L’acne è un problema che affligge in modo particolare gli adolescenti, caratterizzato da eccesso di sebo, punti neri e pustole, si verifica in genere in seguito a cambiamenti ormonali, e sebbene costituisca una problematica che appartiene ai giovani, può colpire anche gli adulti sottoposti a stress. Anche gravidanza e terapie ormonali possono favorire l’insorgenza dell’acne insieme all’uso della mascherina.
Acne giovanile un problema che affligge molti giovani
Le parti più colpite dall’acne sono il viso, le spalle il dorso e il petto. L’aumento di produzione degli ormoni durante la pubertà sembra costituire il fattore scatenante, in quanto parallelamente si ha un notevole aumento della secrezione sebacea che tende ad occludere i pori infiammandoli e causando la comparsa di punti neri e brufoli. Esiste una certa familiarità e predisposizione genetica all’insorgenza di acne legata al tipo di pelle e alle funzioni endocrine ormonali.
Alimentazione ed acne
Per molto tempo si è ritenuto che non ci fosse un fattore correlato all’alimentazione, ma in un recente studio californiano si è notato che coloro che hanno bevuto più latte da adolescenti presentavano tassi più alti di acne grave rispetto a coloro che ne avevano assunto poco o niente. Una dieta a alto carico glicemico e il latte di mucca sono stati associati con l’acne. Altri tipi di associazioni (cioccolato, sale, insaccati) non sono supportati dall’evidenza. Certo è che un’alimentazione sana aiuta l’intero organismo e la pelle inclusa.
Acne, cicatrici e beauty routine
L’acne in forma lieve generalmente non procura cicatrice, ed è facilmente controllabile effettuando lavaggi frequenti uso di topici esfolianti creme e lozioni per seccare la pelle a base di perossido di benzoile o acido salicilico. nei casi più gravi è talvolta consigliato l’uso di antibiotici topici o orali, e farmaci contenenti isotretinoina, un derivato della vitamina A. Anche bere molto serve a drenare i tessuti ed eliminare le tossine in circola a beneficio della pelle di tutto il corpo, viso incluso. Seguire anche una beauty routine appropriata al proprio tipo di pelle si rivela molto utile per combattere i brufoli e l’acne.
La medicina alternativa naturale consiglia l’eliminazione o riduzione di zuccheri e carboidrati raffinati, accompagnati da frizioni giornaliere sulle aree colpite e impacchi bisettimanali con infuso di consolida maggiore. Una cura a base di vapore facciale favorisce l’apertura dei pori cutanei occlusi, inoltre si possono ottenere giovamenti tramite la fototerapia ed una sana alimentazione con cibi contenenti alte dosi di vitamine.
Sconsigliato l’uso di creme a base grassa, di make up invasivi e fondotinta che tendenzialmente accrescono il problema. Una sana alimentazione ricca di frutta e verdura preferibilmente di stagione, con il giusto apporto di vitamine e sali minerali, insieme al bere molta acqua ed evitare cibi come insaccati, cioccolato, alcolici e fritti può aiutare a combattere l’acne.
Mascherina e acne
L’uso delle mascherine che è stato imposto per via della pandemia da COVID ha evidenziato una crescita dell’acne in molti soggetti giovani e non. Questo fenomeno è dovuto ai batteri contenuti nel cavo orale che possono innescare un meccanismo nella pelle e favorire l’insorgenza dei brufoli acneici anche molto grandi. In tal caso è buona norma osservare un’igiene scrupolosa della pelle e del cavo orale, sostituire spesso la mascherina e abbassarla quando ci si trova all’aperto in situazioni che non costituiscano rischio per se e per gli altri.
Cistite: come riconoscerla prevenirla e curarla con i mirtilli
Curare la cistite con i mirtilli
La cistite e un’infiammazione che colpisce la mucosa che riveste le pareti della vescica. Generalmente è di origine batterica, alle volte è dovuta ad Escherica coli un batterio che dall’ano passa all’uretra, raggiungendo la vescica; altre volte provenendo sempre dall’intestino e talvolta dalla vagina è dovuta ad un fungo, la Candida. Quindi alla domanda: il succo di mirtilli previene e cura la cistite o no? Rispondiamo nel dettaglio spiegando il perché il mirtillo è efficace nella cura delle malattie dell’apparato urinario e della vescica.
Cistite: come riconoscerla prevenirla e curarla con i mirtilli
Sono chiamate in causa nelle cistiti anche molte allergie alimentari, sensibilità a sostanza chimiche, disturbi dell’apparto gastrointestinale, uso spiccato di antibiotici che causano un’alterazione della flora batterica intestinale. Le donne sono più soggette, rispetto agli uomini nel contrarre quest’affezione uro-genitale, in quanto l’uretra risulta molto più corta. I sintomi della cistite sono generalmente caratterizzati da bruciore durante la minzione, dolore nella parte inferiore dell’addome. Talvolta cistite e vaginite insorgono insieme, sia negli adulti che nelle bambine.
Mirtilli un frutto e un medicamento
Terapia cistite
Per curare una cistite in fase acuta è sempre consigliato il riposo, e bere molta acqua, circa 4 litri nelle 24 ore, il succo di mirtillo bevuto regolarmente riduce in maniera sensibile la probabilità di infezioni batteriche delle vie urinarie. Una dieta con pochi grassi, evitando fritti, sostanza piccanti, poca carne o pesce, e i cibi agri come limone e aceto. La cistite colpisce in prevalenza il sesso femminile specie nei mesi estivi, o dopo periodi di forte stress. Alcuni soggetti sono maggiormente predisposti per via della propria conformazione fisica del proprio apparato, e del pH, od anche dello stato di salute del proprio intestino supportato, in alcuni casi, da cattiva alimentazione.
Cistite e mirtilli
In caso di cistite, è consigliabile consultare il medico e sottoporsi ad un esame delle urine “urinocoltura”, in caso di cistite batterica sarà probabilmente consigliato un antibiotico. Oltre ad essere utile per la cura della cistite, il mirtillo si presta a molti altri impieghi. I mirtilli oltre ad essere un ottimo frutto sono un medicamento prodigioso.
L’impiego del mirtillo deriva dal fatto che il succo di mirtilli neri, nello specifico, impedisce all’Escherichia Coli, il batterio intestinale maggiormente responsabile della cistite, di attaccarsi alle cellule epiteliali della vescica ed anche dell’apparato urinario. Per cui il suo utilizzo, oltre a prevenire le cistiti, si rivela come un valido supporto nel curare la cistite.
Anche il mirtillo rosso è un valido alleato nella cura della cistite e, a differenza degli antibiotici, queste terapie naturali non distruggono la flora batterica intestinale creando forme più o meno gravi di disbiosi. La disbiosi da luogo a una serie di sintomi a prevalente localizzazione gastrointestinale. Tra i sintomi comuni troviamo gonfiori, meteorismo e flatulenza, cattiva digestione, nausea, vomito, e disturbi dell’alvo come stitichezza alternata a diarrea, e steatorrea.
Mirtilli e proantocianidine controindicazioni
La cura della cistite grazie al succo di mirtillo è dovuta a particolari sostanza note come proantocianidine, sostanze note come flavonoidi o polifenoli che si ritrovano, anche se in minor quantità anche in altra frutta e verdura dal colore rosso o viola. Il succo di mirtilli neri però non è indicato in coloro che fanno uso di farmaci anticoagulanti, il quanto il mirtillo può interferire con l’effetto terapeutico di questi farmaci.
Prevenzione cistite
Come prevenzione è consigliabile consumare succhi di mirtillo o frutto fresco, indossare biancheria in fibre naturali, e curare eventuali patologie dell’apparato gastro intestinale, riequilibrando la flora batterica con fermenti lattici, probiotici, yogurt e un’alimentazione appropriata, con ridotto apparto di cibi piccanti, fritti, cioccolato e alcolici.
Tavolo e sedie in balcone ingombro ridotto tipologie da scegliere
Conoscere l’ingombro di tavolo e sedie è importante specie se lo spazio che abbiamo a disposizione è ridotto e vogliamo comunque creare una zona funzionale sul balcone o in casa. Tavolo e sedie in balcone, spesso possono costituire un valore aggiunto per la casa ma richiedono attenzione nel considerare dimensioni e numero di sedute. Quest’ultime, se lo spazio è molto poco, potranno essere ripiegabili. Ma vediamo 10soluzioni pratiche da adottare per tavoli e sedie per balconi piccoli e spazi ridotti.
Quando lo spazio è contenuto, la soluzione migliore è sempre quella di optare per tavoli richiudibili insieme a sedie impilabili o richiudibili. Anche le forme devono essere contenute, e sono da prediligere i tavolini rettangolari o rotondi, soluzioni che riescono ad offrire da 2 a 4 sedute in poco spazio.
I tavoli quadrati invece occupano uno spazio maggiore in termini di diametro e sono meno indicati su balconi stretti, mentre vanno bene per giardini e terrazzi spaziosi. Tondo o quadrato, rettangolare od ovale un piccolo tavolo su un balcone o terrazzo può trasformare un piccolo angolo in un oasi di relax da vivere nelle belle giornate. Ecco nelle foto sottostanti 3 soluzioni: un tavolo rotondo da esterno con piano in vetro di Leroy Merlin; e due tavoli uno a consolle in metallo Maiosns du Monde, e l’altro un tavolo addossato a ribalta di Ikea, in legno.
1) Linea Emys Leroy Merlin
2) tavolo consolle da balcone linea Battignoles venduto da Maison du Monde
3) Ikea lo splendido tavolo addossato a ribalta in legno di acacia
Tavoli e sedie in balcone: modelli e materiali giusti
Quando si acquista un piccolo tavolo da balcone è bene considerare alcune cose che non riguardano solo le dimensioni dello spazio, ma anche l’esposizione del balcone, e il nucleo familiare. Se si è in due, andrà bene anche un tavolo da caffè molto piccolo per poter fare colazione al mattino o pranzare. Se invece il nucleo familiare è più grande, e si è in tre o quattro persone, sarà più indicato un tavolo più grande, se pur contenuto.
Materiali piccoli tavoli outdoor
Quanto ai materiali dei tavoli, si può optare per soluzioni pratiche in resina che resistono alle intemperie per tavoli fissi e piccoli tavoli richiudibili, ma anche per tavoli consolle che all’occorrenza diventano più grandi o più piccoli senza ingombrare quando non li si utilizzano. Il ferro battuto è molto legante ma richiede un riparo, la resina o il finto rattan vanno bene ovunque così come i tavolini con piano in pietra, vetro o marmo. Il legno o il bambù se ben trattati resistono per un paio d’anni o anche più ma poi va nuovamente trattati se esposti alle intemperie. Sotto 3 tavoli in metallo da balcone giardino: tondo, rettangolare e addossato con poltroncine in rattan.
4) tavolo rotondo in metallo timo opaco di Easy Connubia
5) tavolo rettangolare richiudibili linea Imperial in metallo color salvia
6) Bonprix set in rattan sintetico tavolo consolle addossato e due poltroncine
Piccoli tavoli pieghevoli da balcone
Spazio ridotto? La soluzione è nei piccoli tavoli pieghevoli che possono essere riposti addossati ad una parete o alla ringhiera e all’occorrenza si possono aprire fornendo un comodo piano di appoggio per pranzare. Un grigliato con delle piante rampicanti potrà schermare la vista del vostro spazio relax, qualche vaso fiorito candele per la sera, luci e lanterne creeranno un angolo suggestivo per vivere il balcone in totale relax.
8) In polipropilene il piccolo tavolo Spritz di Nardi
10 modelli di tavoli da balcone piccoli
Abbiamo scelto 10 modelli di tavolo da balcone di dimensioni contenute che possono aiutarvi a scegliere il tavolino giusto per il vostro piccolo spazio di relax.
Linea Emys Leroy Merlin il set color antracite composto da tavolino tondoin acciaio con piano in vetro e due comode sedie. Sia il tavolo che le sedie sono dotate di meccanismo di chiusura e possono essere risposti ed aperti con facilità. Il prezzo è molto contenuto: 29,75 euro per il tavolo e circa 20 euro per ogni sedia le trovate su www.leroymerlin.it.
Piccolo tavolo consolle da balcone linea Battignoles venduto da Maisons du Monde in metallo e vernice grigia, occupa davvero poo spazio ed è perfetto per i single o per chi desidera un piccolo piano d’appoggio da sfruttare per vari utilizzi. Prezzo 49 euro sito www.maisondumonde.com.
E’ di Ikea lo splendido tavolo addossato a ribalta in legno di acacia che permette di creare un angolo suggestivo con tavolo e sedie, occupando poco spazio, il set di 3 pezzi costa 180 euro su www.Ikea.com.
E’ una soluzione perfetta il tavolo rotondo in metallo timo opaco di Easy Connubia, accessoriato di due sedie con seduta comoda. Prezzo 189 euro. Sito www.connubia.com.
Soluzione pratica e spaziosa la danno i tavoli rettangolari richiudibili come questo della linea Imperial in metallo color salvia dotato anche di due sedute. Anche in questo caso il tavolo ha un costo ridotto di 49,95 euro mentre le sedie acquistabili singolarmente costano 29,95 euro l’una: www.casashops.it.
Di Bonprix il set in rattan sintetico composto da tavolo consolle addossato e due comode poltroncine: comodità e relax in poco spazio ad un prezzo contenuto di 319 euro. In vendita su www.bonprix.it
Per chi ama il legno il set di Novità Home è perfetto: composto da piccolo tavolino quadrato e due resistenti sedie in legno. 75 x 75 le dimensioni del piano del tavolo; prezzo 453 euro in vendita su www.novitahome.it.
In polipropilene il piccolo tavolo Spritz di Nardi con sedie pieghevoli e tavolo smontabile con piano di 65 x 75; set resistente alle intemperie con sedute traspiranti forate venduto a 84 euro. Dove trovarlo? www.nardioutdoor.com.
Tavoli colorati balcone giardino? La soluzione pratica in 18 colori la offre la collezione Arc en ciel di Emu con sedie coordinate in acciaio tinto. Sedie e tavolo sono pieghevoli e sono perfetti per essere immersi in un angolo verde. Prezzo del tavolo 152 euro 75 euro per le sedie.
Soluzione simile alla precedente in metallo pieghevole, ma più economica, in vivace e caldo colore giallo mostarda offerta dal sito www.Sklum.com con il suo set della collezione Janti composto da 3 pezzi e venuto a 131,95 euro.
9) collezione Arc en ciel di Emu
10) collezione Janti di Sklum composto da 3 pezzi e venuto a 131,95 euro
Tavoli giardino balcone Ikea, Maison du Monde Bonprix e altri brand: tante proposte
Abbiamo visto tante soluzioni per Tavolo e sedie in balcone ingombro ridotto e design di vario tipo, mobili e arredo outdoor vario, dalle linee ai materiali, nonché i prezzi che partano da circa 80 euro per le nostre proposte fino ad arrivare a circa 400 euro per il tavolo da giardino in legno di Ikea. Alcuni tavolini sono versatili, come alcuni di Maisons du Monde, Sklum o Emu, e possono essere utilizzati sia all’esterno che all’interno delle abitazioni costituendo dei veri passepartout per l’arredo.
Quando raccogliere il melograno e capire se il frutto è maturo
Tra i frutti dell’autunno troviamo il melograno. Quando raccogliere il melograno? Come capire se il frutto del melograno è maturo? Una domanda che ci si pone spesso in quanto il colore non sempre è sinonimo di maturazione del melograno. Capire se il frutto di melagrana è maturo con chicchi rossi e dolciastri dal sapore intenso è senza dubbio esperienza ma anche seguendo alcune regole di base si può comprendere quando procedere alla raccolta. Vediamo cosa considerare per capire se la melagrana è pronta per essere colta e mangiata.
Melograno raccolta: come capire se il frutto è maturo?
La raccolta della melagrana dipende dalla qualità e dalla localizzazione geografica nonché dall’esposizione della pianta a sole pieno, mezzo sole etc. Intanto va detto che esistono diverse tipologie di melograno: nano e classico. Partiamo dal presupposto che il melograno nano ha frutti piccolini che rimangono più aciduli e viene poco utilizzato in casa per cucinare o per essere mangiato. Mentre il melograno normale regale delle melegrane belle tonde e grosse con chicchi grandi perfetti per l’uso culinario.
Melograno nano
Il primo, il melograno nano o punica granatum varietà nana, rappresenta una bella pianta da frutto ornamentale con frutti piccoli che difficilmente raggiungono la giusta maturazione, nel senso che rimangono meno dolci ed hanno piccole melegrane dai chicchi di dimensioni piccole. Molto estetico e decorativo lo si coltiva anche sotto forma di bonsai.
Melograno classico
Il melograno classico invece, da luogo a piante e frutti di dimensioni maggiori. Le melegrane maturano in autunno donandoci chicchi rossi saporiti perfetti per succhi e ricette in cucina. Se si ha un autunno molto piovoso o troppo arido, le mele tendono a spaccarsi e quindi è meglio coglierle prima ed attenderne la maturazione, anche se il frutto maturato sulla pianta è sempre migliore come sapore. Aprendo una melagrana i chicchi del frutto maturo sono gonfi e rossi ed il sapore è dolciastro.
Melograno raccolta: come capire se il frutto è maturo
Quando raccogliere i melograno
La raccolta del melograno, è tipica dell’autunno. La maturazione del melogranovaria da regione a regione e dal tipo di esposizione a cui la pianta e soggetta, oltre che dalla varietà botanica.
Nelle zone a clima fresco del nord il melograno matura a fine autunno, inizio inverno, mentre nelle regioni più calde del centro Italia e del meridione i frutti di melograno maturano decisamente prima.
I mesi di raccolta del melograno sono Settembre, Ottobre e Novembre. Un frutto caratteristico che spesso lo si vede anche sulle tavole di Natale. Anche la varietà di melograno può determinare un tempo di raccolta leggermente diversa:
Acco e Dente di Cavalo melograni che maturano a fine Settembre / Ottobre.
Rosso di Sicilia Valenciano frutti che maturano verso la fine di Agosto / Settembre.
Come effettuare la raccolta del melograno
Il periodo diraccolta del melograno è quello dei mesi indicati, che va rispettato tenendo conto del colore e della consistenza del melograno: Quando i frutti di melograno che si spaccano vanno colti per evitare che marciscano.
Quando devo cogliere il melograno?
Quando le melegrane raggiungono un bel colore rossastro della buccia esterna che diviene più sottile, con molta probabilità è ora di cogliere il frutto del melograno. Questo è il tipo di parametro da utilizzare con qualsiasi tipo di specie botanica di melagranata per comprendere se è matura e da cogliere.
Occorrente
Le piante non sono molto alte e dunque la raccolta avviene con facilità, munendosi di guanti perché a pianta ha delle spine, e scaletta bassa. Per la raccolta del melograno è utile munirsi di forbici o cesoie per distaccare il frutto dalla pianta con più facilità, ed è necessario evitare che cadano in terra i frutti perché potrebbero spaccarsi.
Conservazione delle melegrane
Una volta raccolte le melegrane si conservano per lungo tempo ed è per questo che è facile averle in tavola anche nei giorni di Natale. Le si conserva in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore eccessive che lo porterebbero ad essiccare o da eccessiva umidità che potrebbe far marcire i frutti.
Coltivazione del melograno
Il Melograno è una pianta facile da coltivare, non necessita di cure particolari, ed è molto ornamentale. Si deve avere l’accortezza che non manchino alcuni nutrienti come ad esempio il ferro, (la clorosi ferrica provoca ingiallimento delle foglie) azoto e potassio e microelementi. Può essere coltivato sia in vaso che in terra.
Una pianta di altezza di 1 metro e mezzo necessita di un vaso grande di circa 50 cm di diametro. Per la coltivazione in terra preparare un buca profonda, concimare (stallatico), aggiungere uno strato di terriccio per proteggere le radici, e distendere le radici allargandole o interrare il pane di terra senza “inzepparlo”.
Melograno nano fiore
Uso del melograno e proprietà benefiche
La fioritura dei melograni avviene a Maggio, dai fiori, si originano successivamente le melegrane. Il melograno che matura in modo naturale mantiene tutte le sue proprietà benefiche: è un ottimo antiossidante, rafforza le difese immunitarie ed è ricco di vitamine e, per questo motivo, è un ottimo coadiuvante nel combattere i mali di stagione come raffreddori ed influenza. Inoltre, ha proprietà astringenti, gastro protettive, diuretiche e antidiarroiche, rinfrescanti, antiallergiche.
La scorza che ricopre il frutto non va consumata in quanto tossica. Perfetto da consumare sotto forma di spremute e succhi, adatto per la preparazione di marmellate e conserve, i chicchi di melograno si usa per la preparazione di insalate, carni, e dolci.
Piante grasse pendenti per balconi e fioriere - Sedum
Le piante grasse pendenti hanno bisogno di poche cure, amano il sole, e spesso regalano un bell’effetto estetico. Le piante pendenti sono perfette per fioriere, balconi e panieri appesi. Piante ricadenti da interno e da esterno che offrono ampio spazio alla scelta dell’utilizzo. La pianta grassa poi, è perfetta anche per coloro che non hanno molto tempo da dedicare all’hobby del giardinaggio ma amano il verde.
Piante grasse pendenti: valida soluzione rampiacante o ricadente
Alcune piante, siano esse grasse che non, sono perfette per creare effetti suggestivi grazie alla loro possibilità di essere ricadenti o rampicanti (talvolta entrambe). La pianta grassa pendente è molto usata in casa e sui balconi, perfetta se appesa in panieri, ideale per balconi esposti a sole pieno come ad esempio quelli a a sud est che risultano troppo caldi per altre specie verdi. L’unico accorgimento per le piante grasse rampicanti o pendenti,è quello di ripararle negli inverni troppo rigidi.
Pianta grassa rampicante e pendente Senecio angolatus
Quali sono le piante grasse pendenti?
Le specie botaniche grasse ricadenti sono molteplici, ma alcune hanno un effetto decorativo sorprendente, e sono molto facili da coltivare. Perfette per abbellire sia zone interne di casa, che terrazzi e balconi le piante grasse ricadenti costituiscono un vero passepartout adatto anche a chi non ha il pollice verde. Appese in panieri, inserite in fioriere e fatte arrampicare su dei grigliati, offrono soluzioni decorative verdi molto suggestive. Con le piante grasse si possono ottenere anche delle belle composizioni di piante grasse erette come l’Aloe e ricadenti come alcune varietà di Senecio. Ma vediamo 7 pianta grasse pendenti da coltivare con facilità: Foto e descrizione.
Senecio Angolatus
Senecio Rowleyanus
Aptenia Cordifolia
Sedum iwarenge e Orostachys iwarenge
Echeveria
Sedum palmeri
Senecio angolatus
Senecio angolatus fiorito
Questa pianta è molto rustica, pianta grassa rampicante e ricadente, cresce spontanea e vive bene anche a temperature piuttosto basse. Il Senecio angolatus cresce in fretta, si arrampica su tutori o può essere fatta ricadere da muri, pergole ed altro; [foto in alto]. In tardo autunno, a Novembre / Dicembre si ricopre di tanti fiori gialli rallegrando giardini e balconi. Presenta foglie a cuore come piccole fogli di vite della grandezza di 5 – 7 cm.
Gli steli sono robusti e possono raggiungere dimensioni notevoli anche di quasi 1 cm. E’ una pianta molto decorativa se usata per ricoprire muri, recinzioni, grigliati etc, insomma se fatta crescere in libertà.
Esiste una varietà a fiori arancioni il senecio confusus e una il senecio macroglossus che si attorciglia sui tutori ed ha foglie grasse che ricordano l’edera.
Senecio Rowleyanus
Una pianta grassa di cui esistono varie specie (come visto). Questa di cui stiamo parlando è caratterizzata da palline che formano cordoncini ricadenti. Una pianta grassa pendente molto belle e particolare. Ama ambienti luminosi per cui può essere anche coltivata in casa com pianta grassa pendente ma solo se vi è luce sufficiente. Perfetta per panieri e ceste appese, arreda con eleganza. Conosciuta con il nome volgare di “pianta del rosario” per via delle sue palline ricadenti che sembrano perline appese ad un filo.
Senecio Rowleyanus
Aptenia Cordifolia
Si tratta di una pianta grasse ricadente facile da coltivare che se ben nutrita cresce in fretta ed è in grado di ricoprire anche muretti estesi e abbellire fioriere. Ha foglie piccole da 1 a 4 o 5 centimetri, verdi, e fiori viola stellati. Si adatta ad ogni terreno ed esposizione ed è facile da coltivare e riprodurre per talea.
Aptenia Cordifolia
Sedum iwarenge e Orostachys iwarenge
Ha un portamento molto gradevole e, ne esistono diverse tipologie. E’ una pianta grassa ricadente generalmente molto amata per la formazione a piccole spighe grasse che si prestano a tappezzare superfici e a ricadere piacevolmente regalando in primavera tanti piccoli fiori.
Sedum iwarenge e Orostachys iwarenge
Echeveria
Una pianta grassa pendente da interni e esterni, simile alla precedente, ma con rosette grasse grandi che ricordano le rose. Crescono fino a formare un piccolo tronco alla base e generare figli con andamento pendente. Non tipicamente ricadente ma tappezzante. Le varietà a rosetta piccola se allevate in vasi appesi tendono a ricadere facilmente per un effetto estetico molto piacevole.
Echeveria
Sedum palmeri
Una delle più rustiche piante grasse ricadenti da balcone: ama terreno da giardino, esposizioni soleggiate innaffiature medio scarse e si riproduce con grande facilità staccando un rametto e ripiantandolo. Fiorisce in primavera regalando rametti con fiori con portamento a mazzetti all’apice tipici di molte piante grasse. Anche di questa specie ne troviamo diverse varietà.
Esistono gonne a tubo e gonne a balze, gonna ruota e gonne tagliate di sbieco molto ampie, in ognuno di questi casi l’orlo della gonna si realizza in maniera simile, ma diversa. Abbiamo visto come fare l’orlo a pantaloni eleganti, un tutorial dettagliato con foto e video che può essere applicato ed utilizzato per fare l’orlo a gonne dritte a tubo o gonne tagliate in maniera irregolare. Per le gonne a ruota ampie, invece la tecnica per realizzare l’orlo a mano o a macchina cambia un poco. Anche l’orlo ai vestiti può essere fatto nel medesimo modo che spiegheremo nel tutorial.
Per qualche anno, le donne hanno un po’ abbandonato il cucito. Oggi le nuove necessità e le limitazioni economiche, ma anche la riscoperta di hobby e mestieri antichi, ha ridato valore al cucito e al fai da te. In genere una delle cose più facili da fare è proprio l’orlo, così come l’attaccare i bottoni a mano.
Molte macchine da cucire consentono di realizzare asole, ricami, orligonne e pantaloni, e di attaccare bottoni, ma si deve imparare ad usarle. Considerando che non tutti hanno una macchina per cucire, anche se ve ne sono modelli di macchina mini portatili ed economici, e che l’orlo se fatto a mano il più delle volte viene decisamente meglio, ed è invisibile: vediamo come realizzare l’orlo della gonna a mano.
Realizzare l’orlo di una gonna
Orlo gonna come fare?Realizzare l’orlo di una gonna è un evenienza comune quando si decide di accorciare la gonna stessa. Può essere utile anche fare l’orlo dei vestiti mini dress e maxi abiti quando risultano troppo lunghi. Per tessuti sottili è consigliabile utilizzare una macchina da cucire ed attore un punto zig zag fitto o tubolare. Gli orli per le gonne sono di varia tipologia e cambiano in relazione al modello della gonna e al tessuto.
Quanto deve essere alto l’orlo di una gonna?
Abbiamo visto che sia il modello di gonna che il tipo di tessuto influenzano la tipologia di orlo da realizzare. Ma, va anche detto che l’altezza dell’orlo della gonna può variare sensibilmente in base ai fattori descritti: potrà essere tagliato il tessuto e realizzato un orlo senza piegare nulla, solo cucendo e limitando il tessuto, o procedere realizzando l’orlo piegando il tessuto una o più volte.
Motivo per cui si dovrà tener conto anche di quanto tessuto abbiamo a disposizione. Se la gonna è già abbastanza corta e non vogliamo accorciarla ulteriormente, basterà delimitare il bordo con uno zig zag e poi piegare il tessuto di poco più di 0,5 millimetri ed effettuare la cucitura. Un orlo normale, invece, che non ha limitazione di tessuto, verrà ripiegato su se stesso 2 volte e per questa operazione serviranno circa 2,5 cm di tessuto in altezza.
Punto erba
Se si procede con cuciture a mano invece, vi consiglio di adottare il punto erba, magari largo, (che è un punto usato per il ricamo) che vi permette di delimitare l’orlo e impedire sfilacciamenti del tessuto. Lo stesso punto può essere effettuato dal rovescio ripiegando l’orlo e pizzicando il due tessuti “punto invisibile” di cui vi lascio un tutorial.
Su tessuto leggeri ma non troppo, si può anche usare il punto invisibile cucendo dal retro come in foto.
Punto invisibile per orli gonne e pantaloni
Gonne di tessuto pesante, potranno essere accorciate in due modi: con orlo a vista come la gonna in velluto in foto, realizzato con la macchina da cucire o, utilizzando il punto lineare, o con orlo interno fatto a mano.
Orlo tessuto leggero e orlo a macchina punto lineare doppio
Orlo gonna: come procedere
Come fare fare l’orlo alla gonna o al vestito? Ecco come procedere! per prima cosa si deve esaminare il tessuto e valutare che tipo di orlo fare, se procedere con cuciture a mano o se utilizzare la macchina per cucire. Fatto ciò ecco step by step cosa fare:
Decidere che orlo fare e come cucire.
Prendere le misure con centimetro da sarta, gessetto e spilli, appuntando la misura giusta su tutti i lati della gonna
Imbastire la gonna usando un filo di colore a contrasto con il tessuto: generalmente filo banco da imbastitura e, sul bianco, filo nero, blu o rosso. Adottare punti lenti e lunghi per imbastire.
Procedere alla prova della gonna.
Procedere con la cucitura definitiva della gonna o del vestito, a mano o a macchina. In foto potete vedere il punto dal rovescio realizzato a mano prendendo i due tessuti con l’ago in modo leggero, pizzicandoli con l’ago prendendo poco tessuto e senza tirare troppo il filo ma lasciandolo morbido per evitare di arricciare la cucitura è il punto invisibile per orli spiegato nel video tutorial in alto.
Rimuovere il filo di imbastitura.
Stirare l’orlo.
Prendere le misure e mettere gli spilliImbastire a mano con punto lento e lungoCucire a mano l’orlo gonna dal rovescio
La realizzazione di un orlo in sbiecosu gonna, che generalmente viene effettuato su gonne ampie a campana si può realizzare nel medesimo modo ma occorre piegare di tanto in tanto la parte interna dell’orlo a triangolo in modo da compensare l’eventuale eccesso di tessuto che si crea. L”orlo in leggero sbieco a macchina si realizza dal rovescio sempre controllando il tessuto e piegandolo un pochino o arricciandolo.
Per le gonne ampie è bene prendere le misure con attenzione, ponendo la gonna o l’abito su di un manichino (o indossata), e prendere le misure con un righello dal pavimento al tessuto. Attenzione perché le misure sono la parte più importante per realizzare l’orlo di una gonna a ruota.
Gli odori in casa possono essere di ogni tipologia, dunque, conoscere le piante assorbi odori da tenere in casa per eliminare particelle che odorano di fumo, cucinato, od altro, può rivelarsi un modo estetico e funzionale di migliorare la vita in casa e accogliere con serenità gli ospiti, anche i più sofisticati. Ma quali sono queste potenti piante assorbi odore che purificano l’aria e tolgono odori sgradevoli dagli ambienti domestici?
Piante assorbi odori da tenere in casa quali sono?
L’inquinamento domestico in casa è prodotto non solo dal fumo di sigaretta, ma anche dalla combustione dei gas mentre si cucina, così come dai diversi materiali e colle che si utilizzano per comporre i mobili, dalle vernici per muri e infissi e così via. Abbiamo visto quali sono le piante antiinquinamento per uso domestico, < nel link articolo, ne abbiamo prese in esame circa una decina, e alcune di esse sono anche ottime piante mangia fumo e assorbi odori.
Piante deodoranti
Ma vi sono piante che sono degli ottimi deodoranti naturali: profumano l’ambiente rilasciando particelle odorose. Coprire gli odori di cucina e anche altri odori che si generano in casa con facilità, diventa un’esigenza per tutti coloro che amano una casa profumata, priva di odori sgradevoli. Si rivela molto utile tenere, nelle varie stanze, una pianta assorbi fumo, così come una pianta assorbi odore naturale, in grado di combattere i cattivi odori.
Sansevieria trifasciataEdera helixFicus Benjamina varietà e coltivazioneGeranioBeaucarnea recurvata o mangiafumo
Ficus Benjamin: potente nel neutralizzare l’odore del fumo di sigaretta ed altri fumi da combustione.
Beaucarnea recurvata conosciuta da molti come Mangia fumo è una pianta che elimina il fumo.
Edera: facile da coltivare, ne esistono molte tipologie, è sempreverde ed assorbe gli odori con estrema facilità.
Se usare deodoranti in casa può essere una valida soluzione, va ricordato che le essenze sintetiche sono spesso nocive, meglio usare allora olii essenziali profumati e diffusori. La soluzione migliore e salutare è quella di mettere piante profumate in casa in modo da profumare le stanze in maniera naturale. Ci sono tante piante per eliminare gli odori sgradevoli che profumano in maniera naturale, sia dai fiori che dalle foglie: scopriamole!
Piante per eliminare gli odori sgradevoli
Molte piante da fiore profumate sono perfette per allontanare gli insetti nocivi in estate, come le zanzare; indicate anche per profumare gli ambienti, tra esse ne ricordiamo alcune che possono essere poste anche in casa in posizioni luminose e con ricambio d’aria.
Gardeniatrachelospermum JasminoidesCrisantemi piccoli a mazziCrisantemi a margheritaLavanda o Lavandula officinali: piante fitoterapiche profumate
Gelsomino ufficiale: sia la specie vera e tradizionale, che il falso gelsomino Trachelospermum jasminoides emanano un forte odore molto gradevole lo si può coltivare vicino alle finestre o sui terrazzi: rilasceranno un piacevole profumo che si avvertirà anche in casa.
Lavanda: usata anche per profumare cassetti e biancheria è perfetta per profumare gli ambienti e facile da coltivare sia in casa che fuori.
Geranio edera: nome botanico pelargonium, ha fiori e foglie profumate, tra le 3 varietà di geranio il geranio profumatopelargonium radula è una delle più profumate, efficace anche contro le zanzare.
Gardenia: una splendida pianta da fiore che emana profumo intenso e si adatta anche alla vita in casa se curata nel giusto modo.
Crisantemi: nella stagione autunnale ed invernale gardenie e gelsomini lascino il posto alle fioriture invernali ed autunnali dei crisantemi con i loro fiori variegati e profumati.
Salvia officinalis: in cucina per coprire gli odori si possono tenere sul davanzale della finestra piantine di aromatica salvia, insieme al profumato basilico, coltivabile anche in inverno, e piantine di rosmarino strisciante.
Piante profumate e assorbi odori quali sono?
Abbiamo visto quali sono le piante profumate e assorbi odori; ma le piante d’appartamento in grado di ripulire l’aria e tenere a bada gli odori sgradevoli, così come le sostanze nocive. Queste piante verdi o da fiore sono davvero molte e possiamo posizionarle in cucina, in bagno, e in ogni camera della casa, alternandole tra loro anche in relazione all’estetica e alla stagione, utilizzando anche a quelle che vivono bene in ambienti bui.
Bon ton moda e le regole del galateo nell'abbigliamento
Bon ton moda? Eh si! Il galateo si applica in vari ambiti non solo nel comportamento, ma anche nella moda. Un codice di abbigliamento sia per l’uomo che per la donna, che consiglia outfit bon ton eleganti e chic con canoni da rispettare in base all’evento e all’ora del giorno. Scopriamo le regole del galateo nell’abbigliamento.
Essere eleganti e seguire le regole del bon ton nella moda significa, talvolta, non seguire la moda e le tendenze del momento, perché non tutto ciò che è “moda” equivale ad eleganza. Lo sapeva bene la grande Coco Chanel che ha fatto del suo stile pariginolezioni di moda, indicandoci cosa è chic ed elegante, e cosa non lo è. La moda minimal, così come la esterna lo stile parigino, è una di quelle che rispetta con semplicità un codice di abbigliamento fatto di capi semplici, eleganti e ben abbinati.
Galateo della moda cosa e come indossare
Il galateo della moda ci indica cosa indossare, come indossarlo e anche quando indossare un capo piuttosto che un altro. Ad esempio per l’uomo ci indica che calzini e cravatta vanno abbinati, così come per la donna, borsa e scarpe; anche se ultimante questo concetto è stato accantonato, rimane sempre una regola dell’eleganza di base per lei e per gli outfit, al di la della moda e degli stili in voga. Seguire la moda quindi non è sempre sinonimo di eleganza, anzi! Gli stilisti danno vita a capi estrosi, opere d’arte e capolavori perfetti sulle modelle che li indossano, ma molti di questi non si adattano alla vita che si svolge al di fuori delle passerelle.
Bon ton e regole d’eleganza
Tra le regole di base l’ora del giorno richiede abiti ed accessori differenti: ci sono abiti per il mattino, quelli per l’aperitivo, quelli destinati al pomeriggio e abiti per la sera quest’ultimi suddivisi in abiti per la cena e per il dopo cena. Il nero non va mai scelto per la mattina, il marrone sebbene scuro, è un colore che si può adottare prima di pranzo.
Le scollature sono perfette per la sera, magari per il teatro o un evento, ma sono da evitare per il pomeriggio. E così via, le regole d’eleganza sono molte, ed alcune risentono dell’età di chi indossa un outfit, ma nel tempo, si sono snellite per dar vita ad outfit bon ton meno rigorosi, snellendo le regole da seguire. Vediamo quali sono le regole del codice d’abbigliamento.
Bon ton e regole d’eleganza
Come vestire bon ton secondo il galateo: gli accessori
Per quanto riguarda il galateo alcune regole bon ton per un oufit chic vanno ricordate, tra esse:
Togliere i guanti per salutare specie se si è uomini, le donne possono anche soprassedere a tale regola.
Camice e camicette per lui e per lei dovrebbero essere indossate a maniche lunghe e se fa caldo tirate su: bandite le camice maniche corte.
Le calze vanno sempre indossate con gli abiti corti: in estate optare per quelle in seta più fresche.
Mai abbondare con i gioielli: pochi, semplici e raffinati, questa la regola da considerare per gli accessori di questo tipo così come per il make up.
Intimo mai in vista: ne per lui ne per lei: spalline, reggiseni e slip o boxer devono rimanere “intimi” e non essere esibiti in bella mostra.
Abbinare scarpe e cinta per lui, borsa e scarpe per lei.
Il cappello: nei luoghi chiusi va sempre tolto dal capo, non farlo è mancanza di educazione; questa regola riguarda esclusivamente la moda uomini ed il galateo.
Le scarpe vanno scelte in base all’occasione: quelle della sposa devono essere a punta chiusa.
Calzini e cravatta vanno abbinati: stesso colore. Adottare calzini lunghi in outfit formali.
Gli orologi vanno indossati a sinistra: l’uomo eviterà l’orologio se indossa un Frac, mentre lo porterà sotto al polsino della camicia se indossa uno smoking. Le donne possono indossare gli orologi anche con abiti eleganti solo se si tratta di orologi gioiello.
Regole moda bon ton galateo e abbigliamento
Abbiamo visto le regole di base che riguardano gli accessori moda come guanti, cravatte, borse, cappelli etc. ora vediamo il galateo dei vestiti, ossia quelle regole bon ton per l’abbigliamento. Lo stile moda non è comunque univoco, ma si può spaziare in vari ambiti seguendo i propri gusti, quello di cui si deve tener conto, oltre alla regole di abiti e colori in base agli eventi e alle ore del giorno, è nei comportamenti. I modi di vestire e di portare gli abiti, sono fondamentali, perché l’eleganza non è solo nell’abito ma anche nel modo di indossarlo.
Quando si indossano abiti, gonne e minigonne, sono di rigore le calze specie se dovete partecipare ad eventi di un certo tipo. Non indosserete le calze per andare al supermercato in agosto, ma le porterete se siete invitate ad un matrimonio.
Gli abiti e le gonne impongono una postura composta: non ci si siede in modo scomposto, e si accavallano le gambe, l’andatura ed il passo dovranno essere eleganti, ben cadenzati, evitando di correre o trascinare i piedi.
Abiti corti?Evitate di aggiungere altri elementi sensuali come profonde scollature e spacchi vertiginosi.
Ogni abito vuole la sua scarpa: in base al tipo di abito indosserete tacchi più o meno alti, scarpe pulite e in ordine, mantenendo una postura adeguata.
Galateo: Eleganti come? Con look idoneo
Non basta osservare le regole bon ton moda citate o indossare una collana di perle per essere eleganti: E’ importante anche tenere conto del proprio fisico e della propria età scegliendo capi che lo valorizzino. L’abbigliamento ideale per noi non deve mettere in risalto difetti fisici, ma valorizzarci, ed essere adeguato alla situazione contingente.
La taglia giusta e l’equilibrio
Anche la taglia gioco un ruolo importante: si devono indossare gli abiti giusti e non scegliere modelli che ci strizzano o che cadono ampi ed abbondanti sul nostro corpo: è necessario, per uno stile bon ton che si rispetti, scegliere la taglia giusta. Oltre alla taglia è bene adottare outfit ben bilanciati senza eccedere nella scelta di accessori, scollature, gioielli e quant’altro.
Se abbiamo optato per un abitino vistoso, sceglieremo una capospalla semplice ed accessori semplici dai colori pacati. Personalizzare il proprio outfit dunque, creando un nostro stile sempre ricalcando le regole del galateo della moda in fatto di eleganza che impongono uno stile abbigliamento minimale e chic.
Tubino nero
Non solo perle: il foulard
Vi sono capi ed accessori storici che hanno in se l’innata eleganza e raffinatezza, tra essi ricordiamo il tubino nero, orecchini e filo di perle per il giorno, i diamanti per la sera, lo chignon, il cappello a falda ampia per il giorno il mini cappello per la sera, od anche il foulard. Il foulard è eleganza e raffinatezza ma andrà indossato, come gli altri capi, senza che sia leggibile l’etichetta ed il nome del brand che renderebbe fashion ma volgare ogni outfit.
Il galateo nella moda destina il foulard alla zona del décollétte, ossia al collo, ma è molto raffinato anche legato alla borsa od indossato cone scialle. Il foulard in testa è retaggio del mondo rurale come tale va evitato nelle occasioni formali che richiedono eleganza: come indossare un foulard piccolo o grande in modo chic o sportivo.
Stile bon ton: colori neutri per il giorno
Sia che si tratti di lavoro, che di riunioni con le amiche od altro, i colori neutri ti aiuteranno nella scelta dell’outfit diurno bon ton. Tra essi ricordiamo il panna, il beige, ma anche colori tradizionali come il grigio, il tortora il marrone ed alcune tinte pastello.
Gli accessori possono anche spezzare un po’ la tranquillità di queste tinte e magari ad un completo panna o beige, abbineremo delle scarpe e borsa verdi, aragosta o di altro colore, magari giallo come in foto. Il tailleur è un capo storico perfetto pei il giorno ma si affiancano a questo iconico capo anche altri outfit.
Stile bon ton: colori neutri per il giorno
Per quanto concerne i capispalla si adottano preferibilmente: lunghi di giorno, insieme a giacche e trench, mentre per la sera sono indicate pellicce, e mantelle per abiti lunghi, parlando sempre di eventi importanti ovviamente. La moda propone una vasta scelta di cappotti eleganti e, in qualche caso, si può variare sul tema: essi sono perfetti per abiti corti e pantaloni, anche per la sera.
I colori della sera nello stile elegante chic bon ton
Se il galateo delle moda impone determinate linee e colori per il giorno fa altrettanto anche per la sera. I colori per la sera si scuriscono e fanno capo tinte come il nero, il grigio scuro, il blu, ma anche il marrone, il testa di moro, il verde scuro ed il bordò scuro, colore che osa un po’ ma piace tanto e in alcuni tessuti incarna eleganza. Quanto agli accessori borse e cappelli si riducono decisamente di dimensioni.
Cosa non indossare mai la sera?
Per un perfetto stile bon ton di sera ci sono dei capi e degli accessori che vanno assolutamente evitati, mentre altri potranno anche essere accettati.
Tra gli accessori da evitare per la sera all’insegna dell’eleganza sono:
Il cappello a falde larghe o il fazzoletto in testa,
I Jeans di sera, perfetti per chi ama vestire casual non adatti a chi vorrebbe seguire le regole fashion bon ton. Ma se proprio li ami scegli un taglio elegante almeno per la sera.
Le perle, sono un accessorio che va indossato di giorno mentre la sera prevede l’utilizzo dei diamanti e di gioielli di altro tipo ma MAI delle perle: se pensavi diversamente beh sappi che non è così.
Altro ” NO” va alla scelta delle sneaker che, se si rivelano perfette per il giorno sono da evitare come la peste per la sera, almeno per noi donne, perché se la moda maschile sta piano piano accettando le sneakers dopo il tramonto per lui, questa tendenza non appartiene, almeno per ora, alla moda femminile specie se vi aspetta una serata importante.
Borse e zaini possono essere maxy di giorno ma per la sera la mini bag e la borsa a mano, la pochette e clutch, le tracolline mini o handbag, sono le sole indicate per le signore dagli outfit eleganti.
Make up marcato, profumo eccessivo, unghie super colorate o troppo lunghe sono da evitare: la semplicità è sinonimo di eleganza, e non il contrario.
Il galateo degli outfit
Abbiamo visto che essere eleganti e rispettare il galateo della moda uomo e donna, quello di un tempo e di oggi, implica attenzione. Il Bon ton di moda e le regole del galateo nell’abbigliamento con le sue norme, alla fin fine sono semplici. Sostanzialmente la regola di base della moderazione e del buon gusto, questo anche nel make up, negli accessori e nei gioielli può aiutare molto. Con il buon senso ed i consigli che vi abbiamo dato, in linea di massima non si rischia di sbagliare.
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