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martedì, Agosto 12, 2025
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Poesia visiva cos’è come si fa: “L’immagine e la parola” il libro di Daniela Mencarelli Hofmann

poesia visiva l'immagine e la parola
poesia visiva l'immagine e la parola

E’ uscito in questi giorni un libro di poesie, di Daniela Mencarelli Hofmann, che si propone di coniugare i due canali principali di comunicazione: la parola e l’immagine attraverso la poesia visiva. Ma scopriamo di cosa tratta il libro di poesie visive ed anche cos’è e come si realizza la poesia visiva.

Daniela Mencarelli Hofmann

L’immagine e la parola

Poesia visiva e scrittura creativa

Das Bild und das Wort

Visuelles Gedicht und kreatives Schreiben

Il Babi Editore – Prezzo 18 euro

In vendita qui: Poesia visiva, L’immagine e la parola

La poesia visiva cos’è e come si realizza

La poesia visiva è di nascita relativamente recente ma, in realtà, potremmo affermare che ha una storia antica. Un tempo, attraverso i grafiti ed i disegni rupestri si comunicava un evento, dei fatti, dei riti e delle usanze di vita comune, in quanto non esisteva la parola scritta. Successivamente, a metà del XX secolo, troviamo una reinterpretazione del linguaggio e del disegno, attraverso il processo artistico e l’introspezione, che va sotto il nome di poesia creativa.

Il primo a utilizzare questa tecnica di poesia visiva, nota col nome di Cancellatura, fu nel 1962 Emilio Isgrò, un artista siciliano, poeta, scrittore, drammaturgo e regista, il quale ha contribuito agli sviluppi di questo linguaggio artistico e dell’arte concettuale.

Isgrò, fa emergere nei suoi quadri un elemento ricorrente: la maggior parte delle parole di una pagina sono cancellate. Le parole che rimangono si trasformano in poesia acquisendo un senso diverso e nuovo. Dopo le infinite cancellature ciò che rimane è una poesia, accompagnata da tratti neri e, talvolta anche da un disegno.

Questa tecnica che l’autrice impiega nei suoi laboratori, agevola il processo creativo e lo rende fruibile da chiunque, persone adulte come ragazze e ragazzi.

L’immagine e la parola – Das Bild und das Wort” è un testo bilingue, in italiano e tedesco, proprio perché l’autrice conduce i suoi laboratori di poesia visiva, sia in Italia che in Svizzera.

Poesia visiva cos'è come si fa
Poesia visiva cos’è come si fa

Significato poesia visiva

La scrittura creativa è un termine che indica il processo di trasformazione di un‘idea in un racconto, o in una poesia, quindi sostanzialmente, in un testo letterario. La si può paragonare ad un processo quasi alchemico, dal quale la sensibilità dell‘autrice o dell’ autore, adulto o bambino che sia, riesce a trovare e far scaturire una sua forma espressiva creativa tramutandola in immagine e parola.

Poesia visiva e laboratori: arte ed emozione

La tecnica della cancellatura è un metodo semplice usato per creare una poesia visiva: un‘immagine, astratta o figurativa, che contiene un testo poetico. È conosciuta in lingua inglese con il nome di found poetry. L’autrice, come ci racconta, ha cominciato a usarla da alcuni anni e l’apprezza molto. Questa tecnica le permette di dare forma creativa a due dei suoi grandi amori che sono la pittura e la scrittura.

Poesia visiva cos’è come si fa

Comprendere come fare la poesia visiva non è complesso e ce lo spiega l’autrice del libro. Il suo compito nei laboratori, ci spiega, è quello di agevolare, nelle persone che vi partecipano, il processo creativo. Il processo creativo infatti va liberato, motivato e rassicurato.

Secondo la sua esperienza, questa tecnica permette alle persone, indipendentemente dall’età, dal livello culturale e d’istruzione, di scrivere poesie incredibilmente belle.

In effetti. ci dice di aver notato che solo coloro che vogliono padroneggiare il processo creativo con la razionalità, tendono ad incontrare delle difficoltà. La razionalità va accantonato a favore dell’istinto e delle emozioni più profonde.

L’elaborazione di un trauma attraverso la poesia visiva

La potenza di questa tecnica che va sotto il nome di “poesia visiva” consiste non solo nella creazione artistica ma anche nel far emergere contenuti inconsci o semicoscienti. Attraverso la poesia visiva si riesce a dare forma espressiva, a ciò che per ognuno di noi è importante.

In definitiva, ciò che abbiamo nell’anima, nella pancia e nel cuore. Nei laboratori che conduce nelle scuole, Daniela prima di cominciare, è solita scrivere alla lavagna una frase emblematica che racchiude in se l’interiorità e l’utilizzo della poesia visiva: “Lascia che il tuo cuore parli… ascolta la tua voce interiore”.

In questo modo cerca di aiutare ragazzi e ragazze, con semplicità, a lasciarsi andare, ad esternare le emozioni, facilitando così il processo creativo. Solo lasciandosi andare i ragazzi riescono, attraverso le loro poesie visive, ad esprimere le forti emozioni che vivono nella loro vita: paure, traumi, necessità di sicurezza e protezione, la scoperta della sessualità, il rimpianto per l’infanzia perduta.

Poesia visiva cos'è come si fa
Poesia visiva cos’è come si fa

Poesia visiva e trauma

Questa tecnica può quindi essere utile, in una fase difficile della loro vita come la pubertà, a elaborare in modo naturale contenuti inconsci o semi-coscienti, ma anche a superare eventi traumatici di varia tipologia e livello. Quando siamo in grado di dare forma a un dolore, si mette una certa distanza fra noi e l’evento doloroso, il che è importante per il processo di elaborazione del trauma.

Come la teatro-terapia (Musicoterapia e Danzaterapia), questa tecnica può contribuire al superamento di conflitti irrisolti ed esperienze scioccanti, consentendoci di liberarci da contenuti dolorosi che gravano sull’anima.

Esprimersi in modo creativo con la poesia visiva

Nel quotidiano, la maggior parte delle persone ha ben poche opportunità di esprimersi in modo creativo, anche se si tratta di un bisogno umano realmente importante, naturale e primario.

Con i ritmi di vita e di lavoro a cui siamo sottoposti ogni giorno, l’arte è qualcosa che difficilmente riesce a trovare spazio e forma, e di cui, spesso, sentiamo la mancanza. Per questo realizzare qualcosa di artistico ci rende felici.

La poesia visiva offre a chiunque tale possibilità: la tecnica è nel suo insieme, molto semplice, e il tempo richiesto per realizzarla, poco. E’ sufficiente un’ora, volendo anche molto meno ed è necessario poco materiale: basta prendere una pagina di giornale, di una rivista o di un libro e cercare le parole che ci “piacciono”, che sentiamo comunicarci qualcosa.

Sperimentando in questa direzione, l’inconscio, l’autrice ha voluto dedicare l’ultima parte del libro a poesie visive da lei realizzate usando i testi di alcuni suoi sogni. Perché dietro ad ogni sogno c’è un contenuto inconscio profondo ma al tempo stesso anche un forte senso poetico nascosto.

La prima parte del libro è dedicata alle poesie visive dell’autrice in italiano e in tedesco. Segue una breve storia della poesia visiva accompagnata dalla descrizione della tecnica da usare per realizzarla. Un capitolo presenta i lavori di allievi e allieve, ma anche di adulti, che sono stati realizzati durante i suoi laboratori.

L’autrice del libro di poesie visive “L’immagine e la parola”

Daniela Mencarelli
Daniela Mencarelli

Daniela Mencarelli Hofmann, romana, vive tra Zurigo e Costarainera (IM). Plurilaureata, si è dedicata alla ricerca ambientale, alla cooperazione e all’insegnamento e ha scritto di ambiente, sviluppo, migrazione e discriminazione di genere.

Ha pubblicato con Le Mezzelane il romanzo “L’Ombra di Perseo”, alcuni racconti per diverse case editrici. Conduce in Italia e all’estero laboratori di poesia visiva in più lingue, per adulti e ragazzi.

Cosa vedere nel Lazio: 10 mete naturistiche e borghi antichi da vedere nel Lazio

Cosa vedere nel Lazio: 10 mete naturistiche e borghi antichi da vedere nel Lazio
Cosa vedere nel Lazio: 10 mete naturistiche e borghi antichi da vedere nel Lazio

Il Lazio è una regione vasta che offre mare, monti e laghi, oltre a numerosi borghi antichi e bellezze naturali. Vogliamo proporvi 10 itinerari e luoghi da vedere nel Lazio, alcuni caratterizzati da natura, verde, cascate e posti suggestivi, altre, da borghi antichi in cui si respira un’aria storica. Nel Lazio infatti, i luoghi da vedere sono molteplici e visitabili in ogni stagione dell’anno. Nello specifico, ne prendiamo in esame dieci che ci hanno colpito per caratteristiche proprie e bellezza. Vediamo cosa vedere nel Lazio e le 10 mete consigliate tra borghi antichi, cascate e parchi.

Cosa vedere nel Lazio: 10 mete naturistiche e posti da vedere, tra arte e borghi antichi

Il Lazio, specie la parte lungo la costa, gode di un clima temperato e dunque molti luoghi sono visitabili senza problemi in ogni periodo dell’anno. Ovviamente ci riferiamo ai borghi antichi ma anche gite fuori porta tra boschi, cascate, laghi e verde possono essere effettuate anche in primavera e in autunno o in inverno quando le giornate ed il clima sono favorevoli. I luoghi da vedere nel Lazio sono infiniti, ma ne abbiamo presi in esame una decina per facilitarvi la scelta: vediamo quali sono!

  • Lago di posta Fibreno
  • Frosinone e Isola Liri
  • Cervara
  • Orvinio
  • Ostia antica
  • Soriano dl Cimino
  • Casperia
  • Cassino
  • Cascate di Monte Gelato
  • Veroli

Lago di Posta Fibreno e Castello Vicalvi

Lago di Posta Fibreno è una riserva naturale del Lazio, noto anche come Lago della Posta, si trova al confine tra il Lazio e L’Abruzzo al centro della valle del Liri in provincia di Frosinone. Lungo circa 1000 km il lago caratterizza la riserva naturale. Si trova a circa 220 metri di altezza, una ricca vegetazione e fauna popolano sia il lago, che la riserva.

Nella riserva vi sono numerosi sentieri da percorrere, inoltre è possibile visitare la Villa Gallio del periodo romano, ed il museo degli antichi strumenti di lavoro che raccoglie attrezzi legati al lavoro del mondo contadino e dei pescatori.

Molto grazioso anche il paese omonimo. Per saperne di più consultare il sito posta Fibreno. Nelle zone circostanti si potrà vedere Sora; L’Isola di Liri A circa 15 km; le Cascate di Alvito a 10 km; ed anche Vicalvi con il so Castello Cantelmo o Castello di Vicalvi, situato a soli 6 chilometri di distanza.

Lago di Posta Fibreno e Castello Vicalvi
Lago di Posta Fibreno e Castello Vicalvi

Frosinone e Isola Liri

Nella zona di Frosinone i luoghi da vedere sono molteplici, ma tra essi vi segnaliamo Isola di Liri e le sue cascate che cadono da 27 metri di altezza all’interno del paese, un piccolo comune Isola Liri a 217 metri di altezza. Uno scenario suggestivo da ammirare.

Isola di Liri
Isola di Liri

Orvinio

Per chi ama l’arte e la storia antica ad Orvinio, in provincia di Rieti, potrà ammirare la sua preziosa chiesa del 500 Santa Maria dei Raccomandati, oltre ad altre chiese antiche e al verdeggiante Parco dei Monti Lucretili.

Orvinio che conta poco più di 300 abitanti vanta anche la presenza del castello del Casato Marchesi Malvezzi Campeggi ed è inoltre parte del club che racchiude i borghi più belli d’Italia, e si trova a circa 800 metri di altezza.

Ostia antica

In prossimità del litorale romano di Ostia, alle porte di Roma, si trova una preziosa area archeologica di grande interesse storico ed artistico: Ostia Antica ed i suoi scavi. L’ingresso è a pagamento. In alcuni periodi dell’anno sono previste rievocazioni d’epoca. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito Ostia antica.

Soriano nel Cimino

Soriano nel Cimino è un paese che si trova in provincia di Viterbo a 500 metri di altezza, e dove oltre all’ottima gastronomia locale, e le sagre locali, è possibile visitare le cascate di Chia.

Tra i luoghi da vedere, il castello degli Orsini, il parco dei mostri a Bomarzo, Villa Lante, oltre alla stupenda Faggeta che si trova su i monti del Cimino. Poco distante si trovano Viterbo, Bagnaia e Bomarzo tre mete che vi consigliamo.

Casperia

Casperia è un borgo storico del Lazio, in provincia di Rieti, un vero gioiello della Sabina in grado di sorprendere ad ogni angolo. Il borgo è di origine Medievale e mantiene intatta la sua aurea antica e medievale ben conservata tanto da fargli meritare la bandiera arancione nel club borghi antichi.

Cassino

Cassino oltre alla nota Abazia di Montecassino, permette anche di usufruire del relax offerto dalle Terme di Montecassino “Terme Varroniane”, e di visitare altri luoghi di interesse, come il Cimitero Militare Polacco, Il parco Acquatico Haway Park. Inoltre, è consigliata una visita al museo archeologico di Cassino e all’anfiteatro Casinum di epoca romanica.

Cascate di monte Gelato

Se siete alla ricerca nel Lazio di luoghi di interesse naturistico non potrete non apprezzare le cascate del Monte Gelato, un luogo in cui regna il silenzio e si ode solo lo scorrere dell’acqua.

All’interno del parco, sito nella valle del Treja, è possibile ammirare anche l’antico mulino dell’800. Se amate i mulini antichi ed i corsi d’acqua potrà interessarvi alle porte di Roma L’isola Farnese, il borgo medievale ed il suo mulino ad acqua.

Situate alle porte di Roma, le Cascate di Monte Gelato son luogo d’attrazione per gli amanti della fotografia e per chi ama l’avventura. Infatti, al suo interno, vi è uno dei più grandi parchi avventura con oltre 16 percorsi di diversa difficoltà.

Se amate questo genere di luoghi naturistici vi consigliamo di prendere in considerazione anche Subiaco e il lago di San Benedetto e la zona circostante in cui s fondono bellezze naturali, storia ed arte.

Veroli

Un paesino medievale di grande bellezza. Curato in tutti i suoi dettagli, rievoca un tempo lontano che muri, vie, chiese e vicoli hanno perfettamente conservato. Veroli è un paesino in provincia di Frosinone dove è consigliato visitare l’Abazia dei Casamari con la sua Pinacoteca ed il Museo interno; La Basilica di Santa Maria di Salomone.

Inoltre, a Veroli, sono presenti altri musei archeologici di notevole interesse e Basiliche di varie epoche. Presenti anche diverse aree di svago per pic nic come quella del Prato di Campoli. Ad accogliervi all’ingresso la splendida porta Romana.

Oltre alle 10 mete naturistiche ed ai borghi citati del Lazio, vi consigliamo anche quest’altra lettura dove vi parliamo di 10 Borghi della Tuscia Viterbese degni di nota.

Tuscia Viterbese: 10 Borghi da Scoprire

Albero di Giuda Bonsai coltivazione, rinvaso e riproduzione

Albero di Giuda Bonsai coltivazione, rinvaso e riproduzione
Albero di Giuda Bonsai coltivazione, rinvaso e riproduzione

L’albero di Giuda o Siliquastro chiamato anche con il nome botanico Cercis siliquastrum, è un grazioso albero proveniente dall’Asia minore e dall’Europa meridionale. La sua caratteristica principale che lo rende davvero indicato come bonsai è la sua fioritura. Produce infatti dei bei fiori decorativi raccolti in ciuffi e mazzetti dal colore rosa – lilla. Molto interessante come albero bonsai in quanto può essere educato in qualsiasi stile. Bello sia come esemplare unico che allevato in gruppo. Scopriamo di più su L’albero di Giuda bonsai e le norme di coltivazione di questo alberello fiorifero.

Albero di Giuda Bonsai descrizione

Un albero di bonsai molto bello che produce dei fiori rosa lilla (ermafroditi) che spuntano prima delle foglie, direttamente sui rami (caulifloria) e sul tronco dell’albero verso marzo, aprile, e che creano un contrasto netto molto piacevole con il tronco che presenta una corteccia dal colore piuttosto scuro. La fioritura avviene intorno ai 6 anni di età.

Esiste una varietà di albero di Giuda che presenta fiori bianchi Cercis Siliquastrum varietà Alba.

I frutti sono dei baccelli scuri, numerosi e pendenti e che rimangono attaccati alla pianta fino a fine inverno.

Il suo apprezzamento è dovuto anche al fatto che l’albero di Giuda o Siliquastro, può essere coltivato in qualsiasi stile di bonsai, da quello prostrato, inclinato, a cascata, eretto, od anche con radice sulla roccia.

Le foglie dell’albero di Giuda sono a forma di cuore, di color verde chiaro, in autunno divengono di colore giallastro e poi cadono. Sulla pianta giovane le foglie possono assumere un colore rossastro.

Bonsai albero di Giuda, foglie e fiori della pianta
Bonsai albero di Giuda, foglie e fiori della pianta

Albero di Giuda Bonsai coltivazione, rinvaso e riproduzione

La coltivazione di questo alberello bonsai è abbastanza semplice nel complesso. Rispettare le esigenze della pianta permette di ottenere un esemplare sano con abbondante fioritura.

Esposizione

Non ha particolare esigenze anche in termini di esposizione, tuttavia è ben esporlo in pieno sole perché in questo modo accentua la colorazione dei fiori. Se posto a mezz’ombra ha una fioritura meno vistosa. Si tratta di un bonsai da esterno che in inverno va ritirato all’interno o posto in zone riparate e protette evitando basse temperature.

Bonsai al chiuso e all’aperto quali sono le differenze

Annaffiatura

L’albero di Giuda nasce in zone sassose e calcaree, con suoli asciutti, ma d’estate conviene annaffiare quotidianamente evitando tuttavia eccessiva umidità. Le irrigazioni in inverno andranno diradate.

Concimazione

Le concimazioni favoriscono la fioritura e in primavera ed estate andranno effettuate ogni 15 giorni.

Rinvaso albero di Giuda bonsai

Questo bonsai richiede un rinvaso ogni due anni da effettuare all’inizio della primavera. In fatto di terriccio non ha esigenze particolari e si adatta ad ogni tipologia.

Potatura e legatura albero di Giuda

L’albero di Giuda bonsai va cimato con regolarità eliminando la nuova crescita. La legatura andrà effettuata nel periodo di stasi vegetativa quando sulla pianta non vi sono ne fiori ne foglie.

Moltiplicazione

La riproduzione e moltiplicazione del bonsai dell’albero di Giuda, si effettua per talea di bonsai erbacea, in estate, nel mese di agosto. Si può riprodurre anche per propaggine.

Parassiti e malattie

Tra i parassiti che possono colpire l’albero di giuda troviamo Afidi e cocciniglia mentre la pianta non soffre di particolari malattie. Vi sono dei rimedi naturali contro afidi e cocciniglia che si possono utilizzare sia a scopo preventivo che per curare le piante colpite.

Curiosità albero di Giuda

Il nome fa nascere una domanda spontanea: sarà stato questo l’albero di Giuda dove si impiccò l’apostolo dopo aver tradito Gesù. Non lo sappiamo ma, tutto sommato, potrebbe anche essere, certo questo getta un po’ di discredito su di una pianta così bella che in primavera si riempie di fiori e mette tanta allegria.

Con molta probabilità il nome albero di Giuda proviene dalla regione Giudea, zona geografica in cui questa pianta prospera in grande quantità.

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Le Solanacee quali verdure sono e perché mangiarle solo mature

Le Solanacee quali verdure sono e perché mangiarle solo mature
Le Solanacee quali verdure sono e perché mangiarle solo mature

Si sente parlare di Solanacee e di tossicità poi quando si dice che le Solanacee sono essenzialmente verdure che consumiamo regolarmente e che senza saperlo sono velenose, si rimane a bocca aperta: melanzane, pomodori, peperoni e persino le patate appartengono alla famiglia delle Solanacee: ma allora perché sono velenose?

Perché contengono una sostanza tossica, velenosa e persino letale, contenuta nel frutto non maturo. Quindi, l’abitudine di consumare peperoni verdi, pomodori verdi, patate e melanzane che non hanno raggiunto la giusta maturazione, è sbagliata e pericolosa.

Ma scopriamo di più sulle Solanacee, sul perché sono tossiche che danni sono in grado di provocare e come rimediare agli effetti allergizzanti di queste verdure.

Le Solanacee quali verdure sono? Danni e pericoli

Come visto, le Solanacee che comunemente consumiamo in cucina e che sono presenti in molte ricette, sono: peperoni, melanzane, pomodori e patate. Queste verdure contengono una sostanza denominata Solanina. Il suo contenuto nel “frutto o verdura” è maggiore in quantitativo quanto più il frutto o la verdura sia più verde, colore che è a testimonianza di una maturazione non ancora completata. Alcuni frutti acerbi possono risultare gradevoli al palato, ma non lo sono per la nostra salute.

Cos’è la solanina? Si tratta di una sostanza alcaloide simile al curaro, purina, papaverina o caffeina con effetti tonici e subito dopo con effetti tossici in grado di causare un blocco del sistema parasimpatico con probabili problemi alla vista, ed in grado di bloccare la muscolatura liscia e la secrezione di ghiandole esocrine causando febbre, paralisi e morte.

Gli effetti collaterali da avvelenamento da Solanacee si manifestano generalmente dopo 18 ore ma se assunta in elevata quantità (3mg per kilo corporeo) anche dopo mezz’ora.

Le Solanacee da consumare solo a maturazione completa

Si comprende da ciò che è stato detto che pomodori, peperoni, patate e melanzane sono delle verdure che andrebbero consumate solo a maturazione completa onde evitare intossicazioni e fenomeni anche ben più gravi, come quelli citati poco fa. Infatti, quando il frutto ha raggiunto il giusto grado di maturazione la solanina viene convertita in sostanze nutritive non tossiche.

Anche altri frutti come ad esempio le mele, le banane, i cachi e l’uva se non hanno raggiunto il giusto grado di maturazione possono causare problematiche di vario genere dovute alla presenza di sostanze tossiche in essi contenute.

Va specificato comunque, che la sensibilità alla solanina è soggettiva e talvolta, anche i frutti maturi consumati con frequenza (patate, melanzane, pomodori e peperoni) possono causare disturbi.

Alcuni ritengono che la cottura possa eliminare la presenza di solanina, ma in realtà ciò non è vero: con la cottura la presenza di solanina si riduce sensibilmente, ma non si elima del tutto e alcune di queste verdure, come i pomodori, vengono consumate spesso anche crude.

I pomodori sono delle solanacee e vanno consumati maturi
I pomodori sono delle solanacee e vanno consumati maturi

Come evitare intolleranze alle Solanacee

Per evitare l’insorgenza di intolleranza alle solanacee è bene consumare i frutti quando è la loro stagione di produzione, evitando quelli prodotti artificialmente in serra.

Una buona regola per evitare intolleranze è quella di sospendere il consumo di solanacee per un mese dopo aver consumato queste verdure per almeno 3 mesi consecutivi, come la natura ci consiglia e ci suggerisce con la sua rotazione stagionale di prodotti.

Consumare tutti i giorni pomodori e derivati, come ad esempio la comune salsa di pomodoro e sugo per condire la pasta, è infatti un’abitudine sbagliata che andrebbe evitata, specie in soggetti particolarmente sensibili.

Le patate, invece, sono un tubero ricco di amido che viene consumato generalmente tutto l’anno, cotto in tanti modi, come patate lesse, patate al forno, sformato di patate etc. e molto gustoso, anche in questo caso controllare che il frutto (tubero) non sia verde e concedersi una pausa di non consumo ogni tanto.

patate novelle
Patate novelle al forno

Alternare i primi piatti con condimenti diversificati dal “solito sugo” utilizzando salse diverse condimenti ricavati da spinaci, asparagi, funghi, zucca e zucchine, frutti di mare, panna, o ministre varie e zuppe, è sicuramente una buona abitudine da portare in tavola e in casa.

Un’ottima ricetta a base di queste ed altre verdure è la peperonata un contorno ottimo da preparare con frutti ben maturi e nel periodo in cui la natura porta a maturazione, in maniera naturale, melanzane, peperoni, pomodori e patate.

La natura ci fornisce mezzi di sostentamento ma anche sostanze tossiche, velenose e molto pericolose così come le fitoterapiche che se non correttamente utilizzate possono diventare pericolose.

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Scarpe uomo tendenze autunno inverno 2022 2023: quali scarpe vanno di moda?

Scarpe uomo tendenze autunno inverno 2022 2023: quali scarpe vanno di moda?
Scarpe uomo tendenze autunno inverno 2022 2023: quali scarpe vanno di moda?

La moda ha proclamato le tendenze anche in fatto di calzature per l’autunno inverno 2022 2023. Se per le donne le tendenze moda scarpe affermano vari modelli, tra cui ballerine e stivali a gambale alto, per gli uomini la moda scarpe offre un vasto ventaglio di proposte, dai modelli più eleganti, fino a quelle sportive, proclamando un must have, quello degli stivaletti. La moda si afferma con le sue sfumature più trendy anche per l’uomo che, nelle fashion week e altre sfilate, hanno evidenziato come gli stilisti diano sempre più importanza ai look maschili, delineando un progresso nel settore maschile della moda, sia in fatto di abiti, che di scarpe. Ma quali scarpe vanno di moda per l’uomo? Quali i modelli più gettonati ed i colori? Scopriamolo insieme!

Scarpe uomo tendenze autunno inverno 2022 2023

Tra colori moda classici e nuove proposte colorate, tra cui il borgogna, il verde, ma anche colori tipicamente femminili come rosa e fucsia, spuntano i completi giacca pantalone dal taglio morbido che ovviamente vanno coordinati con un bel paio di scarpe eleganti, ma che, in alcuni casi, trovano un giusto alleato anche in calzature sportive come sneakers uomo comode e colorate.

Moda uomo 7 tendenze autunno inverno 2022 - 2023
Moda uomo 7 tendenze autunno inverno 2022 – 2023

Tendenze moda uomo: 3 stili moda

Non per nulla, questo è l’anno in cui, i capispalla dai colori fluo, si sposano con gonne al maschile, insieme a tanti capi che hanno rivoluzionato il concetto di moda uomo.

La moda uomo e le tendenze autunno inverno 2022 2023 si dividono in tre grandi filoni: quello stravagante e innovativo che piace molto ai giovani, quello classico, da indossare per comporre outfit formali, ed infine quello che sposa le tendenze moda no gender, dando vita ad outfit fluid gender che non rispondono a stereotipi tipicamente femminili o maschili.

Com’è ovvio che sia, interpretano questi grandi filoni di tendenze moda uomo, e questo potpourri di stili moda, calzature di vario

tipo, modelli anche molto diversi tra di loro. Le scarpe uomo e le tendenze autunno inverno 2022 2023 offrono tanti varianti proposte adatte a tutti e per tutti i gusti!

Quali scarpe vanno di moda per l’uomo?

Le tendenze moda uomo autunno inverno non ci sorprendono più di tanto e, tra maglioni colorati, gonne al maschile, capispalla eclettici e tradizionali, completi formali morbidi dalla grande vestibilità, si collocano anche le calzature da uomo per l’autunno inverno 2022 – 2023. Senza abbandonare le tendenze tipicamente classiche delle scarpe in pelle per uomo dalle linee tradizionali, si affermano modelli scamosciati, stivaletti, sneakers sportive.

Stivali e stivaletti uomo la moda trendy

Le scarpe del momento, quelle più gettonate per l’uomo i modelli di scarpe uomo trendy, sono sicuramente gli stivali a punta sia bassi che più alti, talvolta anche con gambale alto (modello di stivali che anche nelle tendenze moda donna ha riscosso successo) così come amati e lanciatissimi sono gli anfibi da scegliere tendenzialmente in nero.

Sneakers uomo

Oltre agli stivali per outfit sportivi, trovano ampia collocazione le sneakers, proposte in tanti colori e modelli da indossare con dress code casual smart o in tanti altri outfit. Per finire, non si abbandonano i classici delle calzature, quei modelli da indossare negli eventi importanti o nelle giornate / serate formali.

Scarpe classiche uomo un must have

Di moda, dunque, anche quelle scarpe da uomo classiche che, per intenderci, fanno pendant con smoking, frac, tight e mezzo tight ma anche con un abito sartoriale elegante.

Una moda uomo che offre molto e che lascia ampio spazio di scelta per tutti, sia per i giovanissimi che per le persone più mature a cui talvolta la società impone dei dress code importanti ed impegnati.

I colori più gettonati sono il nero ed il marrone ma trovano spazio anche variazioni come il grigio ed il bordò scuro, molto dipende dal tipo di abito scelto e dal colore dei capi indossati.

In questo scenario va rivolta particolare attenzione anche ai calzini uomo che andrebbero scelti in base al dress code adottato. Sempre parlando di outfit formali e dress code eleganti un occhio va rivolto anche agli accessori moda, come la camicia e la cravatta, capi da abbinare sempre sapientemente al proprio outfit.

Potrebbe interessarti conoscere quali sono i tipi di cravatta e come abbinarli ai vari outfit maschili, informazioni che troverai nell’articolo sottostante.

Cravatta storia, origini e tipi di cravatta

Succede sempre qualcosa di meraviglioso, recensione libro Gianluca Gotto

Succede sempre qualcosa di meraviglioso, recensione libro Gianluca Gotto
Succede sempre qualcosa di meraviglioso, recensione libro Gianluca Gotto

Un libro ben scritto in pieno stile dell’autore Gianluca Gotto. Fluido nella lettura, attuale come contenuto e come contesto. Gianluca illustra momenti di vita quotidiana e situazioni comuni vissute con gli occhi di un giovane che vede precipitare la sua vita in pochi attimi. Ma come dice il titolo: “Succede sempre qualcosa di meraviglioso” la vita è piena di colpi di scena e ci riserva sempre delle sorprese, alle volte sgradite, altre ancora, meravigliose: ma scopriamo di più su questo romanzo e sul suo autore. Il libro è edito dalla Mondadori.

Succede sempre qualcosa di meraviglioso: sinossi

Succede sempre qualcosa di meraviglioso” è il racconto di un “viaggio di vita” che ha come protagonista Davide. Un libro che abbiamo voluto inserire nella nostra sezione di libri consigliati perché ci è piaciuto molto nella narrazione e nella scrittura semplice e fluida nonché nel messaggio che porta insito in se.

Davide, il protagonista, è un ragazzo che cresce in una famiglia di genitori separati, ha come punto di riferimento suo nonno, un anziano saggio con il quale ha un ottimo rapporto. Tutto sommato, Davide all’età di 25 anni può ritenersi un ragazzo fortunato, ma in breve tempo, per una serie di eventi, le sue certezze crollano una dopo l’altra, fino a fargli perdere la voglia di vivere.

Nel libro compare Guilly, un personaggio di rilievo, fuori dal tempo che Davide, incontra in Vietnam e da cui apprende un modo alternativo e pieno di luce di concepire ed accettare la vita. Una storia di vera rinascita in cui perdersi per ritrovarsi, che Gianluca Gotto racconta portando il tema della ricerca della felicità.

Nel viaggio della vita Davide capirà che la felicità e la serenità risiedono nello stato d’animo che si decide di avere. Una sensazione di calore e di pienezza, di soddisfazione dell’animo che è insita dentro di noi, indipendentemente da quello che il destino ci ha riservato. Come chiamarla? Magari serenità o pace interiore, o magari leggerezza. Oppure, come direbbe Guilly, “la sensazione di essere a casa, sempre”.

Succede sempre qualcosa di meraviglioso: recensione

Un libro, quello di Gianluca Gotto, che induce ad una forte introspezione. La vita ci pone continuamente sotto esame, riservandoci periodo idilliaci alternati a momenti cupi. La capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno, sempre e comunque induce l’essere umano ad una forma di pacata felicità, uno stato d’animo positivo che porta dolcemente verso la soddisfazione e la pace interiore.

Un racconto fluido, piacevole, in cui emergono amori profondi, come quello del nonno di Davide, grandi delusioni, come la perdita del lavoro e la rottura con la sua fidanzata, ma in cui emerge anche la forza che ogni essere umano ha insita in se stesso, quella che consente di rinascere dalle proprie ceneri anche dopo eventi tristi ed inaspettati. Un percorso tortuoso di rinascita e speranza raccontata pagina per pagina con dolcezza, precisione e speranza.

Sull’autore Gianluca Gotto

Gianluca Gotto è un giovane autore italiano, nasce a Torino nel 1990. Vive per un periodo in Australia e successivamente in Canada. Amante dei viaggi, passa gran parte del suo tempo in Asia. Anima errante troviamo molti dei suoi racconti di viaggio nel suo blog “Mangia, vivi, viaggia“, un nome che esprime l’essenza vera dello scrittore.

Tra i suoi libri ricordiamo “Le coordinate della felicità” uscito nel 2018 un libro autobiografico che racconta la sua vita, al quale segue il romanzo “Come una notte a Bali”. L’ultima uscita è il libro di cui vi abbiamo parlato: Succede sempre qualcosa di meraviglioso.

Il libro è reperibile in Amazon in copertina flessibile al prezzo di 18,05 euro; o in formato Kindle al prezzo di 9,90 euro.

Un autore dall’animo sensibile che ha fatto della sua vita una piccola opera d’arte ricca di esperienze positive, e viaggi, nonché di “naturale semplicità dell’essere e del sentirsi”. Un bagaglio sensoriale e culturale che cerca di condividere con i lettori attraverso i suoi libri ed il suo blog, che sostanzialmente potremo definire come una raccolta di viaggi, di cambiamenti, e di vere e proprie rinascite.

Bonsai di Acero coltivazione, legature, rinvasi, concimazioni e riproduzione

Bonsai di Acero coltivazione, legature, rinvasi, concimazioni e riproduzione
Bonsai di Acero coltivazione, legature, rinvasi, concimazioni e riproduzione

Uno dei bonsai più caratteristici del Giappone è sicuramente il Bonsai di Acero o Acero giapponese, caratterizzato da belle foglie palmate verdi o rosse. Acero e Bonsai è un accoppiata vincente dovuta sia ai bei colori che cambiano con la stagione, sia per la struttura ed il portamento dell’alberello. Vediamo dell’Acero bonsai la coltivazione, le legature, norme di coltivazione che riguardano i rinvasi, le concimazioni, ed il terriccio da usare.

Bonsai di Acero tipologie e coltivazione

Gli Aceri sono generalmente degli alberi molto vigorosi. Alcune varietà, nello specifico, vengono utilizzate per essere coltivate come bonsai, tra esse: Acero Palmatum e Acero Japonicum che si adattano ad ogni tipo di taglia e stile di bonsai. Buoni risultati si hanno anche con altre specie di Acero, come ad esempio: Acero Campestre; Acero Platanoides e Acero Pseudoplatanoides.

Tra le varietà, l’Acero Buergerianum, chiamato volgarmente anche Acero tridente, è quello più idoneo alla coltivazione su roccia. Presenta un tronco robusto, ed un apparato radicale fittamente ramificato.

Esposizione Acero

L’acero è una pianta che ama le esposizioni in piena luce, mezz’ombra, ciò ne facilita la coltivazione e la crescita favorendo una colorazione più intensa del fogliame. Attenzione alla posizione, in quanto il sole pieno potrebbe anche bruciare le foglie. Teme le temperature sotto i 10 gradi e dunque, in inverno, va portata all’interno.

Bonsai al chiuso e bonsai all’aperto: quali sono le differenze

Acero Annaffiature

L’Acero ama l’umidità e le irrigazioni frequenti che, in estate, vanno ripetute anche 2 volte al giorno, evitando però di bagnare le foglie. D’inverno, le irrigazioni dell’Acero andranno ridotte ed effettuate solo quando il terriccio tende ad asciugarsi senza lasciarlo inaridire.

Concimazioni Acero

Questi piccoli alberi chiamati bonsai necessitano di concimazioni frequenti specie nel periodo vegetativo. In tarda primavera e fino alla fine dell’estate andranno concimati ogni 15 giorni. A fine stagione si riduce l’apporto di azoto per aumentare quelle di ferro, ciò favorire la colorazione rossastra delle foglie, caratteristica che li rende particolarmente apprezzati.

Acero palmato concimazione e colore delle foglie
Acero palmato concimazione e colore delle foglie

Rinvaso degli Aceri

Gli Aceri Giapponesi andranno rinvasati in primavera: ogni 2 anni fino al decimo anno di vita, poi ci si regolerà in relazione alla crescita delle radici nel vaso. Gli Aceri Tridenti, invece, andranno rinvasati ogni anno. Utilizzare un terriccio leggermente acido.

Potatura e legatura dell’Acero bonsai

La potatura dell’Acero potrà essere effettuata in due periodi dell’anno: a Gennaio, quando l’albero è dormiente e la linfa meno in circolo, in alternativa in primavera. Durante il periodo vegetativo l’alberello andrà cimato con regolarità, eliminando le foglie più grandi. In estate l’acero va completamente defogliato stimolando la formazione di un nuovo fogliame più piccolo dai colori brillanti.

Legatura

La legatura del bonsai di questa specie è da effettuarsi quando si effettua la sua defogliazione, quindi a rami spogli e prima che la pianta emetta nuovi germogli che, altrimenti potrebbero essere danneggiati.

Moltiplicazione

La riproduzione dell’Acero può avvenire in diversi modi:

  1. Per seme durante la stagione invernale
  2. Talee di ramo. Ottenere un bonsai da talea di ramo con talee semi-legnose da effettuarsi nel periodo estivo.
  3. Propaggine da effettuarsi durante la primavera o l’estate.
  4. Margotta, da effettuarsi durante la primavera o l’estate.

Malattie e parassiti Acero

Anche gli Aceri Giapponesi o di altro tipo, sono soggetti all’attacco di afidi e cocciniglia specie nel periodo estivo caldo, rimedi naturali e consigli sono presenti nell’articolo sottostante.

Insetti ed animali nocivi per piante e bonsai: 5 rimedi naturali

Per quanto riguarda le malattie che possono colpire gli Aceri, ricordiamo in estate di far attenzione che il sole diretto non causi bruciature sulle foglie. E’ una pianta robusta, non si ammala con facilità ma, nonostante ciò può essere colpita da muffe.

Un pericolo per gli aceri è costituito dalla verticillosi una malattia che può essere vinta solo se combattuta precocemente. Trattamenti preventivi possono essere fatti in primavera a base di ossicloruro di rame oppure utilizzando poltiglia bordolese.

Curiosità sui Bonsai di Acero

Si tratta di una pianta ornamentale molto bella tradizionalmente tipica del paese di origine che in Giappone è presente praticamente in ogni giardino. L’Acero è una pianta che in Giappone viene selezionata ed incrociata da oltre 300 anni: molte sono le varietà ottenute a cui i giapponesi donano dei nomi graziosi come ad esempio “bellissima fanciulla rossa“, “pavone danzante“, “torre di corallo” e simili. Nomi poetici e descrittivo/musicali che rendono onore alla bellezza dell’Acero.

Trend autunno inverno: la finta minigonna

Trend autunno inverno: la finta minigonna
Trend autunno inverno: la finta minigonna

La mini sì, ma finta! E’ una proposta che arriva dalle sfilate moda e in particolar modo, da Prada ed altri stilisti: La finta minigonna è un vero must have per l’autunno inverno, e si afferma tra le tendenza moda. Sensuale quanto basta, comoda fuori misura, in quanto è “finta” ma di cosa si tratta esattamente? Scopriamo il trend autunno inverno moda 2022 2023 e la finta minigonna.

La finta minigonna un must super trendy per tutte

Sicuramente, per l’autunno inverno 2022 2023, oltre a capispalla e vestiti tartan che si riaffermano prepotentemente, ed oltre alle numerose e variopinte tendenze 2022 2023 per vestiti e gonne, troviamo poi, questa chicca tutta al femminile: la finta minigonna.

La moda no Gender quest’anno, si è affermata in maniera ancora più incisiva e ha dato molto spazio alle gonne per tutti, uomini e donne, ma la finta mini è destinata, almeno per ora, al pubblico femminile. Ma cos’è la finta mini? Una gonna con sorpresa? Ebbene sì una mini più…”lunga”.

Prada, Miuccia, Raf Simons e la finta minigonna

Sono tanti gli stilisti che hanno proposto la finta mini una gonna che ha una base mini e poi si sviluppa con strascico, pizzi, simmetrie giocate tra trasparenze e veli di vario tipo.

Le finte mini sono scenografiche miniskirt dal sapore sensuale, audaci, ma non troppo, comode, quanto basta, femminili, senza dubbio. Mini gonne con “sorpresa che stilisti come Miuccia, Prada e Raf Simons, hanno proposto in vari modelli e tessuti.

Gonne mini, ma non solo!

Amate dalle fashion addict le mini finte o finte mini riflettono dei canoni classici ma, al tempo stesso, si modernizzano diventando delle gonne ibride caratterizzate da inserti giocosi in patchwork, tessuti leggeri e quasi impalpabili, trasparenze che velano le gambe con garbo lasciando però intatta la peculiarità basic della mini, e la sua notevole forza espressiva.

Gonne mini in satin e panno ricamate, mini caratterizzate dall’accostamento di diversi tipi di tessuti, cotone, lana, tulle, soffice ed evanescente satin, talvolta ricamate e ricercate come i modelli proposti da Prada, offrono un vasto ventaglio di abbinamenti e alla creazione di outfit moda di tendenza più o meno eleganti, adatti per il giorno, come per la sera.

Gonne e tendenze moda autunno inverno 2022 – 2023: non solo mini!

Dunque le tendenze moda autunno inverno 2022 2023 al femminile prevedono una vasto ventaglio di proposte per quanto concerne le gonne: le troviamo a ruota, in tessuto plissé, in modelli mini con coda o modelli come questi “finte mini“, audaci e femminili, che piacciono molto.

Ma per le gonne autunno inverno per quest’anno gli stilisti riscoprono e propongono tanti modelli, lanciando anche delle novità: è la volta del ritorno dei modelli in tartan, così come delle gonne lunghe sia ampie che aderenti, le “longuette”.

Oltre alle mini, riscuotono successo anche i tailleur in tutte le versioni sia con gonna, che con pantalone, fino ai modelli di tailleur mini in versione preppy style, perfetti per le giovanissime.

Stivali donna tendenze moda 2022 2023 autunno inverno
Stivali donna tendenze moda 2022 2023 autunno inverno

Come abbinare la mini o finta mini

Gonne che consentono una scelta di stile ampia, adatta a donne di ogni età, in grado di caratterizzare gli outfit ed offrire abbinamenti vincenti, sia con eleganti camice, che con maglioncini alla moda.

Le tendenze knitwear autunno inverno, permettono, quest’anno, abbinamenti e stili diversi sia in termini di modelli e linee che di colori. Colori spumeggianti a outfit in total rosa, fino a colori tradizionali come il verde, il nero, il marrone, il giallo, o magari il bianco colore apprezzatissimo per questa stagione fredda 2023.

Ci pensano poi i capispalla caldi ed avvolgenti e gli stivali dal gambale alto, (altre due tendenze moda di quest’anno), a tenere al caldo corpo e gambe.