tratta di un contesto onirico legato ai cambiamenti e alle trasformazioni.
Spesso il proprio inconscio sta lavorando per rimuovere abitudini e schemi comportamentali, o spirituali, che non sono più idonei, semplicemente perché si cambia, si cresce, si matura si necessita di altro.
La vera guarigione nel sogno si verifica tra ciò che è stato e ciò che avrebbe dovuto essere, legami affettivi e ferite che chiedono di essere rielaborati e liberati. Per questo è importante sognare e ricordare i propri sogni per poi cercare di comprenderne il significato profondo.
Ricordiamo che sognare la morte di una persona viva può essere un esperienza toccante che ci lascia basiti, ma in realtà dobbiamo solo porci in ascolto e tener e a mente che spesso la morte indica semplicemente la fine di qualcosa e l’inizio di un’altra.
Per rendere questi passaggi presenti inevitabilmente nella vita di tutti noi, è importante se i sogni si trasformando in incubi, dedicarsi a pratiche meditative come lo yoga, lil training autogeno ed altre tecniche per rilassarsi e dormire riposando meglio.
Persona viva che muore nei sogni e numeri da giocare
Abbiamo visto che nel caso del MORTO CHE PARLA il numero da giocare è il 47.
Altri numeri da giocare per questo sogno possono essere:
Presenza di un morto numero 2 Morto nel letto numero 14 Morto per la strada numero 40 Sognare un morto che cammina numero 31 Sognare di abbracciare un defunto numero 60
Infine, se nel sogno i defunti sono più di uno il numero da giocare è 50.
Numerologia secondo Pitagora il “morto in sogno”
Pitagora così come la Kabala valutano i numeri da abbinare alle parole e questo vale anche quando si sogna un morto o un morto che parla o un vivo che è morto.
Nel caso di morto o morti nei sogni, vediamo quali sono!
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